Il mercato del Milan, se
pur fatto di lunghe attese, credo che abbia comunque realizzato dei buoni colpi,
so che per partito preso si tende a sminuire il lavoro del Milan in generale e
quello di Maldini e Boban in particolare, ma da parte di noi tifosi, deve
esserci la consapevolezza che i tempi di Van Basten, Kakà, Shevchenko e compagnia
cantando sono finiti e che o sottostiamo a queste nuove regole di mercato,
oppure ci iscriviamo in un campionato che non è sotto le leggi dell’UEFA, in
Cina.
La realtà del Milan oggi
è questa, questo è il rapporto qualità-disponibilità e la linea Gazidis non è
una moda, non è neanche una scelta, è imposta dalle spese pazze fatte dalle
precedenti amministrazioni, che non ti permettono più di fare follie, devi
provare a migliorare la squadra guadagnandoci e non guadagni vendendo a 30 chi
hai acquistato a 30, ma chi hai acquistato a zero.
Per me il Milan sta
costruendo una squadra migliore di quella dello scorso anno, io qualche anno
fa, credo tre per l’esattezza, quando ho visto
giocare Mbappè nel Monacò, da questo sito ho scritto: questo bisogna
comprarlo subito, prima che fra qualche anno non si potrà comprare più, almeno
per le squadre italiane e cos’è successo?
Per me il Milan sta
costruendo con calma una squadra più funzionale, più di qualità (Leao ha più
qualità di Cutrone) e più completa, a cominciare da Giampaolo e lo abbiamo
visto con i resti del Milan di Gattuso, per quanto riguarda il gioco e non
solo, Suso dietro le punte per esempio, che per Gattuso non lo poteva fare, la
squadra pur essendo la stessa ha già una sua diversa fisionomia.
I nuovi giocatori sono
sicuramente delle scommesse, ma lo erano pure quelli presi da Galliani e
Braida, anche loro allora dirigenti “novizi”, eppure gli abbiamo dato fiducia,
perché non darla oggi a questi? Anche all’ora il tifoso era stretto tra
accettare senza capire le manie di Berlusconi, o tornare tra le mani
“fallimentari” di Farina, eppure siamo cresciuti, abbiamo vinto e le scommesse
si sono affermate.
Parliamo comunque di scommesse
di una certa qualità, Theo Hernandez (peccato per l’infortunio), Bennacer il
miglior giocatore della Coppa d’Africa e Rafael Leao, un ventenne di grandi
prospettive, segnalato tra i 100 migliori giovani in circolazione, lista dove
non c’era Cutrone, per non parlare che il portoghese è molto più funzionale
come seconda punta di Cutrone, sulla carta è l’uomo giusto da affiancare a
Piatek.
La Juventus dovrebbe realizzare dalla cessione
di Kean 40 milioni di euro, ora non stiamo li ad elogiare la Juve per quanta è
stata brava a vendere il ragazzo, pensiamo che Kean non è Cutrone (20 milioni)
e che Leao è un profilo simile all’ex juventino, quindi 30 milioni, soldo più,
soldo meno, sono i prezzi che girano e poi se vogliamo arrivare al quarto posto
con i paletti del FPF, non ci arriveremo sicuro con Cutrone, ma provando a
rischiare qualcosa in più.
E se dovesse arrivare
Correa? Il Milan ha bisogno ancora di un altro attaccante e per come si sta
muovendo la Roma, considerando “meteora” l’Atalanta, il Milan deve fare di più
dei giallorossi, vi anticipo già un tema di cui parleremo, Correa e Piatek le
due punte, con Paquetà dietro di loro e i 30 milioni di Leao in panchina, non è
uno scandalo e nemmeno un errore dei dirigenti, oggi, per quel quarto posto,
devi avere in panchina un titolare, come tutti del resto.
Il Milan ha un accordo con Correa, non l’ha ancora con l’Atletico,
ma comunque bisogna sbloccare la situazione in uscita di André Silva, per
lui c’è ancora l’interesse del Monaco, Mendes spera di convincere il
Monaco per i problemi al tendine del portoghese, con uno sconto di qualche
milione sui 30 pattuiti, sbloccato questo trasferimento, servirà che il Real dia
via libera per James Rodriguez e a quel punto l’Atletico abbasserebbe le
pretese, consentendo l’operazione.
Vista la difficoltà, Maldini e Boban sembra stiano lavorando a un piano B, quello
di cedere Andrè Silva sempre al Monaco in cambio di Pellegri e una cifra che si
aggira attorno ai 15 milioni, ottenendo così la necessaria plusvalenza per
Silva da scrivere a bilancio e l’attaccante di riserva a Piatek e Leao, sempre
giovanissimo e di grande prospettiva.
Al sacrificio doloroso di Cutrone, se ne
aggiungeranno altri, per mantenere un mercato più che buono, in rapporto alla
disponibilità-qualità e all’obiettivo che è sì la zona Champions, ma soprattutto
è quella della costruzione di un futuro e di una squadra molto migliore.
Dopo Krunic, Theo Hernandez e Bennacer,
sono arrivati l'attaccante Leao e il difensore Duarte, ma non ci si può fermare
a questi cinque rinforzi, manca un’altra punta (meglio se Correa), oggi c’è Castillejo
e André Silva (ancora da piazzare sul mercato), perchè al momento il titolare è
Leao, che ha doti molto interessanti.
Ricordo la stagione
1973-1974, nel Genoa in serie A esordiva un certo Pruzzo, quell’anno in 19
presenze da titolare, no ha segnato nessun gol, ma poi sappiamo tutti chi è
diventato, quindi se la media gol di Leao è inferiore a quella di Cutrone, non
significa nulla, così come per André Silva, che una seconda possibilità dopo
averlo pagato 34 milioni e specie con Giampaolo, potrebbe averla.
L’altro acquisto sarà
fatto a centrocampo, perché Biglia, Kessie e Calhanoglu sono in uscita, con gli arrivi di Bennacer e Krunic, il Milan
ha ricostruito parte del nuovo centrocampo, Kessie dovrebbe finanziare il
debito ma non è escluso che resti, ma, vista la difficoltà a trovare un
sostituto, se andassero in porto gli affari Correa e Pellegri
contemporaneamente, a quel punto Paquetà tornerebbe in mediana, ma sarebbe tutto
comunque molto complicato.
Biglia sarebbe la riserva di lusso di
Bennacer, con un ingaggio altissimo per quel ruolo, il Genoa lo vorrebbe con un
contratto biennale, andando a spalmare l’ingaggio di 3.5 milioni netti in due
stagioni, Biglia sarebbe interessato, ma il Genoa vorrebbe il calciatore a
zero, mentre al Milan servono almeno cinque milioni per la plusvalenza da scrivere
a bilancio.
Una situazione che si potrebbe sbloccare
positivamente, ma se Biglia sarà ceduto, bisognerà sostituirlo numericamente, come
regista Giampaolo non vede adatto Calhanoglu in quel ruolo, per cui sarà
necessario acquistare un calciatore in grado di giocare sia come mezz'ala sia
come vertice basso, infine il Palermo ha deciso
di non avvalersi in Serie D del direttore sportivo, il mercato lo farà
Sagramola, con la consulenza esterna di Castagnini, mentre l’allenatore sarà
Pergolizzi.
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