Il Milan nei primi venti
minuti ha avuto un brutto impatto con la gara, poi è entrato in partita ed ha
controllato abbasta bene l’avversario, concedendogli solo un paio di occasioni
(palo compreso), per poi colpirlo in modo chirurgico, dimostrando alla fine
tanta sicurezza in una prestazione matura, che gli permette una gara di ritorno
più agevole.
Con la vittoria contro il Ludogorets il
Milan ha allungato a nove la striscia di risultati utili consecutivi ed ha quasi
ipotecato la qualificazione agli ottavi di finale, è innegabile che la
dirigenza rossonera stia apprezzando sempre di più il lavoro di Gattuso, che
oltre a risollevare fisicamente, mentalmente, tatticamente e tecnicamente la
squadra, è riuscito a portare a casa risultati significativi.
La scelta coraggiosa di Gattuso per me era
stata una scelta obbligata dalla mancanza di alternative, in un certo senso è
stato come una specie di ridimensionamento dei programmi, un po come dire
oramai per quest’anno salviamo la faccia e poi l’anno prossimo si vede, invece
dopo una fisiologica e forse evitabile partenza ad handicap, i fatti ora depongo
a favore di “Ringhio”.
La società nella persona di Mirabelli che
lo ha visto lavorare con la primavera, oggi ritiene Gattuso e il suo staff, un
ottimo allenatore che ha collaboratori di primo livello, credo che per questo e
anche per altri motivi la società si stia orientando per il prolungamento e
adeguamento del contratto fino al 2020, anche se in questo mese di febbraio, lo
attendono tre snodi decisivi che lo possono portare a traguardi impensabili o a
fallire completamente.
Servirebbe ricorrere al turn-over ma in
questo momento del campionato non è possibile, anche ieri si è visto che il
Milan può contare solo su 13/14 calciatori e niente di più, il turn-over a
questo punto lo decideranno squalifiche ed infortuni e poi se nel frattempo
arriveranno forze nuove (il recupero totale di: Conti, Silva, Kalinic e qualche
altro) è possibile che si possa gestire meglio la fine della stagione, ma per
ora è così.
La gestione delle forze fisiche e mentali comincia
a diventare fondamentale, oggi la squadra gira quasi alla perfezione e non mi
sembra il caso di inserire altri “tasselli”, portiamo a casa quanto più
possibile da questo trittico terribile di campionato (Samp, Roma e Inter) e poi
ci dedichiamo all’unico vero obiettivo prima degli ottavi di Europa League, che
è il ritorno di Coppa Italia a Roma.
Allora se …. Il Milan arrivasse alla
finale di Coppa Italia con la Juventus, considerato che i bianconeri in un modo
o nell’altro faranno la Champions, il Milan con il settimo posto (penso alla
nostra portata) raggiungerebbe l’Europa League e a quel punto senza mollare il
settimo posto, il Milan può dedicarsi anima e corpo al tentativo di vincere
l’Europa League e trasformare un piazzamento europeo di seconda fascia in uno
in Champions.
Le squadre in Europa
League che sulla carta possono essere davanti al Milan, sono Arsenal, Atletico
Madrid, Borussia Dortmund, Lipsia e Zenit, considerate fuori Napoli e Lazio, il
Milan ad oggi si presenta molto bene e sempre se alcune di queste venissero
accoppiate e si eliminassero tra di loro, potremmo trovarci anche con un po di fortuna
in finale e poi chissà …..
Ma torniamo svegli, è chiaro che serve porsi un obiettivo massimo per poi
raggiungere quello minimo, ora la realtà si chiama
Sampdoria, intanto vincere aiuta a vincere, bisognerà fare una grande partita
per portare a casa i tre punti, adesso ci sono degli obiettivi in cui credere,
non dobbiamo più sperare che finisca presto il campionato per evitare le brutte
figure del periodo di Montella.
Gli ultimi
risultati hanno riportato il Milan a sperare di potere ottenere dei buoni
risultati su tutti e tre i fronti, nel giro di pochi giorni ne sapremo di più,
determinanti in campionato i prossimi tre scontri diretti contro Samp, Roma e
Inter, che emetteranno una sentenza definitiva, o ci rilanceremo
definitivamente oppure diremo addio ai sogni di rimonta, in 15 giorni, una
partita dietro l’altra, dal 18 febbraio e il 4 marzo.
Zero punti su tre partite all’andata vuol
dire che il destino ha voluto così, tre scontri diretti in pochi giorni per
definire la situazione in campionato, ora c’è fiducia è cambiato tutto, 12
punti su 15 a disposizione in questo inizio di 2018 non si fanno per caso anche
se le difficoltà restano, pur essendo una squadra che lotta, non molla e ha una
concentrazione ai massimi livelli, passare a pieni voti questi tre esami è importante
per il proseguo della stagione.
Sempre in vista della prossima stagione,
il Milan si sta muovendo anche sul mercato in attesa di conoscere il budget che
potrà spendere (speriamo abbastanza e non pochissimo) e la strategia da
adottare in funzione di quanto ci punirà l’UEFA, per rinforzare la rosa
Mirabelli avrebbe messo gli occhi su due giocatori, che migliorerebbero
l’organico spendendo molto poco.
Si tratterebbe di Strinic della Sampdoria
e Badelj della Fiorentina, i due potrebbero arrivare a parametro zero e già per
Strinic sembra che si vada verso la chiusura dell’affare, bisogna definire solo
la durata del contratto e abbassate leggermente le pretese economiche, mentre per
Badelj che piace ai rossoneri da qualche anno, sarebbe una operazione ancora
più importante e sempre senza pagare il cartellino, l’unico ostacolo al momento
sarebbe la Fiorentina che sta provando a strappargli il rinnovo.
Intanto è sfumata
la possibilità di arrivare a Meyer,
perché il centrocampista classe '95 in scadenza a giugno con lo Schalke 04 è a un passo l'accordo con
il Bayern Monaco, ma potrebbe avvicinarsi Reus che ha il
contratto in scadenza nel 2019 con il Borussia Dortmund ed è sponsorizzato
dalla Puma.
Puma, sponsor della Nazionale italiana, ha chiuso ufficialmente un accordo
con il Milan e così dopo decenni marchiati adidas, il Milan passa a Puma, la
sponsorizzazione dovrebbe iniziare dal 1 luglio 2018, sulla base di un contratto
quinquennale, al quale verranno aggiunti eventualmente rinnovi futuri, l'accordo
sarà nettamente migliorativo sotto il profilo economico.
Gli altri soldi
arriveranno dai diritti Tv che la Lega Serie A ha ceduto a MediaPro, gli
spagnoli sono intermediari e rivenderanno tutte le partite del campionato, anche
se il loro progetto ideale resta la realizzazione del canale della Lega,
convinti che dia più valore alla Lega e alle società, creando un prodotto
migliore per l'abbonato.
Al di la dei progetti della spagnola Mediapro, il fatto sostanziale e che ha offerto 230 milioni in
più rispetto agli altri e questo significa più soldi per le squadre e quindi l’arrivo
di calciatori migliori, per non parlare a quanto pare, che si potrà usufruire del
calcio su tutte le piattaforme esistenti in Italia.
Tuccio 2010
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