mercoledì 4 maggio 2016

Un altro anno senza europa.

Prestazione sconcertante e sorpasso in zona Europa da parte del Sassuolo, il Milan è praticamente fuori dall'Europa per la terza stagione consecutiva, a meno di clamorose sorprese nella finale di Coppa Italia.
Partita rocambolesca, ricca di emozioni se vogliamo e divertente per uno spettatore qualunque, ma squadra e società stanno sprofondando negli abissi, oramai da almeno tre anni, si prova a mettere pezze ovunque, Berlusconi non ha più la forza economica per mantenere il Milan ad alti livelli e nemmeno uno straccio di progetto alternativo.
Serve un drastico e radicale rinnovamento, il Milan non può continuare con questo sfascio, non si può in un momento così importante con l'europa in gioco, fare questo tipo di prestazioni, specialmente dopo la clamorosa sconfitta contro il già retrocesso Verona e al modesto pareggio contro il Carpi.
Una stagione ancora negativa, così come quella precedente e quella prima ancora, un'altra prestazione piena di errori in ogni reparto e di scarsa lucidità in tutti gli interpreti, una squadra in evidente stato confusionale, che anche se avesse vinto con l'ultimo tiro di Balotelli che centra la traversa al 95°, non avrebbe comunque mascherato, il fatto che il Frosinone per la prima volta in questa stagione ha segnato tre gol in trasferta.
La qualità del gioco ha lasciato a desiderare, la reazione è stata più nervosa che organizzata e poi tanta tanta confusione, una manovra poco ordinata e molto inadeguata, Mihajlovic sicuramente non ha fatto cose straordinarie, ma neanche Brocchi che ha conquistato solo cinque punti le ha fatto, in quattro partite contro Sampdoria, Carpi, Verona e Frosinone, ovvero tutte squadre di bassa classifica.
Alla fine un'altra stagione buttata via e dopo i 90 milioni spesi, rischia di diventare fallimentare, i soldi l'estate scorsa sono stati messi, ma non sono state azzeccate le scelte di mercato, un anno mancano i soldi, un altro anno si sbagliano gli investimenti e intanto il Milan non riparte mai.
E pensare che secondo me per tornare ai vertici non occorre poi tanto, quattro giocatori importanti nei punti carenti, di cui un paio a centrocampo e l'inserito più continuo dei giovani di grande talento che garantiscono il futuro, ma mancano le scelte chiare di un progetto.
C'è la necessità di avere un uomo mercato, che abbia un canale di osservatori importante e un allenatore che sia scelto e condiviso da tutte le parti, che possa costruire il Milan del rilancio, perché è importante il lavoro che viene fatto sul campo, ma anche l'umore dello spogliatoio, un allenatore che affascini tutti con il bel calcio e la prossima stagione ?
Non bisogna sottovalutare l'imprevedibilità di Berlusconi, che non è convintissimo di vendere, anche se non ha più la forza economica necessaria e passare la mano dovrebbe essere la scelta migliore, perché non si può proseguire ad indebitarsi, senza la famosa ripartenza, nelle prossime ore arriverà il si di Berlusconi ?
Prima di vendere però, al di là della cifra (750 milioni circa), bisogna capire a chi affidare il futuro del Milan, essenzialmente sotto l’aspetto della progettualità e delle garanzie economiche, capire se la cordata sia capace di sostenere spese a lungo termine.
Se arrivasse il si di Berlusconi, si procederà per circa un mese al negoziato, in cui si metteranno a punto le strategie sia dal punto di vista organizzativo che economico, ma se si arrivasse ad una conclusione negativa, cosa succederà ?
Dopo aver rifiutato tanti milioni non potrà fare altro che rilanciare con nuovi investimenti, sistemare le cose in società con nuove figure, che oltre a migliorarne l'aspetto economico, si occupino della scelta dei giocatori, dopo tre anni fallimentari in un modo o nell'altro, bisogna avviare una ristrutturazione importante. 
E' chiaro che non si potrà aspettare un mese, le idee di massima dovranno essere buttate giù prima, perchè se ti muovi all'ultimo minuto è chiaro che ci si deve accontentare di quello che resta, così come sta succedendo con gli allenatori.
Partiamo intanto dall'attualità, cioè da questa dirigenza e da questi giocatori, la Roma intanto dovrà riscattare El Shaarawy per 13 milioni, considerati tanti dai giallorossi, io lo terrei a Milano come ho avuto modo di dire a gennaio, Galliani a caccia di soldi, pare gli abbia concesso uno sconto.
La Juventus sta cercando con insistenza De Sciglio, mettendo sul piatto circa 10 milioni, pare che Zaza voglia andare via e i rossoneri ci stiano facendo un pensierino, non conoscendo i margini di budget futuro e la scelta della guida tecnica, le uniche certezze sono i calciatori a fine prestito.
Tra quelli che torneranno ci sono Matri, Paletta e Suso, la Lazio non riscatterà il cartellino del centravanti e potrebbe essere una della quattro punte per la prossima stagione, il difensore e l’esterno spagnolo che stanno facendo bene, potrebbero essere ceduti per raggranellare soldini (pochi) per finanziare il mercato.

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