Credo che siamo solo all’inizio, ora
continueranno ad emergere sempre più dei nuovi dettagli, dalle indagini che la
Procura di Milano ha portato avanti e che ha prodotto 19 arresti nell’ambito
dei vertici delle tifoserie organizzate di Milan e Inter, gente che aveva anche
la volontà di fare violenza organizzata, che va oltre al tifo spezzante e
passionale di un ultras, ovvero, non solo organizzare scontri con
le opposte tifoserie e le Forze dell’Ordine.
Questo per certi versi è l’aspetto fondamentale
della mentalità ultras, però qui a quanto pare, non si tratta solo di
essere un gruppo forte, ma di acquisire anche e principalmente, rispetto ed
autorevolezza di stampo criminale, oserei dire “mafioso”, per i pubblici
ministeri, tutto parte dall'aggressione subita dai tifosi del Barcellona al
Baretto da parte dei tifosi dell'Inter nel 2019, in quell’occasione, i tifosi
catalani scamparono per miracolo l’assalto.
Stando a quanto si legge, due giorni dopo furono
gettate le basi per la costituzione di un gruppo di uomini (ultras), disposti e
capaci allo scontro e in quella riunione, si sono tracciate le line guida per
il reperimento delle armi, ritenute necessarie e di conseguenza era necessario
anche un addestramento sul “campo”, da qui il viaggio organizzato dal capo
della Curva nord interista e assassino di un altro capo ultras, a quanto pare per
l’egemonia.
Il viaggio è servito a instaurare un gemellaggio
con un gruppo di hooligans polacchi inclini alla violenza, il capo ultras
dell’Inter e il capo ultras dell'Hockey Milano, si accordavano sulle richieste
per formare i guerriglieri, per chiedere “tubi di gomma” come armi per
fronteggiare gli hooligans avversari, sull’organizzazione e il supporto
logistico per “menare” i tifosi per strada.
Fin qui i fatti relativi, diciamo la punta
dell’iceberg, per potere giudicare i comportamenti di Milan e Inter, serviranno
molte più informazioni, quindi al momento mi sento di assolverli perché non ci
sono gli elementi per incriminarli, anche calcisticamente parlando, vedremo poi
come poi si svolgerà l’inchiesta, invece, una cosa più interessante sotto
l’aspetto puramente calcistico, è che le norme della Fifa sui trasferimenti dei calciatori tra club, risultano
contrarie al diritto dell'Unione europea.
Questo potrebbe
ostacolare la libera circolazione e la Corte di giustizia dell'Ue, che ha preso
in esame il ricorso di Lassana Diarra contro il divieto di trasferimento allo
Charleroi, dopo l'interruzione del contratto con la Lokomotiv Mosca, ha emesso
una sentenza che potrebbe rivoluzionare le regole del calcio mercato e a
proposito di mercato:
Abbiamo detto in molti,
che il Milan oltre agli undici titolari (per me sono 9), non ha le riserve per
ognuno di loro, uno di questi è sicuramente
Fofana, il francese dopo un inizio stentato sta iniziando a carburare e
oggi sta diventando se non lo è già, imprescindibile, però come abbiamo detto in
tempi non sospetti Fofana è solo, per me visto che Furlani ha deciso di
continuare con il 4-2-3-1, perché è una minchiata dire che è un 4-4-2, bisogna prendere
uno come Konè che è andato alla Roma e farlo giocare insieme con Fofana.
Questo non è stato fatto, però nel ruolo di mediano e schermo in mezzo al campo davanti alla difesa, c’è solo Fofana, a sostituirlo non c'è nessuno, quei grandi competenti della dirigenza avevano pensato a Bennacer come sostituto naturale, ma primo non ci azzecca niente e poi l’algerino si è infortunato e non vedrà il campo almeno fino a gennaio, quindi al momento gli unici che potrebbero eventualmente sostituirlo sono: Musah e Zeroli, che per non hanno le stesse caratteristiche del francese.
Entrambi sono giocatori che fanno ruoli diversi e
Fonseca sta provando a trasformarli, ma comunque il Milan sta pensando al
mercato di gennaio (almeno spero) e più precisamente a Cardoso, il centrocampista
statunitense del Betis Siviglia già cercato quest’estate, per prenderlo però
i rossoneri devono liberare un posto da extracomunitario, candidato numero
uno è Bennacer.
Chukwueze è stato un
flop e potrebbe essere un altro che può partire già nel mercato di gennaio, è stato pagato quasi 20 milioni e almeno con Musah è
stato una delle delusioni più cocenti, non rientra più nel progetto, dove
invece potrebbe essere inserito un giovane del Milan Futuro, comunque, le
cappellate non le ha fatte solo Maldini con De Keteleare, che poi tanta
cappellata non era, bastava avere un buon allenatore.
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