mercoledì 29 maggio 2019

Non è stato un anno di crescita.


I più 4 in classifica e il quinto posto, anche se ad un solo punto dal III°/IV° posto non lo considero un grande passo avanti, la delusione maggiore però potrebbe essere la continua mancanza di un progetto, così come è successo negli ultimi anni.

Arrivare quinti non è una crescita, perché escluso Atalanta, Torino e il Bologna di Mihajlovic, tutte le altre hanno fatto male ed è per questo che è arrivato il piazzamento minimo previsto, solo l’Europa League che potrebbe essere barattata con un prolungamento del periodo per l’azzeramento del debito.

Ci sono stati troppi errori in questa stagione, troppe partite perse e pareggiate che erano ampiamente alla portata, troppi alti e bassi, diversamente l'Atalanta non avrebbe disputato questo gran campionato, senza togliere nessun merito al bel gioco messo in mostra e alla Champions conquistata, il miglior piazzamento dal 2013, ma in questo sei anni siamo stati in piena crisi.

La Champions ad un punto, significa che sarebbe bastato un piccolo sforzo per arrivarci, non farsi rimontare 7 punti dall’Atalanta nel finale di campionato o fare un po’ più di attenzione a prendere il rigore di Rigoni al 91° o il gol nel derby al 92°, speriamo che dopo l’ennesima rivoluzione, il Milan possa guardare al futuro nel segno della continuità ed essenzialmente della stabilità finanziaria oltre che della crescita.

Sarebbe bastato giocare con la stessa determinazione ed intensità della partita con la Spal, correggere tutti questi errori su calcio piazzato, Suso che si fosse svegliato un mese prima, o meglio che Gattuso non si coccolasse troppo i giocatori, il nuovo allenatore dovrebbe rappresentare una scelta di lungo periodo, per una proprietà che è costretta a fare i conti con una orribile situazione finanziaria ereditata delle precedenti gestioni.

Gattuso si rivela un gran signore, un buon allenatore, uno grande sportivo e un uomo eccezionale, lascia a testa alta non solo perché rinuncia ai soldi, ma anche perché non punta i piedi, ora nel più breve tempo possibile, dovranno essere scelti gli uomini che dovranno fare il mercato ed allenare la squadra, Campos fa un passo indietro, bisogna aspettare i “comodi” della Juventus.

Credo che alla fine la Juve prenderà Pochettino e Sarri andrà alla Roma, io a questo punto propenderei per Jardim (il Monacò nicchia) o per Simone Inzaghi, ma la perla sarebbe Ten Hag visto il forzato progetto giovani, il mercato verrà finanziato dalle uscite, in funzione anche dalla partecipazione all'Europa League e della sentenza Uefa, il tecnico oltre alla grande personalità, dovrà dare anche un'impronta di gioco.



la Corte di Appello Federale a breve si pronuncerà in merito al ricorso del Palermo contro la sentenza del TFN che ha decretato la retrocessione della squadra in serie C, la Cassazione si è già pronunciata a favore, dichiarando che non era fittizia ma regolare l'operazione Mepal Alyssa e quindi non può esserci il falso in bilancio.

Venendo a cadere il capo di accusa, sarebbe inspiegabile la conferma della sentenza del TFN, anche se il direttivo di serie B continua a fare di testa propria, sconfessando per il playout il CONI e il presidente di B Balata, quindi è difficile che la sentenza possa essere ribaltata totalmente, ovvero, annullando i play off e riabilitando il Palermo a disputarli, credo che sia scontato il ritorno dei rosa in B con una penalizzazione che non tocchi gli interessi del “direttivo”.

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