mercoledì 15 maggio 2019

Cominciata la rivoluzione?


L’amministratore delegato rossonero Ivan Gazidis uomo di fiducia di Elliott, dopo sei mesi di osservazione e studio, sta mettendo in pratica le strategie concordate con la proprietà e a quanto pare saranno in molti ad andare via, tecnici e non solo e molti sostituti arriveranno dall’Inghilterra, il primo divorzio è stato quello con Carolina Morace, sembra che il tecnico della squadra femminile non andasse d’accordo con Leonardo e non solo e poi era stata scelta da Mirabelli e Fassone, per la successione si fa il nome di Gianpiero Piovani.

Il secondo divorzio dovrebbe essere nel settore giovanile e più precisamente con il responsabile Mario Beretta sempre scelto da duo Fassone-Mirabelli, il sostituto sarà uno tra Angelo Carbone o Angelo Castellazzi, per il resto bisognerà aspettare la fine del campionato senza o con la Champions, io credo che Gattuso salterà comunque e forse anche per Maldini e Leonardo, le cose non si sono messe bene, il mancato introito nelle casse rossonere, di una somma che si aggira tra i 50 e i 70 milioni, rallenterebbe il progetto tecnico del Milan.

Leonardo e Maldini se non andranno completamente via, saranno sicuramente affiancati da Luis Campos, direttore sportivo e artefice del miracolo Lille, che con Gazidis ridisegnarà il nuovo progetto Milan con o senza Champions e con le limitazioni del FPF imposte dall’UEFA, la rivoluzione più importante dovrebbe riguardare il centrocampo, dove partiranno sicuri: Montolivo, José Mauri e Bertolacci, a cui non verrà infatti rinnovato il contratto in scadenza a giugno.

Dovrebbe partire pure Bakayoko che non dovrebbe essere riscattato e oltre a Paquetà, potrebbero restare Kessie (perché giovane), anche se ha estimatori soprattutto in Premier League, Biglia che ha manifestato la volontà di restare, anche se piace al Boca Juniors e al Marsiglia e poi Bonaventura (praticamente senza mercato), non saranno rinnovati nemmeno i contratti di Zapata e Abate.

Escluso Paquetà comunque, le posizioni di Kessie, Biglia e Bonaventura verranno valutate, ma è chiaro che la loro partenza è difficile, per evitare di dovere acquistare 6/7 giocatori solo a centrocampo, così, i nuovi innesti dovranno essere solo tre, ipotizzando un centrocampo a tre, perché tutto dipenderà dall’allenatore.

I nomi che vengono suggeriti per la mediana milanista sono: Sensi del Sassuolo che ha una valutazione di circa 15 milioni, Lorenzo Pellegrini della Roma e Duncan sempre del Sassuolo, ci sono altri nomi ma sono meno percorribili a causa della folta concorrenza e sono: Tonali del Brescia, Diawara del Napoli e Barella del Cagliari, se escludiamo Tonali e Barella, tutti gli altri non eleveranno di moltissimo l’organico.

Per necessità o per scelta, il Milan ripartirà dai giovani anche in avanti, Saint-Maximin del Nizza per esempio, è uno dei talenti under 25 per rinforzare la squadra, ha una valutazione di 25 milioni trattabile e poi piace Orsolini, ma in questo caso il prezzo sale, perché la Juventus lo contro riscatterà dal Bologna per 20 milioni, più facile Everton del Gremio.



Palermo retrocesso in Serie C.



In attesa del giudizio di secondo grado, che potrebbe restituire la Serie B al Palermo, magari con una penalizzazione tale da non fargli disputare i playoff, per ragionevoli motivi di cuore, mi diventa difficile commentare il provvedimento del TFN, Balata durante l’anno si è dimostrato sempre vicino a Foschi che stava provando in tutti i modi di salvare economicamente il Palermo, salvo poi schierarsi con logiche di potere più pressanti.

Già lo scorso anno il Palermo è stato iscritto, la Covisoc ha controllato i bilanci ritenendoli a posto, ma poi hanno trovato la maniera per “penalizzarlo”, facendogli perdere la serie A, dopo una partita a Frosinone, con un atteggiamento antisportivo (con il lancio dei palloni in campo) da parte del Frosinone, cose, che non si vedono più neanche in terza categoria.

Anche quest’anno la Covisoc ha controllato la situazione, “il Palermo aveva i requisiti per fare la Serie B” ed è stato iscritto, senza più fare riferimento alle oramai trascorse situazioni amministrative all’epoca di Zamparini, il Palermo dopo avere superato i controlli Covisoc, deve essere giudicato per questa stagione economica e Foschi ha fatto tutto bene.

Il fatto che poi Tacopina ce l’avesse con il Palermo per altri motivi, compreso la mancata cessione del Palermo a Frank Cascio, non significa che un Consiglio di Lega B composto da parti in causa (come Salernitana e Perugia che beneficiano dell’eventuale retrocessione del Palermo), debba vendicarlo in cambio del raggiungimento di una salvezza illegittima, tramite il cambio delle regole in corsa e la retrocessione del Foggia a cui non viene consentito di disputeranno i playout.

Con la retrocessione di Palermo (ammesso e non concesso), Padova e Carpi, il Foggia secondo il format del campionato di serie B deve disputare i play out, che non possono essere abrogati di punto in bianco, per salvare direttamente la squadra del consigliere “compiacente e interessato”, aspettando l’esito del ricorso del Palermo e del Foggia, si deve comunque bloccare lo svolgimento dei play off e play out.

È indiscutibilmente una sentenza e una applicazione dei regolamenti, che non riesco a comprendere, non ci sono presupposti e motivazioni tali, da giustificare un “abuso” di potere così evidente, non si può “eliminare” a proprio piacimento una concorrente ai diritti televisivi della serie A (motivo del contendere), riportando alla luce bilanci falsi o veritieri che siano, ma fatti in altri tempi e da altri personaggi.

Non si può fare pagare ad una nuova proprietà, l’arricchimento fraudolento di chi li ha preceduti, esercitando una disparità di trattamento tra falsi in bilancio di serie A (il Chievo) e falsi in bilancio di serie B, non si può continuare a distruggere il calcio, penalizzando ancor prima di cominciare, proprietà che danno evidenza di fondi tali, da garantire al Palermo un grande campionato di serie A, nel caso di promozione sul campo senza il lancio dei palloni sul terreno di gioco.

Per fortuna l’Arkus Network non cambia i piani di rilancio del Palermo, che è ricorso al TAR del Lazio per fare bloccare l'inizio dei play-off di Serie B, fermando l’intenzione di fare tutto in fretta, in modo che poi non c’è più niente da fare.

I tempi previsti per la risposta sono di 48 ore, quindi entro giovedì si dovrebbe avere un parere del TAR anche per i play out e nello stesso tempo verrà presentato anche l'appello alla Corte Federale Sportiva, dove si chiederà di sospendere gli effetti della sentenza di primo grado.

Il Palermo proverà a smontare i “traffici” della giustizia sportiva del Collegio della Lega di serie B, composto tra gli altri dal presidente del Perugia Santopadre (che beneficia del posto del Palermo ai play off e da quello della Salernitana Mezzaroma (che evita di disputare i playout salvando direttamente la Salernitana), ignorando che quando vi è un problema giudiziario va applicato lo scorrimento di classifica: uno scende e un altro sale.

La Lega di serie B non può fare una delibera del genere, perché è impugnabile dal Palermo in quanto si tratterebbe di “un colpo di mano” che modifica un comunicato ufficiale della Federcalcio, un Consiglio di una Lega non è competente a modifica il format del campionato, andato fuori dalle sue competenze, dovevano radiare Zamparini e invece è stato scagionato.

La decisione del Collegio di B di non disputare i playout, va contro quanto deciso dalla Federazione Italiana Gioco Calcio, lo statuto della Serie B non attribuisce questo potere alla Lega e la FIGC nel comunicato spiega chiaramente che i playout del campionato vanno giocati e comunque prima di procedere alla disputa dei play off, bisogna attendere il secondo grado di giudizio per il Palermo e per il Foggia, dove i verdetti potrebbero essere riscritti ancora.




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