lunedì 21 ottobre 2024

Il Milan soffre ma vince.

In settimana Fonseca ha affermato la sua leadership, visto che i dirigenti non lo hanno mai cautelato e lo hanno lasciato solo, così ha dovuto  alzare la voce e cariarsi di tutti i problema dello spogliatoio, Fonseca ha capito che non ha più niente da perdere e che nessuno gli verrà in aiuto, quindi ha deciso di fare delle scelte forti, che sicuramente vanno contro il diktat della società (ancora volta Ibra non c’era), ma deve arginare il malessere diffuso, che è nato da una società che non sta (e non sa) gestendo bene la situazione.

Se con questa presa di posizione di Fonseca non si dovesse risolvere la situazione, allora Ibra (la scelta di Fonseca è stata la sua, almeno così dice) dovrebbe ammettere di aver sbagliato la scelta e di avere lasciato da solo tecnico, uscire da questa guerra fredda e senza perdere ancora altro tempo, dovrà fare la scelta definitiva, intanto è stato Fonseca a fare le sue scelte, che io mi sento di commentare solo per i primi 31 minuti e che per certi versi ha avuto ragione.

Inizialmente quella formazione sembrava spacciata, come quella del derby e invece il Milan ha giocato bene e ha divertito per mezzora, fino a quando Reijnders non si è fatto espellere, per mezzora si è visto il Milan che tutti vogliamo vedere, chiaramente un Milan molto povero di qualità, un Milan da una buona metà classifica, ma se non altro un Milan “ruspante”, senza capricciose prime donne, che sono più dannosi che funzionali.

Thiaw schierato a sorpresa si comporta molto bene, si integra bene con Pavlovic e non si fa intimidire dagli avversari, che poi devo dire sono stati poca cosa e che non hanno rispecchiato la classifica che occupano, Pavlovic non avrà il piedino dolce nell’impostare, sarà pure un “giocatore di altri tempi”, però con le buone o con le cattive nella sua zona non si passa, non bada all’estetica, ma per un Milan che difende male, uno come lui serve molto più di Tomori.

Fofana cresce partita dopo partita ed è sempre più fondamentale, è una diga davanti alla difesa, corre ovunque, proprio come capitan America Pulisic, è lui il vero campione di questo Milan, è lui il vero “capitano”, ancora una volta è importante e decisivo, non solo con i suoi gol e i suoi assist, ma per il sacrificio e l’intelligenza con cui si adopera in campo, con l’inferiorità numerica, si mette prima a fare il mediano accanto a Fofana, poi con l’ingresso di Musah va a sinistra e si sacrifica facendo il terzino, è un esempio per tutti, tranne per Theo e Leao.

Tra le scelte di Fonseca c’è anche Maignan capitano e Morata vice, spero che la fascia resti a lui, perché è il più meritevole, non mi piace il modo che ha Theo di fare il capitano e Leao è già tanto che indossa questi gloriosi colori, il francese è il quinto a indossare la fascia in questa stagione, spero che Fonseca comincia a considerare importante anche chi deve fare il capitano.

Sul Milan si deve fare chiarezza da parte di tutti, ognuno deve fare il suo senza invadere il campo altrui, Fonseca faccia le sue scelte come dice lui, senza guardare in faccia nessuno e senza farsi imporre nulla da nessuno, i dirigenti tutelino l’allenatore o lo cambiano, ma in entrambi i casi devono fortificare il gruppo con acquisti mirati e di livello, sbloccando in un modo o nell’altro i rinnovi in ballo, lasciando andare via chi non è da Milan.

Il Milan è più indietro come rosa e progetto rispetto a Inter e Napoli, se non prendono in mano la situazione, non lotterà nemmeno per arrivare tra le prime quattro, io ho visto la prima mezzora di partita che è stata divertente, tecnicamente non eccelsa ma gradevole, i rossoneri sono stati fortunati per i due gol annullati per pochi centimetri, però devo dire che alla fine i 3 punti sono stati meritati, perché non ricordo anche in dieci, parate complicate di Maignan.

Il Milan ha difeso troppo basso ed è stato salvato dal var, comunque ha sofferto e ha vinto una partita importantissima per il tecnico e per la società, tutto sommato una bella prestazione con un ottimo approccio, è arrivato sempre prima su ogni pallone e ha fatto una partita di grande sofferenza e spirito di lotta, complice l'uomo in più dell’l'Udinese, che pian piano ha cominciato a rendersi pericolosa e a mettere il Milan alle strette, ma non è mai stata pericolosissima, i rossoneri reggono fino alla fine, compreso il finale thriller e portano  a casa tre punti fondamentali.

È stata una bella partita e una vittoria meritata, è stato un Milan super per i primi 30 minuti in parità numerica, i rossoneri sono stati avvantaggiati in questo dall'atteggiamento remissivo dell’Udinese, il Milan è stato bravo a compattarsi e alla fine non ha sofferto, se non in un paio di occasioni, l'Udinese non ha mai accelerato, ha avuto una superiorità sterile e prevedibile, con cross che non hanno mai messo in difficoltà i rossoneri. 

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