Tra non eventi e magie, finalmente arrivano i
3 punti e con loro, la prima vittoria in campionato dopo tante delusioni, il successo rotondo contro il Venezia, però non deve
trarci in inganno, l’avversario era ultimo in classifica, gioca molto a viso
aperto e la squadra è molto mediocre, quindi non si può dire che il Milan sia
“guarito”.
Il Venezia non può rappresentare un esame importante, serve altro per dire
che il Milan è tra le squadre che lotteranno per i primi quattro posti, ci
servivano i tre punti per la classifica e li abbiamo presi, l’approccio e l’atteggiamento
sono stati un po’ migliori, rispetto alle prime tre partite, forse perché
finalmente abbiamo giocato con il centrocampo a tre (Pulisic, Fofanà e
Loftus-Cheek) o perché comunque l’avversario era il Venezia.
Loftus-Cheek in mediana ha fatto una buonissima partita, di grande
applicazione e di grande sacrificio, l'inglese ha giocato come ai tempi di
Sarri al Chelsea, mentre per Pulisic non è cambiato nulla, lui con il suo
dinamismo gioca bene ovunque, quello che invece ha mostrato una grande crescita
e anche una certa continuità all’interno della stessa partita è Reijnders,
schierato da trequartista.
Credo che
questa disposizione tattica sia al momento molto funzionale e la migliore
possibile con questi uomini, fra l’altro con il 4-4-2 a rombo, Reijnders si
avvicina di più alla porta, lui che più di Loftus-Cheek è trequartista, se Leao la smettesse
di seguire i cattivi consigli di Theo, la smettesse di pavoneggiarsi sui social
e si accentrasse un po' più verso la porta, l’idea delle due punte mobili
(Abraham o Morata-Leao), potrebbe risultare vincente.
Là davanti si sono viste buone cose e tutti i giocatori in palla, Abraham ha avuto un grande impatto con la maglia
del Milan, il reparto offensivo è quello che ha tante ottime risorse, al
contrario della difesa, che nonostante non abbia preso gol, soprattutto nel
primo tempo la fase difensiva in alcune occasioni ha lasciato a desiderare e
dobbiamo sempre considerare il valore dell'avversario.
Giusta l’esclusione di Tomori, Gabbia è oramai molto più avanti nelle
gerarchie, è molto più maturo e ha fatto sempre bene (occhio Spalletti), ma
dietro c'è ancora tanto da lavorare, nonostante Theo abbia fatto bene, si balla
ancora tanto, ma soprattutto serve gente a centrocampo, dove l’unica riserva è
Musah.
È un peccato che il capitano del Milan, continui a
fare lo stupido polemico contro i tifosi, ma comunque a questo dovrebbe
pensarci Zlatan quando torna, almeno spero, perché il suo comportamento lascia un po' perplessi,
qui lo dico e qui lo nego, per me questa “fuga” sa di protesta, perché è andato
via qualche giorno prima di quel cooling
break e se l’ammutinamento è stato la causa dell’esclusione, l’esclusione è
stata la causa di qualcosa che è successa in quella settimana e per cui Ibra si
è fatto da parte.
Ibrahimovic ha detto che Fonseca è stato scelto per le
sue idee e gli hanno fatto mettere la faccia, ora avrebbe dovuto rimettercela
di nuovo e stavolta ha lasciato la patata bollente a mister “faccio tutto io”,
quello che tira la pietra e poi nasconde la mano, il comportamento di
Ibrahimovic è molto misterioso, anche perché è ambiguo e penso che ci dobbiamo
aspettare qualcosa, se non si fa vedere c'è un motivo.
Si potrebbe pensare a qualcosa di clamoroso, visto che
è arrivato Cardinale contro la Lazio e ha dato più competenze tecniche a Baresi
e a Massaro all’interno della squadra, per Ibra sarà pure un suo modo di
gestire la sua carica, ma di sicuro non è il modo corretto, per ricoprire il
ruolo di pseudo direttore sportivo o responsabile dell’area tecnica.
Giusto dice Boban, Fonseca non ci sta capendo più niente, perché non c'è Ibra, perché non c’è un dirigente che è di tramite tra l’allenatore e la società, società tecnicamente assente, che ha problemi al suo interno e che non ha fiducia in Fonseca, che dopo tutte queste “magie” che dice lui, dovremmo verificare contro il Liverpool prima e l’Inter poi, la crescita della squadra, questi due incontri secondo me ci diranno molto di più di questa squadra, delle sue possibilità e che fine farà il suo allenatore.
Il sindaco Sala sta giocando con il Milan più che
altro al gatto con il topo, Redbird dopo avere comprato l’area di San Donato
(si può sempre rivendere), fatto tutti passaggi burocrati inerenti alla
questione stadio, ora sembra invece interessato all’acquisto di San Siro e
questa settimana appena trascorsa è stata importante sotto questo punto di
vista.
Perché comunque vada, Milan e Inter condivideranno ancora
l'impianto, San Donato probabilmente è stato un tentativo per mettere pressione
a Sala e in pratica si tornerebbe al progetto di 5 anni fa, di un nuovo stadio
a San Siro, il Milan ne esce malissimo e Scaroni che era l’unica cosa che
doveva fare, l’ha gestito in maniera discutibile.
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