martedì 27 agosto 2019

Qualcosa non mi quadra.



Trovo strano che alla vigilia della prima partita di campionato, se pur difendendo Suso, Giampaolo abbia parlato di disponibilità a cambiare modulo, ma trovo ancora più strano che tutti i dirigenti del Milan siano andati nell’intervallo nello spogliatoio e poi la partita sia finita con il 4-3-3, magari non c’è niente sotto, ma abbandonare già alla prima partita di campionato un modulo su cui hai lavorato 45 giorni, nel quale credi e senza i nuovi, qualcosa mi puzza.
Non intendo fare congetture, ma è giusto per farvi conoscere che qualcosa non mi quadra, credo che molti calciatori si siano rivelati ostili al nuovo modulo (e si vede), altri invece si sono mostrati poco disponibili alla loro trasformazione in un altro ruolo e infine la società, che suppongo, avrebbero voluto continuare con il 4-3-3 e per cui credo che tutte queste trasformazioni non siano state gradite o ritenute inutili, tanto da andare nell’intervallo a mettere i puntini sulle “i”.
Risultato: Suso che torna sulla destra, il 4-3-3 in corso d’opera a Udine e il cambio di modulo dalla prossima partita senza fiatare, è chiaro che Giampaolo ha provato a portare avanti le sue idee finché ha potuto, davanti allo scetticismo di calciatori e dirigenti si è arreso, per lui è una grande occasione e le idee si possono pure mettere da parte.
Come già trapelato dalle dichiarazioni di Giampaolo, sembra che la società ne aveva già discusso da giorni con l'allenatore e non solo per fare esprimere al meglio Suso (diciamo che Suso in quel ruolo non ci vuole giocare), ma tutta la rosa rossonera, sicuramente potrebbero cambiare le dinamiche del mercato, difesa e centrocampo dovrebbero restare come sono.
Dovrebbe cambiare qualcosa in avanti, Correa è una seconda punta e un trequartista all'occorrenza, ma non un esterno, si continua a parlare di lui, segno che il 4-3-3 potrebbe diventare 4-2-3-1 e poi c’è il ritorno di fiamma per Demiral, sarebbe il sesto difensore in rosa, se si esclude Gabbia che potrebbe andare via e che Musacchio e Duarte facciano le riserve, ci sono in ballo i 35 milioni investiti per Caldara, escludo un 3-4-3 con Correa e pure un inedito e pazzesco 3-3-3-1, l’arrivo di Demiral potrebbe portare alla cessione di Romagnoli per non meno di 60 milioni, da dove prendere i soldi per Correa.
Passiamo alle nuove bestialità del VAR e dei suoi amici arbitri, il fallo di mano di Samir è calcio di rigore, perché il braccio di Samir è in posizione molto allargato, il fatto che lui tenti di giocare il pallone con la testa, e lo manchi completamente, non vale come scusante. Non valeva l'anno scorso e non vale quest'anno, non è punibile invece il tocco con la mano di Rodriguez su tiro di Mandragora , il braccio a terra è considerato un movimento naturale per non cadere a terra a corpo morto.
Parliamo ora del rigore su Martens, non è tanto il fatto se c’era o no, quanto il fatto che ritengo un obbligo da parte dell’arbitro, di rivedere l’azione, sempre e comunque al monitor e il VAR lo deve obbligare e non solo consigliare.

domenica 25 agosto 2019

Posso?


Se posso, contro l’Udinese abbiamo visto né più né meno lo stesso Milan di Gattuso, non solo negli uomini, ma anche nell’atteggiamento, un estenuante e improduttivo possesso palla, ritmo bassissimo, scarsa intensità, non siamo riusciti a servire in avanti un solo pallone giocabile, non abbiamo mai preso una palla di testa, né in attacco né in difesa, siamo arrivati sempre dopo sulle seconde palle, ma quello che più fa scalpore è che, il Milan doveva gestire il possesso palla e lo ha gestito sempre l’Udinese.
Un inizio bruttissimo per il tipo dall’allenatore che ha il Milan e per quello che aveva fatto vedere in precampionato, non mi sarei mai aspettato un Milan così, del resto lo avevo detto, anche Gattuso lo scorso anno tra agosto e settembre aveva fatto bene, poi il nulla, oggi non ci sono attenuanti, nemmeno il fatto che non ha giocato nessuno dei nuovi, penso che Leao avrebbe potuto fare la stessa apatica ora di gioco, che ha fatto Castillejo, ma almeno non era un adattato.
Non ci sono attenuanti nemmeno per il modulo diverso o per l'adattamento forzato di Borini, Calhanoglu, Paquetà e Castillejo, vero che è un cantiere aperto, che gli ultimi arrivati non hanno i novanta minuti, ma avere la stessa filosofia di Gattuso no, con Gattuso stiamo ancora aspettando di vedere giocare gente che non era abituata al modulo, i nuovi quando giocheranno? dentro tutti, poi chi non c’è la fa esce.
Del resto anche con i vecchi, non si poteva mai pensare che questo Milan fosse così indietro, per me sempre se posso, Suso, Calhanoglu, Bonaventura, Paquetà, in buona sostanza noi il trequartista non lo abbiamo, il trequartista non è il più elegante nel palleggio, ma è quello che si spazio nelle difese avversarie e poi serve la palla al compagno da mettere a rete e noi questo non lo abbiamo.
Il trequartista, l’uomo tra linee è una rarità, ecco perché io quando non c’è l’ho (spesso) gioco con il 4-3-3, questo per dirvi che fino ad oggi, si è lavorato (perso tempo) su un equivoco tattico (più di uno veramente), cosa che non può essere per un allenatore da Milan, sempre se posso, per me l’unico che può giocare dietro le punte è Paquetà, ma non lo vuole provare nessuno.
Piatek non riesce a condividere il reparto con altri giocatori (come Icardi per esempio), non può partire largo, credo che Giampaolo molte cose le andrà a rivedere (perché un altro che fa miracoli al Milan non lo voglio), ma non credo che almeno imminente mente possa cambiare il 4-3-1-2, anche perché dovrebbe tornare al 4-3-3 e dovrebbe rivoluzionare quasi tutto, nell'ultima settimana di mercato.
Il Milan, oltre ad essere stato bruttissimo, ha anche dato l’impressione di essere a terra fisicamente, senza gioco, senza idee e non ha praticato quell’idea di calcio offensivo che ci aspettavamo e che non riusciva a darci Gattuso, ma è una questione di caratteristiche dei giocatori, cosa che era emersa già in precampionato, detta in maniera molto cruda, il gioco del calcio è nella sua estrema sintesi, mettere il proprio attaccante in condizione di battere a rete e il Milan non l’ha fatto, stop.
Certo, adesso bisogna capire su quali dinamiche bisogna spostarsi meglio, dopo che abbiamo perso un mese e mezzo di lavoro, serve creare in avanti una pericolosità offensiva diversa, dei tre davanti, Suso e Castillejo per me sono in discussione e Piatek deve essere messo nelle condizioni migliori, da solo gioca meglio, bisogna costruire il gioco su di lui, ma solo perché è quello che la deve mettere dentro.
Almeno Giampaolo sa che deve spostare qualcosa, cosa lo vedremo contro il Brescia, manca la spinta dei terzini per esempio, non credo che con questi giocatori si possa giocare con il 3-5-2, e forse nemmeno con il 4-3-3, a questa squadra serve ampiezza e oggi forse solo con il un 4-2-3-1 (modulo che non ho mai preferito) che è meglio di un 4-4-2, che si può ottenere, per non andare a rifare il mercato a 8 giorni dalla chiusura.
La difesa resterebbe la stessa, davanti andrebbero a giocare Biglia e Bennacer, sostituito nel secondo tempo da Kessie (perché si sono allenati poco), Leao e Bonaventura sulle fasce, con Paquetà dietro Piatek e Suso a sostituire Bonaventura o Paquetà, in modo da togliere tutti gli adattati come: Castillejo, Borini e Calhanoglu, almeno fin qui e per quelli che siamo.
Perché il Milan continua a sperare di piazzare Andrè Silva, per vedere se poi l’Atletico si convince a lasciare partire Correa, sembrava fatta  per l’esubero Laxalt all’Atalanta in prestito con obbligo di riscatto, invece non si trova l’accordo tra i bergamaschi e il calciatore, soldi che comunque vanno a bilancio il prossimo anno.
Il Milan se vogliamo può restare anche così, ma non è esattamente a posto, dovrebbe cedere ancora qualcuno, capire come deve giocare e migliorare ancora la squadra, per il quarto posto serve di più e se oggi, possiamo ancora pensare, di essere più forti di Lazio e Atalanta, non lo siamo nei confronti della Roma e per il Milan al momento, pensare di arrivare quarti e di conseguenza alla Champions, è utopico.
Per tornare a competere e mettere le cose a posto, sia a livello economico, che qualitativo e numerico, servirebbero almeno le cessione di: André Silva, Laxalt e Castillejo e comprare un paio di campioni, da inserire tra i giovani promettenti.

martedì 20 agosto 2019

Se vogliamo dirla tutta


Sono passati oramai dieci anni dallo scudetto Primavera e dalle tre presenze in serie A, avvenute per tappare il vuoto lasciato in panchina temporaneamente da Guidolin, a parte questo, Pergolizzi ha avuto una netta parabola discendente della sua carriera e se si può considerare un’esperienza sfortunata quella di Portogruaro, mai cominciata per motivi familiari e comunque in serie C, non si può considerare allo stesso modo il subentro al Pavia.
Sempre in serie C, anche a Pavia l’esperienza è breve, dopo un pareggio e cinque sconfitte in sei partite, arrivano le dimissioni, le seconde nel giro di soli sei mesi, rimane fermo per quasi due anni, prima di subentrare a Silva nell’Ascoli in serie B ancora per tre partite, prima dell’esonero.
È richiamato l’anno successivo a guidare la squadra retrocessa in serie C e ancora una volta dopo sole otto partite è esonerato, l’anno successivo nel 2014, cinque anni fa, passa ad allenare dalla serie C, il Marsala in Eccellenza, dove vince campionato e coppa, ma nel 2015 in serie D viene esonerato, una carriera con pochissime esperienze e sempre all’indietro, ancora eccellenza fino a due anni fa nel Porto d’Ascoli e anche la le cose non vanno bene ed è esonero, infine l’anno scorso torna ad allenare i giovani, l’under 17 (allievi) nell’Empoli.
Personalmente avrei preferito un grande ritorno, progettare la serie A con chi avrebbe potuto cominciare e mantenere il progetto, Marino perché c’era, Guidolin, Rossi, Ballardini,o anche Jachini, forse sono stati contattati e non hanno accettato, ma anche un ex calciatore del Palermo, oggi allenatore promettente come Caserta o con un curriculum più lungo e più sostanzioso come Bucaro.
Voglio dare fiducia a Mirri e a Di Piazza, stimo immensamente Sagramola, ma neanche tutti questi 37enni mi sono piaciuti, per un progetto relativamente lungo, Santana, Ricciardo e Dellafiore, è tutta gente che non può essere considerata, il futuro e nemmeno che faccia “la differenza”, avrei preferito calciatori come Mazzotta, non ancora trentenni e di categoria superiore.
Sono scelte che mi fanno storcere il naso, perché non mi pare che siano molto chiare, le difficoltà del progetto, tra prestiti e “vecchi”, rischiamo di cambiare radicalmente squadra ogni anno, con la possibile conseguenza di dovere cominciare sempre da zero, sia per l’allenatore, sia per i giocatori, ecco non mi è sembrata una scelta ponderata, ma potrei anche sbagliarmi.
Il Palermo comunque deve ripartire e la mia preoccupazione è che non siamo ne il Parma o il Bari, che come noi sono ripartiti dal basso, perché la sola passione spesso non basta e ancora di più le scommesse.

Mercato troppo lungo.

Mercato troppo lungo, non ha senso arrivare alla vigilia dell’inizio del campionato, con un mercato fermo, con calciatori in stallo da mesi (Icardi, Dybala, Higuain, Correa, Silva e altri) e con gli allenatori che stanno preparando le squadre, con certi calciatori, fatto salvo presentarsi poi in campo fra qualche settimana con altri.
Il persistere dello stallo per Correa, ha portato il Milan ad accettare un appuntamento con il Real Madrid, la proposta era Mariano Diaz, ma non sembra un profilo che si sposi con Piatek, Jovic costa tanto e poi non vuole lasciare Madrid, se Mendes non riporta André Silva al Siviglia, adesso che l’allenatore è cambiato e  a Lopetegui sembra essere di gradimento, resteremo così.
Per quanto riguarda il Milan, Giampaolo sta preparando la stagione con Borini, Silva e Castillejo, ma si sa, che per far giocare bene una squadra, serve tempo e lavorare sempre con gli stessi uomini, mentre fra venti giorni potrebbero non esserci più: Suso, Silva, Castillejo, Kessie, Borini e magari pure Calhanoglu, Laxalt e Conti, così a campionato in corso, deve ricominciare a spiegare e fare assimilare i concetti importanti a metà della squadra.
Intanto se non ci saranno più partenze, la sensazione è che il Milan possa rimanere anche così com’è, Giampaolo preferisce dedicarsi a Suso, Silva e Kessie, invece di perdere tempo ad aspettare calciatori che non arriveranno mai.

martedì 13 agosto 2019

Rodrigo sblocca il mercato?


A 20 giorni dalla chiusura del mercato, in fatto di uscite il Milan è completamente bloccato e intanto se non si riesce a fare qualche altra cessione, non si potranno chiudere gli ultimi colpi restanti, in pratica il colpo è solo uno, anche se numericamente è posto, gli unici attaccanti da prendere in considerazione sono Piatek (ancora in ritardo tra l’altro) e Leao (ottimo impatto ma ancora da disciplinare).
Supponendo di mantenere Castillejo come quarta punta e permettere a Leao di inserirsi senza troppa fretta, serve quella seconda punta, capace di fare alche la prima al bisogno, che il Milan da qualche tempo ha individuato in Correa, la situazione è di stallo ma se il Milan non vende nessuno e L’Atletico resta fermo su 55 milioni richiesti, sarà costretto a cambiare strategia.
Il cambio di strategia potrebbe essere Rebic, è uno dei giocatori, che come Correa può giocare da prima o da seconda punta e fare il trequartista all’occasione, ma sembrerebbe che questo profilo non rientri nei piani del Milan, nonostante l’Eintracht Francoforte gli e lo abbia offerto per una cifra di 40 milioni, il Milan sta valutando la situazione Correa e poi eventualmente, prenderebbe in considerazione il croato. 
Il problema è che Il PSG non è del tutto convinto per Donnarumma, Andrè Silva è difficilissimo da piazzare (ora forse al Valenzia), Kessie non vuole andare via e Suso, che continua a convincere, non ha il bene placido di Giampaolo alla cessione, ma è proprio lo spagnolo quello più al centro di un mercato in continua evoluzione, con Roma e Lione interessate, ma che non hanno ancora formulato un prezzo equo (che aumenta sempre più) e ora c’è pure la Fiorentina.
Laxalt e Strinic sono in sovrannumero e dovrebbero andare via, per Laxalt oltre al Torino ora si è inserita anche la Spal, per sostituire l’infortunato Fares e forse anche il Parma, tutti lo vorrebbero però in prestito secco, ma il Milan concede solo il prestito oneroso con obbligo di riscatto a 12-13 milioni, mentre per Strinic che potrebbe essere il piano B a Laxalt per la Spal, al momento non c’è niente di concreto.

Marsala a go-go

Il Palermo parte con un organico di 17 calciatori per il ritiro di Petralia, più il 30enne centrocampista francese Martin, il centrocampista centrale è prova, ma può considerarsi un nuovo calciatore rosanero, mediano scuola Monaco, può giocare anche come mezzala e arriva dal Dunfermline Athletic, seconda divisione scozzese, potrebbe essere lui il play dopo i no di Pesce e Bolzoni.
Al ritiro si sono subito aggiunti, il 25enne difensore centrale Lancini e il 26enne centrocampista Martinelli provenienti dal Brescia, per quanto riguarda gli under, è arrivato  il 19enne centrocampista Langella, di proprietà del Pisa e lo scorso anno al Bari, così la squadra è quasi completa, manca un centrocampista (Martin) e comunque sembra che il 31enne Juan Alberto Mauri, abbia già svolto le visite mediche e sia ad un passo dal vestire il rosanero, dopo la serie C con Paganese, Akragras e Lucchese.
L’altro 2001 che manca, arriverà in prova e potrebbe essere il 18enne ex Savio Roma, Andrea Ferrante.
Intanto il Palermo potrebbe fare una sbornia di marsala, difatti il primo settembre, alla prima di campionato incontrerà fuori casa il Marsala e poi se dovesse battere in coppa Italia il Biancavilla, a fine settembre incontrerebbe ancora il Marsala per superare il turno di coppa.

sabato 10 agosto 2019

Pronti per Petralia


Al momento sono sedici, i calciatori pronti a partire per il ritiro di Petralia, al contrario di quanto si era appreso in un primo momento, nella lista ci sono tanti under com’è giusto che sia, per affrontare un campionato dove in organico ne servono almeno una decina e meno “anziani” come Agnelli, Mancino e Madonia, anche se un certo tasso di esperienza e qualità è indispensabile per provare a vincere il campionato.
In porta il numero 1 sarà il 30enne Pelagotti, viene dall’Arezzo in serie C, dopo avere fatto la serie B con l’Empoli, alle sue spalle il 12° sarà il 18enne Fallani dalla Spal, il terzino destro dovrebbe essere il 18enne Doda in prestito dalla Sampdoria e il 19enne Bubacarr della Parmonval a fargli da riserva, mentre il terzino sinistro sarà un altro under, il 20enne Vaccaro.
La coppia dei difensori centrali sarà composta di due veterani, il 24enne Andrea Accardi e il 34enne Dellafiore, con alle loro spalle il 19enne Peretti, in prestito dal Verona, a centrocampo  se la giocheranno il 19enne Rizzo Pinna e l’altro 19enne Kraja, entrambi in prestito dall’Atalanta, il 20enne Ambro dalla Feralpisalò, il 19enne Mendola in prestito dalla Vibonese e il 28enne Corsino dal Marsala. 
In attacco il 37enne Santana proveniente dalla Pro Patria, giocherà dietro le due punte, il 32enne Ricciardo del Cesena e al 19enne Lucera ex primavera, tra i profili presi in considerazione per rimpinguare l’attacco, ci sono quelli del 26enne Simeri, attaccante centrale che può giocare anche da seconda punta e di proprietà del Bari e il 32enne Gianluca Sansone.
Sansone al contrario di Simeri è disponibile a venire in Serie D con il Palermo, nonostante le esperienze con: Frosinone, Sassuolo, Torino, Sampdoria, Bologna, Bari, Novara e Neftçi Baku, il Palermo inoltre vorrebbe portare un po’ d’esperienza pure a centrocampo e ci sta provando con il 30enne Bolzoni di proprietà del Bari.

Il Milan ha vinto la sua prima amichevole.

Il Milan ha vinto la sua prima amichevole estiva contro il Feronikeli, ma è chiaro che non fa testo, una partita mai messa in discussione per la pochezza dei kosovari, partita giocata a ritmi bassi, che è servita a mettere in luce i progressi dei nuovi arrivati (Leao e Paquetà), i recuperati (Bonaventura) e i fuori ruolo (Suso), Giampaolo alla fine vede Bonaventura trequartista e Paquetà nel ruolo di mezzala sinistra.
Il nuovo assetto quindi potrebbe prevedere un’alternanza Suso, Bonaventura dietro le punte, poiché i due in quel ruolo sono in grande spolvero e hanno fatto vedere buone cose, le stesse che ha fatto vedere il neo acquisto Leao, mostrando spunti molto interessanti, sia dal punto di vista tecnico che fisico, dimostrando ottime potenzialità.
Laxalt potrebbe essere il primo a salutare, su di lui oltre al Parma c’è anche la Spal e poi potrebbe essere il turno di Gigio Donnarumma, dopo la cessione di Trapp, i francesi del PSG sono ancora interessati al portiere rossonero, il Milan non ha potuto ancora operare le cessioni necessarie e quindi vede nella cessione di Gigio, la possibilità di tornare sul mercato per chiudere almeno Correa.
A questo punto nasce la necessità di sostituire almeno numericamente il portiere, le idee si concentrano su due nomi apprezzabili, il 32enne Keylor Navas o il 20enne Lunin, entrambi del Real Madrid, Navas ha un grosso ingaggio (quasi cinque milioni a stagione) e poi è quasi coetaneo di Reina, un’altra soluzione potrebbe essere il 26enne Perin, che però è infortunato e sarebbe disponibile per fine anno (per me si tratterebbe di un altro pacco).
Ma se si riuscisse a cedere Andrè Silva e qualche altro esubero (Strinic, Laxalt, Borini), Gigio potrebbe restare, poiché la sua volontà è di rimanere, anche se si dovrà affrontare il rinnovo del contratto, che con Raiola rischia di diventare molto complicato, specie se di parte da una base di 6 milioni all’anno, ci sarebbe il rischio di vivere un’altra estate indimenticabile, l’ideale sarebbe una cessione senza polemiche, senza rinnovo e con una vendita a cifre importanti.

giovedì 8 agosto 2019

Tutto fermo può sbloccare solo Donnarumma.


Chiuso il mercato inglese, Kessie è rimasto e vuole restare, Giampaolo non vuole privarsi di Suso (che non vuole andare via) e Andrè Silva è quasi impossibile da sistemare, i rossoneri hanno bisogno di fare un’altra cessione (meglio con un’alta plusvalenza), per completare il rafforzamento e a oggi, l’indiziato numero uno è tornato a essere Donnarumma.
Il Milan sta puntando a una crescita del valore patrimoniale dell’organico, acquistando calciatori che potenzialmente possano fare crescere il valore del cartellino nei loro cinque anni di contratto, per avere un ammortamento più lungo dei costi e una più lunga possibilità di creare plusvalenza, la cifra su base fissa, che il Milan ha incassato dalla cessione di Cutrone (18 milioni), è il costo di ammortamento complessivo sul bilancio 2019-20, per i 90 milioni spesi per i cinque calciatori acquisti a titolo definitivo.
E’ bastata una plusvalenza piena di 18 milioni per coprire cinque operazioni per un totale di 90 milioni, le altre cessioni, serviranno a dare un segnale positivo all’UEFA in fatto di Fair Play e ad avere un'ulteriore possibilità di investimento per le altre operazioni, inoltre il monte ingaggi, con stipendi che non superino i 2.5 milioni annui, abbassano ancora il “saldo” di bilancio, che ha permesso al Milan di spendere così tanto, certo per coprire i bilanci degli anni futuri, bisognerà aumentare i ricavi (cessioni), per  garantire un grande potere d'acquisto e continuare a costruire una squadra per tornare in alto.

Primi calciatori in arrivo a Palermo.

Visite mediche e contratto per il centravanti Ricciardo, per il trequartista Santana e per il difensore centrale Accardi, a questi tre il Palermo ha aggiunto altri quattro giocatori, i due under Ambro, vent’anni centrocampista e Missaglia, diciannove anni difensore, il 32enne esterno Garufo e il 36enne attaccante Madonia.
A questi sette arrivi si aggiungeranno: il 18enne Mendola in prestito dalla Vibonese, il18enne trequartista o seconda punta Lucera ex Primavera rosanero e il 19enne difensore centrale Peretti in prestito dal Verona, che all'occorrenza può essere utilizzato anche in mediana, questi dieci giocatori dovrebbero essere ufficializzati a breve, anche se con Accardi si è verificato un intoppo al momento della firma, l’undicesimo calciatore rosanero potrebbe essere il trequartista 19enne Montaperto.
Con Montaperto i calciatori a disposizione di Pergolizzi sarebbero undici e mancherebbe ancora il portiere, il 31enne Casadei è in ballottaggio con il Bisceglie, ma ci sono buone possibilità che presto diventi un nuovo giocatore del Palermo, che nel frattempo ha preso il 18enne Fallani, portiere dalla Spal, poi si parla pure del 32enne attaccante Gianluca Sansone, l’ex Novara piace anche al Vicenza, per età e blasone (conta diverse presenze e reti in Serie A e B, con: Sassuolo, Torino, Sampdoria, Bologna, Bari e Novara), io lo preferirei a Madonia, ma c’è da verificare l’eventuale fattibilità dell’operazione.
Al momento il Palermo si presenterebbe così: Fallani (18); Garufo (32), Accardi (23), Missaglia (19), _________ (18); Ambro (20), Peretti (19), Mendola (18); Santana (36); Ricciardo (32), Madonia (36) o Lucera (18), in questa formazione non figurano Casadei e Sanzone, ancora distanti da un accordo.

lunedì 5 agosto 2019

Giampaolo vuole tenere Suso.


Dall'amichevole con il Manchester , Giampaolo toglie praticamente Suso dal mercato e per certi versi cambiano le carte in tavola, lo spagnolo era in partenza perché non adatto al gioco di Giampaolo (così sosteneva Gattuso) e perché doveva creare una delle  plusvalenze necessarie per il FPF, ma anche per arrivare ad una seconda punta più adatta ad affiancare Piatek.
Adesso il cerino acceso passa nelle mani di Maldini e Boban che hanno operato in questo senso, credo che se sarà possibile trovare i soldi con un’altra cessione (Kessie), potranno accontentare Giampaolo, magari arretrando ancora Paquetà sulla linea mediana, evitando di acquistare l’altro centrocampista che manca, perché la seconda punta serve e sembra essere Correa.
Così in questo momento le coppie a centrocampo sarebbero: Bonaventura-Krunic; Bennacer-Biglia e Paquetà-Borini (Calhanoglu), per Suso il problema potrebbe quindi essere quello dei soldi necessari per pagare l’arrivo quasi certo di Correa, perché l'innesto di Suso negli schemi di Giampaolo è stato positivo, ma si continua a trattare Correa e Pellegri.
Io resto dall’idea che il Milan da questo mercato deve uscire notevolmente rinforzato, uno perché così ci staccano oltre che la Juventus, anche Inter e Napoli e due, perché Atalanta e Roma (forse anche la Lazio) sono pretendenti scomode per il quarto posto, quindi avere anche una panchina forte da alternare ai titolari è una cosa buona, trovati i soldi, potremmo avere un attacco con Suso, Piatek e Correa,  con Leao e Pellegri sostituti.
Penso che l’occasione di cedere André Silva, in cambio del 18enne Pellegri sia fantastica e così come potrebbe essere il Milan, non solo fa ben sperare per il quarto posto, ma ci permette di avere già un gran bel organico se dovessimo andare veramente in Champions.

Momenti importanti e decisivi.

Dopo che Caracciolo ha respinto l’invito (ha fatto bene), potrebbe essere il difensore 23enne Andrea Accardi, uno dei primi giocatori del nuovo Palermo e a quanto pare nei prossimi giorni arriverà l'ufficialità, questo lo conosco bene, è giovane e ha già una buona esperienza, per me è un giocatore di categoria superiore e credo che stiano facendo bene i dirigenti a prenderlo e lui a ripartire con il Palermo.
Sagramola e Castagnini dovranno costruire la nuova squadra, partendo da zero e in una settimana, visto che il ritiro è fissato per il 12 di agosto, ad Accardi dovrebbero aggiungersi in queste ore anche due attaccanti 32enni, la prima punta forte fisicamente Ricciardo e un attaccante esterno brevilineo e abile nel dribbling Tripoli, in alternativa il Palermo segue anche il 32enne Germinale, attaccante del Pordenone. 
Il Palermo sembrerebbe interessato anche al 33enne ex capitano del Foggia Agnelli e al 35enne Mancino ex Casertana, va bene la gente d’esperienza, ma noi dobbiamo costruire per il futuro e tutti questi over 30 mi sembrano troppi, personalmente trovo più gradito un mercato di prospettiva e il 20enne centrocampista Ambro della Feralpisalò lo preferisco.
Ha già esperienza in serie C e ha già giocato nelle giovanili del Palermo, in fatto di esperienza a centrocampo preferisco il 29enne Misuraca, palermitano e anche lui con buona esperienza e già calciatore nelle giovanile del Palermo, mentre per la porta piace il 31enne Casadei, una grande esperienza in Serie C e una parentesi anche in B, escluderei invece il 37enne centrocampista centrale Pesce, nonostante la sua esperienza e i suoi trascorsi in serie A.
Non è ancora niente fatto, ma il Palermo potrebbe essere così: Casadei, (X), Milanovic, Accardi e Mazzotta, Ambro, Misuraca e (X), (X), Ricciardo e Tripoli.
In Società parallelamente si sta lavorando per trovare l'accordo, per trasmettere in diretta tutte le partite del Palermo nel campionato di Serie D, il compito all'interno della Società è stato affidato a Paparesta, che sta trattando con Sky, Dazn e Cairo Communication, con l'obiettivo di trasmettere le partite anche all'estero, per accontentare i numerosi palermitani che vivono fuori dalla Sicilia e soprattutto negli Stati Uniti.

domenica 4 agosto 2019

Palermo, sito ufficiale e nuovo organigramma.


Dal suo nuovo sito, il Palermo ha ufficializzato tutte le cariche del nuovo organigramma, Dario Mirri uno dei due soci sarà il presidente, mentre l’altro Tony Di Piazza, sarà il vice-presidente, Sagramola sarà l’amministratore delegato, mentre Castagnini sarà il Direttore Sportivo e l’allenatore sarà Pergolizzi, per quanto riguarda il settore giovanile, Rinaudo sarà il Direttore Tecnico, con Argento Responsabile, lunedì poi  dovrebbero essere ufficializzati, lo staff tecnico di Pergolizzi, lo sponsor tecnico e le altre cariche.
Possibilmente la settimana entrante, potrebbe anche essere ufficializzato il primo acquisto del Palermo, sembra infatti vicinissimo l’arrivo del 32enne attaccante messinese Ricciardo, lo scorso anno al Cesena in Serie D, dove ha segnato 20 reti, con lui in attacco dovrebbe fare coppia un altro 32enne, l’attaccante esterno offensivo Tripoli, palermitano ed ex giocatore del Palermo e di Pergolizzi anche ad Ascoli, è svincolato e ha esperienza in serie B; C e D.
Il terzo attaccante dovrebbe essere un vecchio ex, qualcuno ha parlato del 37enne Andrea Caracciolo, io credo di no per tre motivi: Caracciolo non si è lasciato bene con i tifosi, ha 37anni e poi sembra che il Palermo abbia già scelto il suo centravanti (Ricciardo) e poi è uno che segna poco, solo 12 reti nell'ultima stagione in serie C con la Feralpisaló.
Sono invece convinto che il terzo attaccante possa essere invece il 37enne Santana, anche se io preferirei Filippo Tiscione, non solo per l’amicizia che mi lega con il padre (è stato un mio giocatore) e nemmeno perché lo conoscono da piccolissimo, ma perché a 33 anni merita di giocare nella squadra della sua città e chiudere una carriera che è stata al di sotto della sua bravura, un altro palermitano che prenderei e che farei capitano è il 30enne Mazzotta, che ha rinunciato alla Virtus Entella e aspetta la chiamata allenandosi a Tommaso Natale.
Ma Il Palermo oltre ai calciatori esperti, ha necessità per regolamento di prendere e schierare obbligatoriamente e per tutta la partita (se ne esce uno ne deve entrare un altro), 4 under 20 e più precisamente: un “99”, due “2000” e un “2001”, che poi in organico devono almeno una decina per prevederne le sostituzioni, uno dei “2000” potrebbe essere l’ex esterno d’attacco della primavera Montaperto, uno dei “2001” potrebbe essere il centrocampista Andrea Rizzo Pinna, considerato un ottimo talento in prospettiva della "cantera" bergamasca.
Un altro ritorno potrebbe essere quello del 29enne fantasista palermitano Misuraca, ora al Pordenone ed ex di Pergolizzi nella primavera campione d’Italia, il 24enne attaccante Bollino  e Lucera un altro palermitano classe “2000” ed ex primavera, non che Missaglia, giovane difensore centrale svincolato dalla Cremonese, è chiaro che di tutti questi conosco poco, per dare un giudizio efficace.

Gran bel Milan, ma lo è stato anche la scorsa estate.

Quando si dice: “ si ma è sempre il calcio d’estate”, solitamente è sempre così, segnali incoraggianti, gioco corale, pareggi e vittorie con squadre blasonate, tanto da pensare, che quando con il passare del tempo, la squadra affinerà le intese, perfezionerà i meccanismi e crescerà nella condizione atletica, quando si comincia a fare sul serio insomma, avremo finalmente la grande squadra.
Poi dopo le prime partite e alla prima difficoltà, la paura dell’esonero prende il sopravvento e smettiamo di giocare, ci mettiamo in dieci dentro l’area a farci prendere a pallonate, sperando che qualche pallone schizzi defilato sulla linea mediana del campo, la dove, Suso intrattiene una simpatica discussione con l’assistente, gli chiede scusa un attimo e prova a inventare qualcosa.
Anche la scorsa estate c’erano dei buoni presupposti, anche le prime partite di campionato abbiamo giocato bene, poi appena abbiamo perso le prime due partite, Gattuso ci ha regalato un campionato di una noia mortale e infinita, ci ha reso “zimbelli” di tutte le tifoserie e vittime sacrificali di chiunque e i suoi predecessori non sono stati da meno, compreso l’immenso Allegri che se Conte non fosse andato via, si sarebbe fatto 4 o 5 retrocessioni in serie B.
Il Milan visto all’International Champions Cup, è stato un gran bel Milan (anche quello di Gattuso e Montella), un Milan notevolmente diverso e con gli stessi “rimasugli” di Gattuso, con un Suso protagonista in un ruolo che si diceva, non poteva mai fare, con Calhanoglu che gioca meglio più indietro possibile, con Rodriquez arrivato 2 o 3 volte sul fondo, mai visto in questi anni di Milan, ma continueremo così per il resto del campionato?
In queste amichevoli ho visto tutti migliorarsi partita dopo partita, ad eccezione di Piatek e Silva che stanno cambiando modo di giocare, Calhanoglu (mezzala) e Krunic, per il resto la squadra è andata sempre in crescendo, tanto che dopo la difficoltà dei primi minuti, si è visto un Milan quadrato, che a tratti ha dominato, che ha segnato, è stato pericolo e che poteva chiudere la partita, un Milan che può fare veramente bene (quarto posto e rientro nei parametri).
Come diceva Francesco Oddo papà di Massimo, i concetti del gioco a calciatori professionisti, riesci a darli in una sola settimana, poi è la cura dei particolari che ti prende più tempo, la cosa importante è che le idee di gioco, i concetti, vengano accettati e condivisi dai calciatori, Suso, Borini e Calhanoglu sono l’esempio della partecipazione e dell’accettazione collettiva alla stessa linea di pensiero e per ora il grosso del lavoro è fatto.
I giocatori del Milan, hanno concepito le idee di gioco, ma devono dimostrare di essere dei giocatori forti e di qualità, adesso che si passa alle cose più difficili, col tempo e con la cura dei particolari, questi giocatori miglioreranno sempre più e con loro tutta la squadra, si commetteranno sempre ancora degli errori, ma la cosa importante è l’acquisizione del concetto come dogma, la mentalità di giocare sempre la partita, di correre e non di rincorrere.
Giampaolo odia il mercato lungo (un po’ come tutti gli allenatori), proprio per le situazioni tipo Suso, un giocatore finito ai margini, che sembrava non fosse più possibile rigenerare e migliorare, adesso è di nuovo dentro il progetto, è sacrificabile e ha aumentato di nuovo la sua quotazione, o come quello di Borini, anche lui con la valigia in mano, ma che da mezzala un posto in organico lo deve trovare.
Anche Biglia sta migliorando e Rodriquez, tutti stanno mettendo un impegno importante e si divertono, ma resta il problema dell’integrazione dei nuovi, al momento sono 5 e bisogna portarli al più presto a pensare come tutti gli altri, a condividere i concetti.  
Conti era rimasto, convinto che con Giampaolo avrebbe giocato di più, ma la forma sempre più straordinaria di Calabria sembra essersi convinto che per lui anche quest’anno ci sarà poco spazio, lui legittimamente vorrebbe giocare con più continuità, il Milan non vuole privarsene definitivamente, convinto delle sue possibilità future, quasi sicuramente andrà in prestito al Parma e per la sua sostituzione si parla di Jacopo Sala .

giovedì 1 agosto 2019

Fedeli alla linea Gazidis.


Il mercato del Milan, se pur fatto di lunghe attese, credo che abbia comunque realizzato dei buoni colpi, so che per partito preso si tende a sminuire il lavoro del Milan in generale e quello di Maldini e Boban in particolare, ma da parte di noi tifosi, deve esserci la consapevolezza che i tempi di Van Basten, Kakà, Shevchenko e compagnia cantando sono finiti e che o sottostiamo a queste nuove regole di mercato, oppure ci iscriviamo in un campionato che non è sotto le leggi dell’UEFA, in Cina.
La realtà del Milan oggi è questa, questo è il rapporto qualità-disponibilità e la linea Gazidis non è una moda, non è neanche una scelta, è imposta dalle spese pazze fatte dalle precedenti amministrazioni, che non ti permettono più di fare follie, devi provare a migliorare la squadra guadagnandoci e non guadagni vendendo a 30 chi hai acquistato a 30, ma chi hai acquistato a zero.
Per me il Milan sta costruendo una squadra migliore di quella dello scorso anno, io qualche anno fa, credo tre per l’esattezza, quando ho visto  giocare Mbappè nel Monacò, da questo sito ho scritto: questo bisogna comprarlo subito, prima che fra qualche anno non si potrà comprare più, almeno per le squadre italiane e cos’è successo?
Per me il Milan sta costruendo con calma una squadra più funzionale, più di qualità (Leao ha più qualità di Cutrone) e più completa, a cominciare da Giampaolo e lo abbiamo visto con i resti del Milan di Gattuso, per quanto riguarda il gioco e non solo, Suso dietro le punte per esempio, che per Gattuso non lo poteva fare, la squadra pur essendo la stessa ha già una sua diversa fisionomia.
I nuovi giocatori sono sicuramente delle scommesse, ma lo erano pure quelli presi da Galliani e Braida, anche loro allora dirigenti “novizi”, eppure gli abbiamo dato fiducia, perché non darla oggi a questi? Anche all’ora il tifoso era stretto tra accettare senza capire le manie di Berlusconi, o tornare tra le mani “fallimentari” di Farina, eppure siamo cresciuti, abbiamo vinto e le scommesse si sono affermate.
Parliamo comunque di scommesse di una certa qualità, Theo Hernandez (peccato per l’infortunio), Bennacer il miglior giocatore della Coppa d’Africa e Rafael Leao, un ventenne di grandi prospettive, segnalato tra i 100 migliori giovani in circolazione, lista dove non c’era Cutrone, per non parlare che il portoghese è molto più funzionale come seconda punta di Cutrone, sulla carta è l’uomo giusto da affiancare a Piatek.
La Juventus dovrebbe realizzare dalla cessione di Kean 40 milioni di euro, ora non stiamo li ad elogiare la Juve per quanta è stata brava a vendere il ragazzo, pensiamo che Kean non è Cutrone (20 milioni) e che Leao è un profilo simile all’ex juventino, quindi 30 milioni, soldo più, soldo meno, sono i prezzi che girano e poi se vogliamo arrivare al quarto posto con i paletti del FPF, non ci arriveremo sicuro con Cutrone, ma provando a rischiare qualcosa in più.
E se dovesse arrivare Correa? Il Milan ha bisogno ancora di un altro attaccante e per come si sta muovendo la Roma, considerando “meteora” l’Atalanta, il Milan deve fare di più dei giallorossi, vi anticipo già un tema di cui parleremo, Correa e Piatek le due punte, con Paquetà dietro di loro e i 30 milioni di Leao in panchina, non è uno scandalo e nemmeno un errore dei dirigenti, oggi, per quel quarto posto, devi avere in panchina un titolare, come tutti del resto.
Il Milan ha un accordo con Correa, non l’ha ancora con l’Atletico, ma comunque bisogna sbloccare la situazione in uscita di André Silva, per lui c’è ancora l’interesse del Monaco, Mendes spera di convincere il Monaco per i problemi al tendine del portoghese, con uno sconto di qualche milione sui 30 pattuiti, sbloccato questo trasferimento, servirà che il Real dia via libera per James Rodriguez e a quel punto l’Atletico abbasserebbe le pretese, consentendo l’operazione.
Vista la difficoltà, Maldini e Boban sembra stiano lavorando a un piano B, quello di cedere Andrè Silva sempre al Monaco in cambio di Pellegri e una cifra che si aggira attorno ai 15 milioni, ottenendo così la necessaria plusvalenza per Silva da scrivere a bilancio e l’attaccante di riserva a Piatek e Leao, sempre giovanissimo e di grande prospettiva.
Al sacrificio doloroso di Cutrone, se ne aggiungeranno altri, per mantenere un mercato più che buono, in rapporto alla disponibilità-qualità e all’obiettivo che è sì la zona Champions, ma soprattutto è quella della costruzione di un futuro e di una squadra molto migliore.
Dopo Krunic, Theo Hernandez e Bennacer, sono arrivati l'attaccante Leao e il difensore Duarte, ma non ci si può fermare a questi cinque rinforzi, manca un’altra punta (meglio se Correa), oggi c’è Castillejo e André Silva (ancora da piazzare sul mercato), perchè al momento il titolare è Leao, che ha doti molto interessanti.
Ricordo la stagione 1973-1974, nel Genoa in serie A esordiva un certo Pruzzo, quell’anno in 19 presenze da titolare, no ha segnato nessun gol, ma poi sappiamo tutti chi è diventato, quindi se la media gol di Leao è inferiore a quella di Cutrone, non significa nulla, così come per André Silva, che una seconda possibilità dopo averlo pagato 34 milioni e specie con Giampaolo, potrebbe averla.
L’altro acquisto sarà fatto a centrocampo, perché Biglia, Kessie e Calhanoglu sono in uscita, con gli arrivi di Bennacer e Krunic, il Milan ha ricostruito parte del nuovo centrocampo, Kessie dovrebbe finanziare il debito ma non è escluso che resti, ma, vista la difficoltà a trovare un sostituto, se andassero in porto gli affari Correa e Pellegri contemporaneamente, a quel punto Paquetà tornerebbe in mediana, ma sarebbe tutto comunque molto complicato.
Biglia sarebbe la riserva di lusso di Bennacer, con un ingaggio altissimo per quel ruolo, il Genoa lo vorrebbe con un contratto biennale, andando a spalmare l’ingaggio di 3.5 milioni netti in due stagioni, Biglia sarebbe interessato, ma il Genoa vorrebbe il calciatore a zero, mentre al Milan servono almeno cinque milioni per la plusvalenza da scrivere a bilancio.
Una situazione che si potrebbe sbloccare positivamente, ma se Biglia sarà ceduto, bisognerà sostituirlo numericamente, come regista Giampaolo non vede adatto Calhanoglu in quel ruolo, per cui sarà necessario acquistare un calciatore in grado di giocare sia come mezz'ala sia come vertice basso, infine il Palermo ha deciso di non avvalersi in Serie D del direttore sportivo, il mercato lo farà Sagramola, con la consulenza esterna di Castagnini, mentre l’allenatore sarà Pergolizzi.