lunedì 5 febbraio 2018

Peccato non averne approfittato.

Rammarico in casa Milan nonostante il settimo risultato utile consecutivo, dal derby di Coppa Italia alla partita con l’Udinese, la formazione rossonera ha mostrato altri segnali di crescita, ma resta l’amaro in bocca per i tre punti mancati, che gli avrebbero permesso di salire al sesto posto in classifica e di accorciare di altri due punti sul quarto posto.
Pur risultando giusto alla fine il risultato, il Milan è stato certamente sfortunato, anche se l’espulsione di Calabria a mio avviso non è stata determinante nel gol del pareggio, perché l’Udinese si era resa già pericolosa e il gol poteva prenderlo anche in 11 contro 11, piuttosto abbiamo subito un gol su una doppia involontaria carambola, autorete di Donnarumma dopo un tocco di Bonucci.
E’ questo che lascia l’amaro in bocca, magari il Milan non ha fatto una delle migliori prestazioni stagionali, però ci ha provato a vincere anche in dieci, purtroppo i tre punti non sono arrivati, ma la strada intrapresa mi sembra quella giusta, ora si può guardare in avanti con maggiore ottimismo e fiducia, perché il lavoro c'è e si vede.
Ora è almeno un Milan che sa finalmente soffrire, sa gestire e giocare la palla, ha idee semplici e concrete, fondamentale è stato mettere gli uomini al posto giusto e così i rossoneri non perdono più, anche se il grande problema resta il centravanti, in questa squadra che ha gli uomini contati e con tante partite da disputare (si spera ancora per molto) serve l'apporto di tutti i giocatori.
Kalinic non sembra trovarsi a suo agio senza una seconda punta al suo fianco, quindi ora è il momento di alternare uomini e moduli, giocando magari in casa con il 4-3-3 e Cutrone al centro dell’attacco e fuoricasa con il 4-4-2 con Kalinic e Cutrone, dando a turno un poco di riposo agli esterni; Suso, Bonaventura e Calhanoglu.
Gattuso sta cercando con grande impegno di dare senso e dignità alla stagione del Milan e a guadagnarsi magari anche la conferma in panchina, sinceramente per lui è una grandissima opportunità, che potrebbe anche portarlo a ricalcare la carriera di Ancelotti almeno nel Milan, perché questo Milan piace e cresce, i giocatori sono rigenerati fisicamente e mentalmente.
Il Milan ora giocherà ogni tre giorni e a maggior ragione ci sarà bisogno di tutti, anche di chi sta facendo una stagione al di sotto delle aspettative, forse o quasi sicuramente questo pareggio elimina definitivamente il Milan da ogni possibile velleità di rincorsa Champions, ma non pregiudica l'obiettivo più credibile per un posto utile nella prossima Europa League.
In questo nuovo Milan ci sono tante cose buone, le belle prestazioni e lo spirito battagliero come nel primo tempo, hanno creato una buona mole di gioco però poco concretizzata, questo bisognarà replicato anche contro la SPAL nella prossima sfida di campionato, che precederà lo scontro diretto (da non fallire) con la Sampdoria.
Il bilancio comunque resta positivo, un pareggio contro l’Udinese di questi tempi non è da buttare e poi pensando in che condizioni eravamo due mesi fa, direi che di passi avanti ne sono stati fatti e pure importanti se vogliamo, specialmente sulla mentalità della squadra che si è finalmente evoluta, adesso ci sarà un mese di fuoco che indirizzerà la stagione.
L’obiettivo deve essere il massimo possibile, per tenere carichi e sulla corda tutti, se poi dovesse veramente arrivare potrebbe stravolgere totalmente tutto, piani e strategie, certo non è il momento di fare voli pindarici, ma nelle ultime tre giornate abbiamo recuperato 6 punti all’Inter e 7 alla Roma, mancano 16 partite da giocare e una squadra che ha radicato la mentalità vincente, deve credere nel miracolo della Champions League. 
Puntuali sono arrivate le tante paventate nomine dei commissari, Malagò aveva ragione fin dall’inizio e ora a quanto pare con qualche mese di ritardo ci si è messi sulla strada più giusta, Fabbricini è andato in Federcalcio ed è garanzia di conoscenza ed esperienza, i suoi sub commissari saranno Costacurta per il calcio giocato e l’avvocato Clarizia per il cambio dei regolamenti, mentre Malagò sarà commissario in Lega con Corradi e l’avvocato Nicoletti.
A quanto pare bisognerà cominciare proprio dalle regole, bisognerà ricostruite un po ovunque, portare idee e uomini nuovi per ripensare il calcio del futuro, sicuramente non sarà facile come tutte le cose in Italia, ma oramai e già da un pezzo eravamo al punto di non ritorno, servono uomini seri, onesti, leali, appassionati e concreti. 
Costacurta se non ha ancora cominciato “le consultazioni” le comincerà a breve, intanto è stato ufficializzato Di Biagio come traghettatore (a me non piace neanche nell’Under 21), tutti i candidati hanno un contratto in essere e quindi al momento sono “indisponibili”.
Io scarto Conte perché credo che a giugno firmerà con il PSG e comunque non tornerà a breve in Nazionale, idem Ancelotti candidato a sostituire Conte al Chelsea, mentre Ranieri ha già fallito come CT della Grecia e poi mi sembra un po' avanti negli anni per questo ruolo, per me il candidato ideale è Mancini, con cui dovrebbero incontrarsi il 14 febbraio, senza dimentica De Biasi che ha fatto bene con l’Albania.

Tuccio 2010

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