lunedì 9 maggio 2016

A che gioco giochiamo.

Il Milan soffre ma passa a Bologna, sorpasso e contro sorpasso con il Sassuolo, che a meno di impossibili colpi di scena, ha ipotecato il sesto posto, costringendo il Milan a vincere la coppa Italia per tornare in Europa, anche questo a meno di clamorosi colpi di scena.
Una vittoria quella di Bologna, figlia degli ottantatré minuti giocati in undici contro dieci e non da una minima superiorità tecnica, avversario in dieci e superato con un calcio di rigore, sacrosanto come sacrosanta era l'espulsione e come sacrosanto era un rigore precedente per il Bologna, senza aggiungere che il gol i rossoblu lo hanno segnato, era in chiaro fuorigioco ma se Masina non la tocca, per me la palla finiva dentro.
Arrivano i tre punti per l'illusione del sesto posto, ma è il gioco che resta una vera illusione, partita con pochissime emozioni, Da Costa se si eccettua la parata facile su Honda nel primo tempo, fino al settantesimo non aveva toccavo palla, contro un Bologna in dieci e senza alcun obiettivo, la vittoria è arrivata, ma c'è poco altro da salvare.
Quindi non capisco (o per lo meno capisco il bluff) Berlusconi, che aveva sottolineato di aver visto alcuni miglioramenti nel gioco del Milan, non solo siamo diventati la barzelletta d'europa, ma adesso anzi chè ammettere le colpe del club, ci prende pure per i fondelli, forse non ha capito che non è il solo a capire di calcio.
Undici contro dieci per oltre un'ora, il Milan non è riuscito a raddoppiare, rischiando pure di subire il pareggio (meritato), come si fa a definire allenatore uno che mantiene sempre l'inconcludente 4-3-1-2, primo non è un modulo affidabile, secondo vista la superiorità numerica, un allenatore "dilettante" si sarebbe messo a tre davanti e a tre dietro, o anche con un 4-4-2 per aggirare con i cross la muraglia felsinea.
Brocchi continua a sostenere l'impossibilità di riproporre il 4-4-2, si poteva fare con Abate avanti o con lo stesso Calabria (entrambi nascono esterni alti), o meglio con Poli, Mihajlovic aveva azzeccato lo schieramento, solo che si faticava a costruire un gioco fluido, Brocchi era chiamato a dare questo alla squadra, lui parla di poco tempo a disposizione per imprimere il suo calcio, quale il "brocchismo" ?
Doveva solo migliorare il gioco per battere la Juventus nella finale di coppa e invece non è con prove di questo tipo che la si può battere, la squadra ha giocato a rallentatore favorendo il Bologna, senza guizzi né idee, giro palla lento e ritmi bassi, Brocchi ha cambiato tutti a centrocampo tranne il più lento e poi, perchè vista la superiorità numerica non ha messo dentro Locatelli ?
Per lunghi tratti è parso di giocare undici contro undici, se non era per il fatto che inquadravano Brocchi, sarei rimasto convinto che in panchina c'era ancora Mihajlovic, ma quello che più fa specie, è che Berlusconi non sembra avere le idee chiare sul futuro per la ricostruzione e non serve a niente la delusione a fine gara di Galliani, non si lavora in sintonia, si decide di pancia.
Montella o Giampaolo, il secondo bravissimo, ha dato identità di gioco  a chi ? e Sarri nei suoi tre anni ad Empoli cosa ha lasciato ? non dimentichiamo i trascorsi di Gianpaolo, per me non è da Milan, come Brocchi, e Montella ? fino a prima della Samp aveva fatto ottime cose, la Samp è un incidente di percorso o il bel gioco è finito ?
Due partite per meritarsi la conferma, se Berlusconi resta alla guida del Milan e Brocchi la prossima stagione siederà sulla panchina rossonera, io passo dall'altra sponda del Naviglio, divento nerazzurro, non nè che la cosa mi entusiasmi più di tanto, ma le corna migliori li fai con il tuo nemico.
Se proprio non riusciamo a portare Emery a Milano, meglio Montella che al termine della stagione, dovrebbe lasciare la Sampdoria e speriamo si tratti di un incidente di percorso e che Montolivo (gioca sempre con troppa lentezza) non rinnovi, del resto Baresi e & company; sono partiti titolari subito, la prossima stagione perché non farlo succedere con Locatelli.
Solo Bologna nei dodici minuti iniziali giocati undici contro undici, tanto Bologna anche in seguito nonostante l'inferiorità numerica, poco Milan per novanta e più minuti, con il solito gioco lento e prevedibile, poche idee, scarsa determinazione e tanta improvvisazione, chi ha scelto Brocchi si aspettava molto di più e non si capisce come mai, Donadoni che da giocatore ha vinto tanto in maglia rossonera ed è  un tecnico con senso di appartenenza e con un passato glorioso, in società non lo vedono bene sulla panchina del Milan.
Dopo le brutte figure delle ultime partite, il Milan doveva avere voglia di riscatto e invece i rossoneri giocano al piccolo trotto, dimostrandosi arrendevoli e svogliati e alla fine l'attaccante più pericoloso del Milan risulta Mexes con un paio di spettacolari conclusioni al volo in acrobazia, il Milan è tutto qui, deludendo parecchio, sul piano della prestazione e dell'atteggiamento.
Con la vittoria contro il Frosinone, il Sassuolo ha mantenuto il punto di vantaggio che aveva sui rossoneri ed ha il destino del sesto posto nelle sue mani, la partita contro la Roma più che un disperato tentativo rossonero di rientrare miracolosamente in Europa, sarà la prova generale per la finale di coppa con la Juventus.
Intanto Galliani continua imperterrito a fare mercato, a Madrid sta lavorando per riportare a Milano Kovacic e dal Celta Vigo il talentuoso attaccante Nolito, interessamento anche per il terzino brasiliano Adriano del Barcellona, club che segue con molto interesse Donnarumma.
E quando sembrava oramai una vicenda chiusa, è proprio Ibrahimovic ad aprire ad un clamoroso ritorno al Milan, a 35 anni è ancora integro e in grande forma, è ancora un giocatore che sposta gli equilibri e fa la differenza ovunque e poi ha uno strapotere mentale e tecnico sul gruppo, indispensabile per la ricostruzione.
Già lo scorso anno era stato sottolineato, l'importanza dello svedese a livello caratteriale e tecnico per una squadra in cerca di rilancio, Ibra è legatissimo al Milan e sembra voglia mantenere la promessa fatta un anno fa, certo la coppia Ibra-Bacca è quanto dire e poi potrebbe esserci anche Niang e a completare il quartetto d'attacco il ritorno di Matri.
Il tutto senza spendere una lira, impegnandosi solo sull'ingaggio dello svedese, ma si andrebbe a risparmiare su quelli di Balotelli, Luiz Adriano e Menez, con l'aggiunta di una decina di milioni per le loro cessioni.

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