lunedì 25 novembre 2019

Ancora una volta è mancato un gol.


È mancato un gol la stagione scorsa per qualificarci in Champions, è mancato un gol anche ieri, se il Milan ieri avesse vinto 2 a 1, non avrebbe risolto tutti i problemi, ma sarebbe uscito forse dalla crisi e soprattutto, non avrebbe scandalizzato nessuno, il pareggio può starci, deve starci, anche se non cambia le cose, in questa situazione complicata, muovere la classifica (come per tutte le squadre che devono salvarsi) dà morale.

Il punto ottenuto fra l’altro in rimonta, ripaga i rossoneri che confermano la crescita sul piano del gioco, già intravista contro Lazio e Juventus, evidenziando anche un giusto atteggiamento, pur necessitando di fare ancora qualcosa di più, specialmente in attacco, si è fermata la serie delle sconfitte, ma la classifica resta complicata.

Ora il Milan ha due trasferte delicate con Parma e Bologna, ma che potrebbero costituire la tanta attesa svolta, anche perché non può permettersi di perdere o pareggiare con due dirette concorrenti in classifica, in un momento in cui il punto debole del Milan è l’attacco, dove a parte il poco utilizzato Rebic, ci sono due attaccanti costati ben 35 milioni per ognuno.

Due attaccanti che sicuramente sono dotati di un ottimo potenziale, ma che per motivi diversi oggi, non danno nessuna garanzia ad una squadra che ha bisogno di essere premiata con i loro gol e che allo stesso tempo, servono per uscire dalla crisi, la squadra e l’impianto di gioco, le ambizioni e progetti, sono stati costruiti sulla loro possibilità di andare a rete ed è chiaro che si punti al mercato di gennaio con speranza, magari avvicinandosi sempre più a Ibra.

Contro il Napoli e prima contro Roma, Lazio e Juventus, in questo breve periodo targato Pioli insomma, il Milan ha dimostrato di non essere poi così scarso come tutti vogliono per forza fare credere, con alcune squadre più e con altre meno, ha dimostrato di potersela giocare alla pari con le big del campionato, solo che non riesce ancora a mantenere la concentrazione e l’intensità per tutta la partita.

Secondo me si tratta di condizione fisica, la squadra fisicamente sta lavorando (cosa che non aveva fatto con Giampaolo) e dopo i primi tempi così intensi, è fisiologico avere un calo fisico e mentale, che credo e spero, possa essere eliminato con il tempo e come tutti sanno, la carenza d’ossigeno al cervello incide con il calo dell’attenzione, che portano ai superficiali e banali errori, di fine partita.

La squadra comincia finalmente a giocare, che faccia un calcio più o meno accettabile, o che ci sia un’idea di calcio più o meno valida lo vedremo più avanti, la squadra deve migliorare i propri errori per migliorare la prestazione, senza dimenticare il momento psicologico particolare, il peso della maglia, che alla prima difficoltà porta mancanza di serenità e difficoltà di esprimersi.

Il Milan comunque adesso tira tanto in porta, male, ma tira ed è questo che volevamo in più dal Milan di Gattuso e da quello di Giampaolo, una fase offensiva marcata, per scongiurare tutti gli sterili 0 a 0, il Milan adesso bene o male sta rispondendo con impegno e stavolta serve veramente tempo, per cambiare radicalmente atteggiamento.

Il Milan sta indubbiamente migliorando, ma deve essere sistemato a gennaio in funzione alle idee di Pioli, che mi sembra (escluso Suso) abbia finito gli esperimenti tattici e adesso dovrebbe avere un’idea di base ben definita, ma definita o no serve un giocatore per reparto e soprattutto in attacco, perché è stato costruito in un certo modo, ma ha degli evidenti limiti strutturali.

Piatek credo che abbia bisogno di farsi qualche panchina, ha lavorato bene per la squadra, ha avuto delle situazioni per segnare, ma non è riuscito a metterla dentro, ma la sola panchina non può bastare, perché il Milan un altro centravanti non c’è l’ha e un rinforzo in attacco serve, il Milan deve concretizzare di più, perché la classifica è preoccupante e a questo punto non basta giocare bene.

L’arrivo di un attaccante, sicuramente darebbe un po' più di tranquillità, Ibrahimovic o meglio anche un altro giocatore motivato e convinto, possibilmente più giovane e che possa fare il titolare anche nelle prossime stagioni, infine, importante il completo recupero di Bonaventura, giocatore che avrei utilizzato anche part-time molto prima, credo che adesso Bonaventura, come Krunic, Paquetà, Bennacer e qualche altro, sicuramente meritano una maglia da titolare, una base su cui partire.

Nessun commento:

Posta un commento