lunedì 28 giugno 2021

Basta parlare di Donnarumma e Calhanoglu.

Sono due professionisti che si sono comportati male nei confronti del Milan, non per la scelta che hanno fatto, ma per come l’hanno fatta, adesso non è per fere il discorso della volpe e dell’uva, ma Berlusconi diceva: “il Milan ai milanisti” e questi due ex non erano milanisti, va bene così e poi dobbiamo cominciare a ragionare da fondo di investimento, perché è lui il nostro padrone e per il fondo non esistono ricatti, per il fondo si deve vincere guadagnandoci, anche se siamo il Milan.

Del resto, in tre anni di questa proprietà, ci ha portato sempre in Europa, salvo a barattarla una volta per avere un po’ di tregua dalla UEFA, per debiti non contratti dal fondo, ma  ereditato dalla coppia Yonghong Li-Berlusconi e in barba a tutti gli imbrogli fatti dal City, PSG e Juventus, con le loro sponsorizzazioni e le loro plus valenze fittizie, siamo arrivati in Champions ed abbiamo quasi sistemato un bilancio pauroso, va bene così.

Ci dimenticheremo definitivamente di questa storia, quando vedremo all’opera i sostituti e non condivido le perplessità e il disappunto di alcuni tifosi, Donnarumma è un fuori classe, ma il Milan ha vinto coppe e trofei con Sebastiano Rossi che non era nemmeno in nazionale, Calhanoglu non è un fuoriclasse e un buon giocatore e quello si può sostituire, in fin dei conti Gigio l’abbiamo preso e perso a zero, mentre i 18 milioni (strapagato per soli 6 mesi fatti bene) del turco il Milan li ha già ammortizzati, è vero, ci potevamo fare una barca di soldi ma Maldini è effettivamente il direttore da un anno, perché prima c’era l’ombra di Rangnick.

L’unico errore che ha fatto Maldini, ma con il senno di poi, è stato quello di avere creduto nelle parole di appartenenza dei due orami ex (facendo l’interesse del Milan), perché avrebbe dovuto venderli l’estate scorsa e soprattutto avere già pronto il sostituto anche per il turco, perché adesso rimpiazzarlo sarà più complicato, in quanto per un mezzo giocatore ci chiederanno la luna,  anche perché per il ruolo serve un nome importante, un profilo da Champions.

Il preferito sembra essere Ziyech, ma non sarà una trattativa facile e soprattutto si porterà fino alla fine del mercato quando i prezzi caleranno (se caleranno), io il preferito però ce l’ho ed è Ceballos è più duttile ed è più centrocampista, segna pochissimo, ma è possibile che con la cura Pioli possa risolvere il problema e poi, neanche il turco segnava così tanto, la cosa importante è che faccia molti assist, l’ideale sarebbe però James Rodriguez o Isco.

A oggi il Milan ha perso due dei titolari e diciamo che non si pensa di patire più di tanto, ma non possiamo permetterci di perdere Kessie, “il presidente” è un fuoriclasse, è indispensabile, è l’anima di questo Milan e il suo trascinatore, è il vero capitano e se non lo è già, diventerà uno dei più grandi centrocampisti europei, abbiamo risparmiato su Donnarumma, bene i sei milioni che chiede gli si possono dare tutti.

In fin dei conti Kessie li merita, oppure prendiamoci questi 30 milioni e pensiamo almeno al bilancio, ma non creiamo un altro caso come gli altri due, Kessie ha assicurato la dirigenza che vuole restare (anche gli altri due pinocchi lo avevano fatto), sistemare la questione Kessie, significherebbe realizzare il colpo più importante del mercato e ribadire la volontà di un progetto vincente.

Il mercato del Milan che non è ancora cominciato ufficialmente (1 luglio) ed è già nel vivo, ha annunciando Tomori e Maignan, adesso ci sono delle matasse da sbrogliare, prima  di dedicarsi al completamento dell’organico, c’è il riscatto scontato di Tonali, il prestito con diritto di riscatto di Brahim Diaz e Dalot e poi in un certo senso l’acquisto di Zaccagni, che non sarebbe comunque l'erede di Calhanoglu.

Zaccagni è un’alternativa sugli esterni, serve il dopo Castillejo e potrebbe servire anche il dopo Leao e Hauge, visto che i due hanno mercato e a sua volta potrebbero generare tanti utili, detti volgarmente tesoretto, Zaccagni ha una valutazione intorno ai 20 milioni e il giocatore piace da diverso tempo, poi c’è la possibilità di abbassare la parte cash, inserendo una contropartita tecnica e Caldara è gradito al Verona. 

Poi c’è l'enigma Giroud, l’interesse per Odriozola, la trattativa per Adli, l’idea Kamara, la cessione di Laxalt e infine il ritorno di fiamma per Bakajokò. 

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