lunedì 29 luglio 2019

Il Milan dice addio a Cutrone


Dopo avere rinunciato alla partecipazione in Europa League, Cutrone è il primo calciatore sacrificato, sull’altare del FPF, lui non sarebbe voluto andare via, noi non avremmo mai voluto vederlo partire, ma per il bene suo e del Milan, è stato un sacrificio che si doveva fare, adesso lo aspetta un futuro in Premier League, speriamo il migliore possibile. 
Con Donnarumma, Locatelli e Calabria, negli ultimi anni ha rappresentato il nuovo corso, quello dei giovani cresciuti nel settore giovanile, prima che i cinesi lo smantellassero, erano quelli che dovevano riportarci in capo al mondo, con i loro gesti atletici, lo faranno lo stesso, staccandosi dalla maglia per portare a casa i soldi necessari per rilanciare il club.
Speriamo che questo sacrificio possa servire a far tornerà il Milan al posto che merita, forse servirà sacrificare anche Donnarumma, perché i ragazzi cresciuti nelle giovanili della società sono oro per rimettere in sesto il bilancio del Milan.                                                                                                               
Essere cresciuti nelle giovanili, comporta che la loro cessione diventa una plusvalenza importante, tanto che a parità di tutto con un altro calciatore, non si riuscirebbe ad avere la stessa plusvalenza, da qui la necessità di cessione, che serve a finanziare l’ingaggio di calciatori più pronti, per il raggiungimento della Champions, servono al momento 46 milioni, non più per Correa, ma per sistemare due reparti, difesa e attacco.
Dopo la cessione di Cutrone, bisogna cedere Silva e Djalò per arrivare al difensore brasiliano del Flamengo Duarte (11 milioni) e all’attaccante portoghese del Lille Leao (35 milioni), la trattativa con Correa sembra andare avanti, ma non credo che per la terza punta si possano spendere altri 45/50 milioni, ma se fosse veramente così, il Milan dovrebbe privarsi di uno tra Kessie e Donnarumma, sempre per il famoso discorso di equilibrio tra potenziamento della rosa e ricavi.
Comunque il Milan resta una squadra giovane e non tanto meno “azzurra”, visti i buoni propositi di Daniel Maldini e Gabbia e poi non dobbiamo dimenticare che ci sono anche Caldara e Conti, Cutrone e Locatelli se sono stati ceduti, è stato pure perché in loro non hanno visto un futuro grandissimo, credo che parliamo di ottimi giocatori, ma destinati a una onesta carriera da professionista.
E’ vero che certi calciatori esplodono in età più matura, ma il Milan non li può aspettare, per il quarto posto serve un attacco più prolifico e un centrocampo di qualità, Cutrone ambiva a un posto da titolare, non ha le caratteristiche di una seconda punta, così, invece di fare la riserva di Piatek, è meglio che vada in una squadra per giocare.
Il 29 luglio 2019 rinasce il calcio a Palermo, il presidente Mirri ratificherà in Lega l'iscrizione della nuova società in serie D e metterà in moto l'iter per fare la squadra e far partire la preparazione, che dovrebbe iniziare il 12 agosto con il ritiro nelle Madonie, a fine agosto ci sarà l’esordio ufficiale in coppa Italia, mentre il 1 Settembre 2019 è previsto l’esordio in campionato.
Il nuovo direttore generale del nuovo Palermo Sagramola, con il presidente Mirri e il vice presidente Di Piazza, adesso devono scegliere  il direttore sportivo e l’allenatore per la prossima stagione, per il ruolo dell’allenatore il nome dovrebbe essere quello di Bucaro, per il quale si attende solo l'ufficialità, il DS dovrebbe essere invece Laneri.
La serie D è un campionato difficilissimo, che bisogna vincere subito, per evitare di restarci per molti anni, per tanto occorrono giocatori di carattere e under di valore, l’operazione più difficile sarà quella di scegliere gli under di un certo peso per la categoria, non dovrebbe essere una scelta difficile anche per i calciatori più esperti, perché Palermo è una piazza importante e in molti vorrebbero fare parte del nuovo Palermo, che comincia a prendere forma.
Per il ruolo del portiere sembra che la dirigenza stia pensando a Sorrentino, è vero che ha quarant’anni, ma fino alla scorsa stagione ha fatto un grandissimo campionato in serie A, nei prossimi giorni i dirigenti dovrebbero incontrarsi con Sorrentino, con il 23enne Andrea Accardi, con il 29enne Mazzotta e con il 24enne Bollino.
I giocatori in questione, prima di prendere in esame altre offerte, vogliono capire se può esserci spazio per loro nel nuovo Palermo, Sorrentino e Mazzotta in particolare, potrebbero avere interessanti offerta dalle serie superiori e nei prossimi giorni potrebbero esserci novità sul nuovo organico, per l'attacco si pensa al 32enne Ricciardo, che lo scorso anno ha trascinato il Cesena in serie C con 20 gol.
Messinese con tanta esperienza in C e in D, è la classica punta centrale forte fisicamente e con uno spiccato fiuto del gol, l’altro nome è quello dell’esterno sinistro Sabatino in questo momento alla Triestina e del 26enne Savasta del Biancavilla.

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