Alla fine il Milan vince, stravince e
convince, quarta vittoria nelle ultime cinque partite, quattro volte senza
subire gol nelle ultime otto gare e sesto risultato utile consecutivo in
campionato, ponendo così un importante tassello
nella rincorsa in classifica per i piazzamenti europei, sei risultati utile
consecutivi il Milan non li “infilava” dall’ottobre del 2016.
Al momento restano 10 i punti di distacco
dall’Inter, ma per il terzo posto, mentre sono 9 i punti di differenza con il
quarto posto della Roma, per l’Europa League potrebbe bastare mantenere il
settimo posto che abbiamo adesso, ma sarebbe più sicuro arrivare al sesto posto
della Sampdoria che è a 3 punti, e nelle prossime 3 partite affronteremo in
ordine: Sampdoria, Roma e Inter.
Non c’è più dubbio oramai che il Milan di
Gattuso è un Milan rivitalizzato e maturato, perchè nonostante l’ampio punteggio,
è stato tutt’altro che semplice portare a casa i ter punti, il Milan ha dovuto
difendersi strenuamente e abbassarsi tanto per fronteggiare i veloci
contropiedi portati da un velocissimo Lazzari.
A proposito di Lazzari, è stato uno dei migliori della Spal, tante buone
giocate soprattutto nel primo tempo, peccato che nella ripresa sia calato
vistosamente insieme a tutta la squadra, però io già dall’estate scorsa un
pensierino come vice Suso lo farei, anche se nella nostra primavera c’è un
certo Dias che sta venendo su bene.
L’1 a 0 di Cutrone al secondo minuto non
ha deconcentrato il Milan, e dopo avere sofferto per tutto il primo tempo, ha
sfoderato una prestazione efficiente che alla luce del risultato non può che
aumentare l’autostima di una squadra che ha messo in campo, grinta, voglia di
vincere e umiltà, dimostrando capacità di amministrare il risultato e gestire la
partita.
Si è abbassato fin dentro la propria area,
ha sofferto e ha vinto, la corsa ad un posto Champions è ancor una missione
impossibile, però se il Milan dovesse continuare a macinare punti e vittorie e
se lì davanti continuassero a concedersi delle pause, ma soprattutto se
vincessimo almeno due dei prossimi tre scontri diretti senza perdere l’latro,
il miraggio di entrare in Champions potrebbe diventare all’improvviso un
obiettivo possibile.
Tra un mese avremo un’idea molto più
chiara circa le reali possibilità del Milan e le reali ambizioni, specie se
il Milan avrà sgretolare lo svantaggio accumulato da un inizio di stagione
terrificante, grazie all’opportunità che gli offre il calendario di vincere gli
scontri diretti, visto che rappresenta la maniera migliore per ridurre lo
svantaggio.
In mezzo a questi tre scontri diretti il
Milan dovrà anche affrontare due turni di Europa League e la semifinale di
ritorno di Coppa Italia, roba da super eroi, però questo tour de force arriva nel
momento migliore della stagione e poi è incoraggiante che gli uomini della
panchina sono entrati in partita con lo spirito e la grinta giusti, da qui in
avanti dovrà contare in maniera importante anche sulle seconde linee.
A cominciare da domenica prossima mancherà
Kessiè per scontare una giornata di squalifica e proprio in quel ruolo non
abbiamo un sostituto, toccherà a Montolivo già provato a Ferrara? a Locatelli
che comunque in quel ruolo fin qui ha fallito? toccherà a Calhanoglu con Borini
la dove ha finito?
Sicuramente quanto prima in
prima squadra sarà convocato il giovane portoghese della primavera Tiago Dias, non
ha la qualità di Suso ma è più veloce palla al piede e tatticamente deve
migliorare tanto, è un po' la copia di Deulofeu, si allena già con i grandi e
siccome Suso non potrà fare tutte le partite, per sostituirlo si potrebbe pensare
al suo talento cristallino, ancora
non è pronto per sostituire Suso, però chissà che presto non possa arrivare la
prima presenza con il Milan.
Kalinic è arrivato in estate in prestito
con obbligo di riscatto dalla Fiorentina, riscatto che è scattato con il primo
punto conquistato nel 2018, i 25 milioni del costo del cartellino saranno
spalmati su tre anni e poi ci sarebbe un nuovo
nome per il centrocampo per la prossima stagione: si tratterebbe di Ander Herrera
del Manchester United con il contratto in scadenza nel 2019, al momento si
parla di una cifra attorno ai 36 milioni per l’ex mediano dell’Athletic Bilbao.
Infine fa sempre
discutere la VAR quando deve giudicare gli episodi della Juventus, il rigore
negato alla Fiorentina con l'ausilio del VAR nel corso del primo tempo, come
dice Cesari: Andava fischiato il fallo di Simeone su Alex Sandro, ma se si
lascia correre e poi il bianconero tocca il pallone, non può essere fischiato il
fuorigioco, quindi o è fallo per la Juventus o è rigore per la Fiorentina,
sicuramente non è fuori gioco, che poi è quello che è stato fischiato, Guida
non va mai a rivedere l'azione e questo l’aggiungo io, perché è uno di quelli
che non intende rinunciare al proprio potere, per fare bella figura con gli amici
bianconeri.
Tuccio 2010
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