domenica 4 agosto 2019

Palermo, sito ufficiale e nuovo organigramma.


Dal suo nuovo sito, il Palermo ha ufficializzato tutte le cariche del nuovo organigramma, Dario Mirri uno dei due soci sarà il presidente, mentre l’altro Tony Di Piazza, sarà il vice-presidente, Sagramola sarà l’amministratore delegato, mentre Castagnini sarà il Direttore Sportivo e l’allenatore sarà Pergolizzi, per quanto riguarda il settore giovanile, Rinaudo sarà il Direttore Tecnico, con Argento Responsabile, lunedì poi  dovrebbero essere ufficializzati, lo staff tecnico di Pergolizzi, lo sponsor tecnico e le altre cariche.
Possibilmente la settimana entrante, potrebbe anche essere ufficializzato il primo acquisto del Palermo, sembra infatti vicinissimo l’arrivo del 32enne attaccante messinese Ricciardo, lo scorso anno al Cesena in Serie D, dove ha segnato 20 reti, con lui in attacco dovrebbe fare coppia un altro 32enne, l’attaccante esterno offensivo Tripoli, palermitano ed ex giocatore del Palermo e di Pergolizzi anche ad Ascoli, è svincolato e ha esperienza in serie B; C e D.
Il terzo attaccante dovrebbe essere un vecchio ex, qualcuno ha parlato del 37enne Andrea Caracciolo, io credo di no per tre motivi: Caracciolo non si è lasciato bene con i tifosi, ha 37anni e poi sembra che il Palermo abbia già scelto il suo centravanti (Ricciardo) e poi è uno che segna poco, solo 12 reti nell'ultima stagione in serie C con la Feralpisaló.
Sono invece convinto che il terzo attaccante possa essere invece il 37enne Santana, anche se io preferirei Filippo Tiscione, non solo per l’amicizia che mi lega con il padre (è stato un mio giocatore) e nemmeno perché lo conoscono da piccolissimo, ma perché a 33 anni merita di giocare nella squadra della sua città e chiudere una carriera che è stata al di sotto della sua bravura, un altro palermitano che prenderei e che farei capitano è il 30enne Mazzotta, che ha rinunciato alla Virtus Entella e aspetta la chiamata allenandosi a Tommaso Natale.
Ma Il Palermo oltre ai calciatori esperti, ha necessità per regolamento di prendere e schierare obbligatoriamente e per tutta la partita (se ne esce uno ne deve entrare un altro), 4 under 20 e più precisamente: un “99”, due “2000” e un “2001”, che poi in organico devono almeno una decina per prevederne le sostituzioni, uno dei “2000” potrebbe essere l’ex esterno d’attacco della primavera Montaperto, uno dei “2001” potrebbe essere il centrocampista Andrea Rizzo Pinna, considerato un ottimo talento in prospettiva della "cantera" bergamasca.
Un altro ritorno potrebbe essere quello del 29enne fantasista palermitano Misuraca, ora al Pordenone ed ex di Pergolizzi nella primavera campione d’Italia, il 24enne attaccante Bollino  e Lucera un altro palermitano classe “2000” ed ex primavera, non che Missaglia, giovane difensore centrale svincolato dalla Cremonese, è chiaro che di tutti questi conosco poco, per dare un giudizio efficace.

Gran bel Milan, ma lo è stato anche la scorsa estate.

Quando si dice: “ si ma è sempre il calcio d’estate”, solitamente è sempre così, segnali incoraggianti, gioco corale, pareggi e vittorie con squadre blasonate, tanto da pensare, che quando con il passare del tempo, la squadra affinerà le intese, perfezionerà i meccanismi e crescerà nella condizione atletica, quando si comincia a fare sul serio insomma, avremo finalmente la grande squadra.
Poi dopo le prime partite e alla prima difficoltà, la paura dell’esonero prende il sopravvento e smettiamo di giocare, ci mettiamo in dieci dentro l’area a farci prendere a pallonate, sperando che qualche pallone schizzi defilato sulla linea mediana del campo, la dove, Suso intrattiene una simpatica discussione con l’assistente, gli chiede scusa un attimo e prova a inventare qualcosa.
Anche la scorsa estate c’erano dei buoni presupposti, anche le prime partite di campionato abbiamo giocato bene, poi appena abbiamo perso le prime due partite, Gattuso ci ha regalato un campionato di una noia mortale e infinita, ci ha reso “zimbelli” di tutte le tifoserie e vittime sacrificali di chiunque e i suoi predecessori non sono stati da meno, compreso l’immenso Allegri che se Conte non fosse andato via, si sarebbe fatto 4 o 5 retrocessioni in serie B.
Il Milan visto all’International Champions Cup, è stato un gran bel Milan (anche quello di Gattuso e Montella), un Milan notevolmente diverso e con gli stessi “rimasugli” di Gattuso, con un Suso protagonista in un ruolo che si diceva, non poteva mai fare, con Calhanoglu che gioca meglio più indietro possibile, con Rodriquez arrivato 2 o 3 volte sul fondo, mai visto in questi anni di Milan, ma continueremo così per il resto del campionato?
In queste amichevoli ho visto tutti migliorarsi partita dopo partita, ad eccezione di Piatek e Silva che stanno cambiando modo di giocare, Calhanoglu (mezzala) e Krunic, per il resto la squadra è andata sempre in crescendo, tanto che dopo la difficoltà dei primi minuti, si è visto un Milan quadrato, che a tratti ha dominato, che ha segnato, è stato pericolo e che poteva chiudere la partita, un Milan che può fare veramente bene (quarto posto e rientro nei parametri).
Come diceva Francesco Oddo papà di Massimo, i concetti del gioco a calciatori professionisti, riesci a darli in una sola settimana, poi è la cura dei particolari che ti prende più tempo, la cosa importante è che le idee di gioco, i concetti, vengano accettati e condivisi dai calciatori, Suso, Borini e Calhanoglu sono l’esempio della partecipazione e dell’accettazione collettiva alla stessa linea di pensiero e per ora il grosso del lavoro è fatto.
I giocatori del Milan, hanno concepito le idee di gioco, ma devono dimostrare di essere dei giocatori forti e di qualità, adesso che si passa alle cose più difficili, col tempo e con la cura dei particolari, questi giocatori miglioreranno sempre più e con loro tutta la squadra, si commetteranno sempre ancora degli errori, ma la cosa importante è l’acquisizione del concetto come dogma, la mentalità di giocare sempre la partita, di correre e non di rincorrere.
Giampaolo odia il mercato lungo (un po’ come tutti gli allenatori), proprio per le situazioni tipo Suso, un giocatore finito ai margini, che sembrava non fosse più possibile rigenerare e migliorare, adesso è di nuovo dentro il progetto, è sacrificabile e ha aumentato di nuovo la sua quotazione, o come quello di Borini, anche lui con la valigia in mano, ma che da mezzala un posto in organico lo deve trovare.
Anche Biglia sta migliorando e Rodriquez, tutti stanno mettendo un impegno importante e si divertono, ma resta il problema dell’integrazione dei nuovi, al momento sono 5 e bisogna portarli al più presto a pensare come tutti gli altri, a condividere i concetti.  
Conti era rimasto, convinto che con Giampaolo avrebbe giocato di più, ma la forma sempre più straordinaria di Calabria sembra essersi convinto che per lui anche quest’anno ci sarà poco spazio, lui legittimamente vorrebbe giocare con più continuità, il Milan non vuole privarsene definitivamente, convinto delle sue possibilità future, quasi sicuramente andrà in prestito al Parma e per la sua sostituzione si parla di Jacopo Sala .

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