giovedì 1 agosto 2019

Fedeli alla linea Gazidis.


Il mercato del Milan, se pur fatto di lunghe attese, credo che abbia comunque realizzato dei buoni colpi, so che per partito preso si tende a sminuire il lavoro del Milan in generale e quello di Maldini e Boban in particolare, ma da parte di noi tifosi, deve esserci la consapevolezza che i tempi di Van Basten, Kakà, Shevchenko e compagnia cantando sono finiti e che o sottostiamo a queste nuove regole di mercato, oppure ci iscriviamo in un campionato che non è sotto le leggi dell’UEFA, in Cina.
La realtà del Milan oggi è questa, questo è il rapporto qualità-disponibilità e la linea Gazidis non è una moda, non è neanche una scelta, è imposta dalle spese pazze fatte dalle precedenti amministrazioni, che non ti permettono più di fare follie, devi provare a migliorare la squadra guadagnandoci e non guadagni vendendo a 30 chi hai acquistato a 30, ma chi hai acquistato a zero.
Per me il Milan sta costruendo una squadra migliore di quella dello scorso anno, io qualche anno fa, credo tre per l’esattezza, quando ho visto  giocare Mbappè nel Monacò, da questo sito ho scritto: questo bisogna comprarlo subito, prima che fra qualche anno non si potrà comprare più, almeno per le squadre italiane e cos’è successo?
Per me il Milan sta costruendo con calma una squadra più funzionale, più di qualità (Leao ha più qualità di Cutrone) e più completa, a cominciare da Giampaolo e lo abbiamo visto con i resti del Milan di Gattuso, per quanto riguarda il gioco e non solo, Suso dietro le punte per esempio, che per Gattuso non lo poteva fare, la squadra pur essendo la stessa ha già una sua diversa fisionomia.
I nuovi giocatori sono sicuramente delle scommesse, ma lo erano pure quelli presi da Galliani e Braida, anche loro allora dirigenti “novizi”, eppure gli abbiamo dato fiducia, perché non darla oggi a questi? Anche all’ora il tifoso era stretto tra accettare senza capire le manie di Berlusconi, o tornare tra le mani “fallimentari” di Farina, eppure siamo cresciuti, abbiamo vinto e le scommesse si sono affermate.
Parliamo comunque di scommesse di una certa qualità, Theo Hernandez (peccato per l’infortunio), Bennacer il miglior giocatore della Coppa d’Africa e Rafael Leao, un ventenne di grandi prospettive, segnalato tra i 100 migliori giovani in circolazione, lista dove non c’era Cutrone, per non parlare che il portoghese è molto più funzionale come seconda punta di Cutrone, sulla carta è l’uomo giusto da affiancare a Piatek.
La Juventus dovrebbe realizzare dalla cessione di Kean 40 milioni di euro, ora non stiamo li ad elogiare la Juve per quanta è stata brava a vendere il ragazzo, pensiamo che Kean non è Cutrone (20 milioni) e che Leao è un profilo simile all’ex juventino, quindi 30 milioni, soldo più, soldo meno, sono i prezzi che girano e poi se vogliamo arrivare al quarto posto con i paletti del FPF, non ci arriveremo sicuro con Cutrone, ma provando a rischiare qualcosa in più.
E se dovesse arrivare Correa? Il Milan ha bisogno ancora di un altro attaccante e per come si sta muovendo la Roma, considerando “meteora” l’Atalanta, il Milan deve fare di più dei giallorossi, vi anticipo già un tema di cui parleremo, Correa e Piatek le due punte, con Paquetà dietro di loro e i 30 milioni di Leao in panchina, non è uno scandalo e nemmeno un errore dei dirigenti, oggi, per quel quarto posto, devi avere in panchina un titolare, come tutti del resto.
Il Milan ha un accordo con Correa, non l’ha ancora con l’Atletico, ma comunque bisogna sbloccare la situazione in uscita di André Silva, per lui c’è ancora l’interesse del Monaco, Mendes spera di convincere il Monaco per i problemi al tendine del portoghese, con uno sconto di qualche milione sui 30 pattuiti, sbloccato questo trasferimento, servirà che il Real dia via libera per James Rodriguez e a quel punto l’Atletico abbasserebbe le pretese, consentendo l’operazione.
Vista la difficoltà, Maldini e Boban sembra stiano lavorando a un piano B, quello di cedere Andrè Silva sempre al Monaco in cambio di Pellegri e una cifra che si aggira attorno ai 15 milioni, ottenendo così la necessaria plusvalenza per Silva da scrivere a bilancio e l’attaccante di riserva a Piatek e Leao, sempre giovanissimo e di grande prospettiva.
Al sacrificio doloroso di Cutrone, se ne aggiungeranno altri, per mantenere un mercato più che buono, in rapporto alla disponibilità-qualità e all’obiettivo che è sì la zona Champions, ma soprattutto è quella della costruzione di un futuro e di una squadra molto migliore.
Dopo Krunic, Theo Hernandez e Bennacer, sono arrivati l'attaccante Leao e il difensore Duarte, ma non ci si può fermare a questi cinque rinforzi, manca un’altra punta (meglio se Correa), oggi c’è Castillejo e André Silva (ancora da piazzare sul mercato), perchè al momento il titolare è Leao, che ha doti molto interessanti.
Ricordo la stagione 1973-1974, nel Genoa in serie A esordiva un certo Pruzzo, quell’anno in 19 presenze da titolare, no ha segnato nessun gol, ma poi sappiamo tutti chi è diventato, quindi se la media gol di Leao è inferiore a quella di Cutrone, non significa nulla, così come per André Silva, che una seconda possibilità dopo averlo pagato 34 milioni e specie con Giampaolo, potrebbe averla.
L’altro acquisto sarà fatto a centrocampo, perché Biglia, Kessie e Calhanoglu sono in uscita, con gli arrivi di Bennacer e Krunic, il Milan ha ricostruito parte del nuovo centrocampo, Kessie dovrebbe finanziare il debito ma non è escluso che resti, ma, vista la difficoltà a trovare un sostituto, se andassero in porto gli affari Correa e Pellegri contemporaneamente, a quel punto Paquetà tornerebbe in mediana, ma sarebbe tutto comunque molto complicato.
Biglia sarebbe la riserva di lusso di Bennacer, con un ingaggio altissimo per quel ruolo, il Genoa lo vorrebbe con un contratto biennale, andando a spalmare l’ingaggio di 3.5 milioni netti in due stagioni, Biglia sarebbe interessato, ma il Genoa vorrebbe il calciatore a zero, mentre al Milan servono almeno cinque milioni per la plusvalenza da scrivere a bilancio.
Una situazione che si potrebbe sbloccare positivamente, ma se Biglia sarà ceduto, bisognerà sostituirlo numericamente, come regista Giampaolo non vede adatto Calhanoglu in quel ruolo, per cui sarà necessario acquistare un calciatore in grado di giocare sia come mezz'ala sia come vertice basso, infine il Palermo ha deciso di non avvalersi in Serie D del direttore sportivo, il mercato lo farà Sagramola, con la consulenza esterna di Castagnini, mentre l’allenatore sarà Pergolizzi.

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