venerdì 2 marzo 2018

Primo obbiettivo raggiunto.


La grande rimonta per la legge dei grandi numeri è a rischio che si interrompa, ma abbiamo bisogno ancora troppo bisogno di allungare questa striscia di risultati, uno per ripagare il grande lavoro di Gattuso, due per ammortizzare una prima parte di stagione molto deludente e tre per metterci alla pari con Inter e Roma che sono le due squadre che insidiano il nostro secondo obbiettivo, il quarto posto.
Una striscia di 13 risultati utili di fila non succedeva dal 2009, era l’ultimo Milan di Ancelotti, quello di Ronaldinho, Shevchenko, Beckham, Thiago Silva, Pirlo, Maldini e Gattuso, quando pur avendo ancora qualche anno di contratto, la dirigenza spinse Ancelotti verso il Chelsea perché non voleva o non poteva più investire sul Milan, in pratica rappresentò l’inizio della fine, otto anni di sofferenze e delusioni anche se ogni tanto qualcosa si vinceva, ma era oramai un’agonia lenta fatta di parametri zero.
Ora speriamo che questa imbattibilità del 2018 sia l’alba di un giorno nuovo, di un ritorno alla vita, per una società nuova costretta a lottare contro debiti e diffidenze, per una squadra malandata, sfiduciata e ferita di inizio campionato, a cui Gattuso sta restituendo splendore, per calciatori che dopo mesi difficili sono tornati ad essere quelli che conoscevamo, era un Milan che non valeva la classifica che aveva e che ha ancora.
Prima del derby del 27 dicembre, visti i pessimi risultati del primo mese di Gattuso culminato con la pesante figuraccia di Verona, anch’io ero tra chi ipotizzava un esonero per Gattuso, anzi per correttezza ero contro l’assunzione di un “traghettatore” inesperto, adesso sono ben contento di essermi sbagliato e la realtà ora è ben diversa, perché a Milanello si sta lavorando per rilanciare il Milan a livello delle grandi vittorie, perchè finora è stato fatto tanto, ma ancora siamo praticamente a niente.
La quarta finale in coppa Italia nella storia fra Juventus e Milan, non significa molto per il rilancio del Milan, ora c'è il derby che due mesi fa in coppa Italia risultò il punto di svolta per il Milan, da derby a derby per infilare il 14° risultato utile, utile con una vittoria per accorciare sull’Inter e forse anche su Roma e Lazio, inserendosi come quarta pretendente ai rimanenti due posti per la Champions.
E’ bene però ricordare però quali sono i limiti della rosa attuale e onore al vinto, la Lazio gioca il più bel calcio dopo il Napoli ed è una signora squadra, se fosse andata lei in finale tanto di cappello, la Lazio ha mandato in campo Luiz Felipe per Caseres, Lukaku per Marusic e Felipe Anderson per Luis Alberto, cose che noi al momento ci sogniamo, nonostante l’organico è stato complessivamente rivalutato dal lavoro di Rino e del suo staff.
Ricordiamoci che non abbiamo un sostituto di Calhanoglu e Suso, un altro calciatore accreditato di talento e magari nobilitato anche da qualche gol e a proposito di gol manca la punta centrale che fa reparto da solo come fa Immobile, che non è Kalinic e che non è nemmeno Cutrone almeno al momento, siamo a marzo ed è tempo che si valutino le potenzialità del gruppo e le capacità dei singoli.
A proposito questa finale di Coppa Italia, porterà nelle casse del Milan dai 5 agli 8 milioni di euro a seconda di come terminerà la gara del 9 maggio ed è questa una cifra che può essere investita in cosa ha bisogno il prossimo Milan per diventare ancora più grande, per esempio il Milan adesso sta puntando Willian, il centrocampista del Chelsea, su cui c’è la concorrenza del Manchester United, visto che Reus starebbe aspettando la fine del Mondiale per decidere.
Il Milan dovrebbe essere vicinissimo a Strinic e a Reina, a quanto pare il portiere verrebbe al Milan anche con Donnarumma, magari confidando sul fatto che Raiola farà di tutto per spostare Gigio e che possibilmente il Milan dovrà fare questo sacrificio, sia Reina che il croato arriveranno a parametro zero.
Lupus in fabula Raiola ha parlato di Balotelli: È maturato, è uno dei primi dieci attaccanti al mondo, vale 100 milioni, è a parametro zero ed è un affare, lo sta trattando con tutti ma con il Milan no, adesso voglio interpretare il pensiero di Mirabelli e gli dico come dicono a Napoli ”tienitille caru caru” noi non ne abbiamo bisogno.
Raiola non si limita solo a rifilarci per la terza volta Balotelli, prova pure a destabilizzare Bonaventura che secondo voci è seguito da diversi club compreso la Juventus, ma non prova a rompere il buon momento del Milan solo con Jack, è tornato a rompere pure con Donnarumma, dicendo che se fosse per lui Gigio dovrebbe andare via dal Milan.
Allora: Gigio ha fatto la scelta di restare al Milan e rispettarla significa lasciarlo in pace, se e quando vorrà andare sono sicuro che il Milan sarà riconoscente al suo giocatore e con la giusta valutazione lo lascerà andare via.
Io e la stragrande maggioranza dei tifosi siamo contrari a Mino Raiola, ci auguriamo e speriamo che Donnarumma col tempo ragioni e si stacchi da lui, come Gigio anche tanti altri giocatori, perchè sono convinto che sia un danno per lui e per tutti gli altri, ribadisco, per me certi procuratori dovrebbero essere radiati e non dovrebbero nemmeno esistere.
André Silva purtroppo continua ad essere un oggetto misterioso, menomale che nonostante ciò le richieste per il giovane portoghese non mancano, infatti sembra che il centravanti sia finito nel mirino del Monaco, pronto a presentare in estate un’offerta per l’ex Porto.
Tuccio 2010

Nessun commento:

Posta un commento