venerdì 3 maggio 2019

Segno che al Milan ci credono ancora.


Gattuso nel corso della seduta di giovedì, ha più volte urlato per riprendere i suoi giocatori, la squadra evidentemente si allenava a ritmi bassi e senza tanta voglia, forse come spesso è accaduto nell’ultimo mese e mezzo, forse dopo i continui confronti tra Gattuso e la dirigenza, il tecnico ha deciso di alzare (finalmente) i toni, il ritardo di Bakayoko (non è il primo) è stata poi la goccia che ha fatto traboccare il vaso ormai colmo.
Per carità, sono situazioni che si verificano in una squadra di calcio, sono cose passeggere e circoscritte, se l’allenatore le gestisce però con autorevolezza, credo, che in questo mese e mezzo la gestione sia stata un po’ più paternalistica, tanto da dovere arrivare al ritiro punito, che non cambierà moltissimo la situazione, la squadra è in difficoltà sotto ogni punto di vista, specialmente dal punto di vista fisico, numerico e mentale.
Alla vigilia del campionato, il Milan era dato come primo inseguitore del quartetto Juventus, Inter, Napoli e Roma, in questo perfetto ordine, il fatto che la Roma come ogni anno è stata costretta a vendere i pezzi migliori (Allison), dava al Milan una valida speranza di potere centrare il quarto posto, che in un certo senso gli avrebbe cambiato la vita e sarebbe stato il famoso miracolo, un po’ come avere vinto il proprio scudetto.
Arrivare quinti o anche sesti, poteva non essere un fallimento, se la Roma si fosse confermata, se non fossero arrivati Piatek e Paquetà e se non fosse stato quarto per tanto tempo e addirittura anche terzo, nei programmi a medio termine del Milan, c’era il quinto posto con speranza sul quarto, il quarto posto serviva per rientrare un po’ dal debito e ingolosire Conte, quindi Gattuso nei programmi non ci sarebbe rimasto a prescindere.
Questa era la percezione, esattamente questa e quindi, giocatori e allenatore erano in discussione già da subito e dovevano guadagnarsi tutti la riconferma, certo, rischiare di restare fuori dall’Europa, quando per gran parte della stagione sei stato in Champions, diventa un fallimento, che non puoi più considerare un miracolo.
Il ritiro spero dia motivazioni forti, la Champions è ancora raggiungibile, ma non so se questa decisione possa essere utile, dal derby perso si è rotto qualcosa, il Milan ha perso quella brillantezza, che lo aveva spinto fino al terzo posto, perché di gioco non ce né mai stato, lunedì comunque bisognerà battere a ogni costo il Bologna e poi se ne potrà parlare ancora, l’assenza di gioco è testimoniato da un attacco, che nonostante Piatek ha segnato solo 47 gol, dopo il Torino è la squadra peggiore tra le prime dieci.
Come già anticipato, il Siviglia difficilmente riscatterà Andrè Silva, che dovrebbe tornare al Milan per restare, nell’ottica di un progetto “giovani” e di un attacco più corposo e non più prolifico, in difesa per sostituire Zapata, Gazidis starebbe pensando a Mustafi, che tanto bene ha fatto in Italia con la Sampdoria e che dovrebbe lasciare l'Arsenal a fine stagione.
Comunque pare che Elliott, abbia messo sotto esame anche la gestione tecnica e cioè Leonardo e Maldini compreso, tanto da valutare dei profili più esperti come eventuali sostituti, piace Campos direttore sportivo del Lille ed ex Monaco, con lui potrebbe arrivare come allenatore Jardim, spinto anche da Jorge Mendes, che sta collaborando con il Milan.
Mendes porterebbe in rossonero anche altri suoi assistiti, Andrè Silva compreso, che potrebbe diventare il vice Piatek, Cutrone potrebbe essere ceduto, se l’allenatore prescelto non dovesse giocare con le due punte e a proposito di allenatore, sembra oramai sicuro che Conte non andrà al Milan, per l’assetto societario e al fair play finanziario.
Leonardo avrebbe voluto Sarri, che quasi sicuramente resterà al Chelsea, Di Francesco non convince nessuno, così non resta che convincere l’Atalanta a mollare Gasperini, di cui tutti siamo rimasti stregati (io lo seguo dai tempi di Crotone) e intanto gli sono arrivati indirettamente i messaggi dell’interesse del Milan, vero è che potrebbe fare la Champions con l’Atalanta, ma un’altra grande occasione per iniziare un ciclo importante con il Milan (potrebbe rimendare la Champions di un anno), non capita ogni giorno.

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