lunedì 12 febbraio 2018

Sofferto troppo nel primo tempo.


Alla fine il Milan vince, stravince e convince, quarta vittoria nelle ultime cinque partite, quattro volte senza subire gol nelle ultime otto gare e sesto risultato utile consecutivo in campionato, ponendo così un importante tassello nella rincorsa in classifica per i piazzamenti europei, sei risultati utile consecutivi il Milan non li “infilava” dall’ottobre del 2016.
Al momento restano 10 i punti di distacco dall’Inter, ma per il terzo posto, mentre sono 9 i punti di differenza con il quarto posto della Roma, per l’Europa League potrebbe bastare mantenere il settimo posto che abbiamo adesso, ma sarebbe più sicuro arrivare al sesto posto della Sampdoria che è a 3 punti, e nelle prossime 3 partite affronteremo in ordine: Sampdoria, Roma e Inter.
Non c’è più dubbio oramai che il Milan di Gattuso è un Milan rivitalizzato e maturato, perchè nonostante l’ampio punteggio, è stato tutt’altro che semplice portare a casa i ter punti, il Milan ha dovuto difendersi strenuamente e abbassarsi tanto per fronteggiare i veloci contropiedi portati da un velocissimo Lazzari.
A proposito di Lazzari, è stato uno dei migliori della Spal, tante buone giocate soprattutto nel primo tempo, peccato che nella ripresa sia calato vistosamente insieme a tutta la squadra, però io già dall’estate scorsa un pensierino come vice Suso lo farei, anche se nella nostra primavera c’è un certo Dias che sta venendo su bene.
L’1 a 0 di Cutrone al secondo minuto non ha deconcentrato il Milan, e dopo avere sofferto per tutto il primo tempo, ha sfoderato una prestazione efficiente che alla luce del risultato non può che aumentare l’autostima di una squadra che ha messo in campo, grinta, voglia di vincere e umiltà, dimostrando capacità di amministrare il risultato e gestire la partita.
Si è abbassato fin dentro la propria area, ha sofferto e ha vinto, la corsa ad un posto Champions è ancor una missione impossibile, però se il Milan dovesse continuare a macinare punti e vittorie e se lì davanti continuassero a concedersi delle pause, ma soprattutto se vincessimo almeno due dei prossimi tre scontri diretti senza perdere l’latro, il miraggio di entrare in Champions potrebbe diventare all’improvviso un obiettivo possibile.
Tra un mese avremo un’idea molto più chiara circa le reali possibilità del Milan e le reali ambizioni, specie se il Milan avrà sgretolare lo svantaggio accumulato da un inizio di stagione terrificante, grazie all’opportunità che gli offre il calendario di vincere gli scontri diretti, visto che rappresenta la maniera migliore per ridurre lo svantaggio.
In mezzo a questi tre scontri diretti il Milan dovrà anche affrontare due turni di Europa League e la semifinale di ritorno di Coppa Italia, roba da super eroi, però questo tour de force arriva nel momento migliore della stagione e poi è incoraggiante che gli uomini della panchina sono entrati in partita con lo spirito e la grinta giusti, da qui in avanti dovrà contare in maniera importante anche sulle seconde linee.
A cominciare da domenica prossima mancherà Kessiè per scontare una giornata di squalifica e proprio in quel ruolo non abbiamo un sostituto, toccherà a Montolivo già provato a Ferrara? a Locatelli che comunque in quel ruolo fin qui ha fallito? toccherà a Calhanoglu con Borini la dove ha finito?
Sicuramente quanto prima in prima squadra sarà convocato il giovane portoghese della primavera Tiago Dias, non ha la qualità di Suso ma è più veloce palla al piede e tatticamente deve migliorare tanto, è un po' la copia di Deulofeu, si allena già con i grandi e siccome Suso non potrà fare tutte le partite, per sostituirlo si potrebbe pensare al suo talento cristallino, ancora non è pronto per sostituire Suso, però chissà che presto non possa arrivare la prima presenza con il Milan.
Kalinic è arrivato in estate in prestito con obbligo di riscatto dalla Fiorentina, riscatto che è scattato con il primo punto conquistato nel 2018, i 25 milioni del costo del cartellino saranno spalmati su tre anni e poi ci sarebbe un nuovo nome per il centrocampo per la prossima stagione: si tratterebbe di Ander Herrera del Manchester United con il contratto in scadenza nel 2019, al momento si parla di una cifra attorno ai 36 milioni per l’ex mediano dell’Athletic Bilbao.
Infine fa sempre discutere la VAR quando deve giudicare gli episodi della Juventus, il rigore negato alla Fiorentina con l'ausilio del VAR nel corso del primo tempo, come dice Cesari: Andava fischiato il fallo di Simeone su Alex Sandro, ma se si lascia correre e poi il bianconero tocca il pallone, non può essere fischiato il fuorigioco, quindi o è fallo per la Juventus o è rigore per la Fiorentina, sicuramente non è fuori gioco, che poi è quello che è stato fischiato, Guida non va mai a rivedere l'azione e questo l’aggiungo io, perché è uno di quelli che non intende rinunciare al proprio potere, per fare bella figura con gli amici bianconeri.
Tuccio 2010

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