Ma come è possibile avere un crollo del genere nel secondo tempo, dopo avere dominato per tutto il primo tempo avversario e partita, una gara praticamente già chiusa e invece finire completamente in balia dell'avversario, rischiando il pareggio ma se vogliamo anche la sconfitta.
A Udine i rossoneri sono stati protagonisti di una prima frazione di gioco quasi perfetta, sembrava potesse essere la vittoria della consacrazione, piena di spunti positivi, da un sempre più convincente Calabria ad un "nuovo" De Jong, dal ritrovato Balotelli ad una fluidità di gioco da grande squadra, invece nella ripresa sono affiorati i vecchi fantasmi del passato.
Tutto è cominciato con il cambio di Calabria con Alex, il Milan stava dominando in lungo e in largo, poi la paura di restare in 10, vista la giovane età dell'ex primavera, che per inesperienza avrebbe potuto beccare il secondo giallo (vedi Ely a Firenze) e uscire anzitempo, li è saltato tutto, sono cambiati gli equilibri difensivi, anche perchè sono cambiati i due centrali.
Il vero problema del Milan comunque è nella testa dei giocatori, ancora bloccati da ansie e paure, vecchi retaggi delle ultime gestioni e così un Milan praticamente perfetto, si è trasformato in quello impaurito, incapace di gestire la palla, che ha sofferto l'avversario come in tempi recenti e da cui ancora non riesce ad uscire.
Alla fine se pur soffrendo, sono arrivati i tre punti, utili a riportare la squadra verso le zone alte della classifica, a non fargli perdere terreno con le dirette avversarie e dare l'entusiasmo giusto per continuare a lavorare, non solo sulla tattica ma anche e molto sulla testa, ripartendo proprio dal dominio del primo tempo di Udine, lavorando sulla personalità e la gestione del risultato.
Bisogna arrivare al mercato di gennaio, con il Milan ancora in corsa per l’Europa, per effettuare un mercato di riparazione funzionale a questa nuova squadra, quindi occorre dare continuità alle vittorie, e risalire la classifica, migliorando sempre più le prestazioni.
Calabria si è confermato ad altissimi livelli ma gestito, De Jong come avevo detto in settimana può provare a ritagliarsi un posto da mezz'ala, mentre Balotelli può essere benissimo l'alternativa di qualità in attacco e poi è molto utile nel difendere il pallone, conquistare punizioni, provocare ammonizioni e comunque sembra un nuovo e più maturo Balotelli.
La difesa continua ad essere il tallone d'achille di questa squadra, ha già subito gol in media come i campionati scorsi, serve una svolta e presto, per una maggiore solidità difensiva, perchè non si può sempre essere costretti a segnare tre gol per vincere una partita e anche se non c'è molto tempo, speriamo che almeno contro il Genova si veda un'altra difesa.
Per concludere, nel secondo tempo si è sofferto da matti, non si vedeva la luce dentro al tunnel che il Milan aveva imboccato inspiegabilmente, se poi a tutto questo si aggiunge la presenza dell'inguardabile divisa color petrolio, per cui non ci sono parole per definire la bruttezza di questa terza divisa e non si capisce nemmeno il perchè di indossarla, arrivare fino alla fine, è stato una sofferenza deprimente.
Foto tratte dal web.
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