giovedì 24 settembre 2015

Senza identità.

Al di là delle rivendicazioni arbitrali, nel Palermo va sicuramente rivista qualcosa, in difesa ma anche a centrocampo, dove Jajalo ha messo in mostra i suoi limiti come regista, quindi basta pensare al fallo di Zapata o a quello di Magnanelli e proviamo a trovare la quadratura, a partire già contro il Torino, una squadra da rispettare e temere, visto l’ottimo gioco proposto in campionato.
Intanto adesso tutte le aspettative per il gioco d'attacco, sono sulle spalle di Gilardino, visto che Djurdjevic dovrà stare lontano dai campi almeno fino a gennaio, il "violinista" dovrà farsi carico di tutto il peso dell’attacco, e dovrà quindi fare pure in fretta a trovare la condizione e l'affiatamento con la squadra, anche se i rosa farebbero bene a guardare al mercato degli svincolati.
Nonostante la sconfitta con il Milan e il pareggio interno con il Carpi, grande cornice di pubblico al "Barbera", ritornato numeroso allo stadio con fame di bel gioco, come ai tempi di Guidolin, ma ha dovuto assistere ad una partita senza cattiveria agonistica, ad un Palermo senza identità, nervoso, che non entusiasma, un attacco quasi inesistente, una difesa inguardabile e un pressing alto che lascia molti spazi.
Gilardino non è entrato ancora nei meccanismi del gioco di Jachini, fatto salvo che forse il gioco di Jachini non sia adatto alle sue caratteristiche, Vazquez crea poco e stenta tanto, un po per il modulo e molto per un centrocampo inadatto, con Jajalo che continua a ripete prestazioni da dimenticare.
Lazaar è molto migliorato rispetto alle precedenti apparizioni e Quaison che è subentrato sulla fascia, ha fatto vedere buone cose, loro si salvano dalla pericolosa mediocrità, insieme ad un ottimo Colombi, degno sostituto del capitano Sorrentino.
Ma quello che impressiona di più è il nervosismo, doppio giallo di Rigoni e Iachini si è fatto espellere per la seconda volta di fila per proteste, certo sono stati e restano giorni difficili, l'infortunio di Djurdjevic che a quanto pare il presidente non vuole sostituire, in una situazione già precaria in attacco e che il tecnico ha pubblicamente sottolineato, incontrando le ire del presidente.
Critiche da parte di Zamparini sul tecnico per l'organico, rincarate per un lavoro di preparazione che Jachini ha fatto male, preludio ad una solita svolta tecnica, a fronte anche della seconda sconfitta consecutiva.
Domenica non sarà facile a Torino, specie per un Palermo poco lucido, sprecone, che subisce troppo gli avversari e senza la giusta cattiveria agonistica, difficilmente si porteranno a casa dei punti e poi c'è la Roma, non voglio nemmeno pensarci, ma potremmo trovarci per la sosta della nazionale, invischiati nella bassa classifica. 
Jachini e la squadra, devono lavorare ancora tanto, non solo per poter trovare la forma migliore, ma anche per fare chiarezza sul modulo più adatto e su gli uomini da impiegare, per tornare a giocare come sapevamo e ad essere "pirati all'arrembaggio", pronti "all'abbordaggio" del Torino, che viaggia a vele spiegate e "razziare" all'Olimpico il bottino pieno, facendo subito dimenticare le due sconfitte consecutive.
Foto tratte dal web.

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