Sono passati oramai dieci anni dallo scudetto Primavera e dalle tre
presenze in serie A, avvenute per tappare il vuoto lasciato in panchina
temporaneamente da Guidolin, a parte questo, Pergolizzi ha avuto una netta
parabola discendente della sua carriera e se si può considerare un’esperienza
sfortunata quella di Portogruaro, mai cominciata per motivi familiari e comunque
in serie C, non si può considerare allo stesso modo il subentro al Pavia.
Sempre in serie C, anche a Pavia l’esperienza è breve, dopo un
pareggio e cinque sconfitte in sei partite, arrivano le dimissioni, le seconde
nel giro di soli sei mesi, rimane fermo per quasi due anni, prima di subentrare a Silva nell’Ascoli
in serie B ancora per tre partite, prima dell’esonero.
È richiamato l’anno successivo a guidare la squadra retrocessa in serie C e
ancora una volta dopo sole otto partite è esonerato, l’anno successivo nel
2014, cinque anni fa, passa ad allenare dalla serie C, il Marsala in
Eccellenza, dove vince campionato e coppa, ma nel 2015 in serie D viene
esonerato, una carriera con pochissime esperienze e sempre all’indietro, ancora
eccellenza fino a due anni fa nel Porto d’Ascoli e anche la le cose non vanno
bene ed è esonero, infine l’anno scorso torna ad allenare i giovani, l’under 17
(allievi) nell’Empoli.
Personalmente avrei preferito un grande ritorno, progettare la serie A con
chi avrebbe potuto cominciare e mantenere il progetto, Marino perché c’era,
Guidolin, Rossi, Ballardini,o anche Jachini, forse sono stati contattati e non
hanno accettato, ma anche un ex calciatore del Palermo, oggi allenatore
promettente come Caserta o con un curriculum più lungo e più sostanzioso come
Bucaro.
Voglio dare fiducia a Mirri e a Di Piazza, stimo immensamente Sagramola, ma
neanche tutti questi 37enni mi sono piaciuti, per un progetto relativamente
lungo, Santana, Ricciardo e Dellafiore, è tutta gente che non può essere considerata,
il futuro e nemmeno che faccia “la differenza”, avrei preferito calciatori come
Mazzotta, non ancora trentenni e di categoria superiore.
Sono scelte che mi fanno storcere il naso, perché non mi pare che siano
molto chiare, le difficoltà del progetto, tra prestiti e “vecchi”, rischiamo di
cambiare radicalmente squadra ogni anno, con la possibile conseguenza di dovere
cominciare sempre da zero, sia per l’allenatore, sia per i giocatori, ecco non
mi è sembrata una scelta ponderata, ma potrei anche sbagliarmi.
Il Palermo comunque deve ripartire e la mia preoccupazione è che non siamo ne
il Parma o il Bari, che come noi sono ripartiti dal basso, perché la sola
passione spesso non basta e ancora di più le scommesse.
Mercato troppo lungo.
Mercato troppo lungo, non ha senso arrivare alla
vigilia dell’inizio del campionato, con un mercato fermo, con calciatori in stallo
da mesi (Icardi, Dybala, Higuain, Correa, Silva e altri) e con gli allenatori
che stanno preparando le squadre, con certi calciatori, fatto salvo presentarsi
poi in campo fra qualche settimana con altri.
Il persistere dello stallo per Correa, ha portato
il Milan ad accettare un appuntamento con il Real Madrid, la proposta era
Mariano Diaz, ma non sembra un profilo che si sposi con Piatek, Jovic costa
tanto e poi non vuole lasciare Madrid, se Mendes non riporta André Silva al
Siviglia, adesso che l’allenatore è cambiato e a Lopetegui sembra essere di gradimento,
resteremo così.
Per quanto riguarda il Milan, Giampaolo sta
preparando la stagione con Borini, Silva e Castillejo, ma si sa, che per far
giocare bene una squadra, serve tempo e lavorare sempre con gli stessi uomini,
mentre fra venti giorni potrebbero non esserci più: Suso, Silva, Castillejo,
Kessie, Borini e magari pure Calhanoglu, Laxalt e Conti, così a campionato in
corso, deve ricominciare a spiegare e fare assimilare i concetti importanti a
metà della squadra.
Intanto se non ci saranno più partenze, la
sensazione è che il Milan possa rimanere anche così com’è, Giampaolo preferisce
dedicarsi a Suso, Silva e Kessie, invece di perdere tempo ad aspettare
calciatori che non arriveranno mai.
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