martedì 5 novembre 2019

Situazione pericolosa.


Io a questo punto la “retrocessione” non la sottovaluterei, al momento gioca a nostro favore il fatto che SPAL e Brescia quest’anno non sono all’altezza della categoria, ma attenzione che ne scendono tre e il Milan al momento non sa lottare, continuo a non capire le difficoltà incontrate finora in campionato, è la stessa squadra dell'anno scorso, ringiovanita, migliorata e completa, anche allo stato attuale, Bennaser vale più di Montolivo, Rebic più di Silva, Krunic più di Bertolacci, Hernandez più Abate e Duarte più di Zapata, forse Leao ancora non vale Cutrone, ma è il peggioramento di quelli rimasti il problema.

Come mai, Donnarumma, Romagnoli, Kessie, Piatek, Suso e Calhanoglu (ora non più), sono peggiori dello scorso anno? Faccio l’allenatore dilettante e queste situazioni nel mio piccolo le ho vissute, una partita non può racchiudersi solo sui due errori di Duarte, che comunque non li ha commessi da solo, ne hanno commesso due anche tutti gli altri, ma sono stati più fortunati e poi ci sono errori tattici, assenza di gioco, incapacità di leggere la partita e cambi sbagliati commessi dall’allenatore, poi se vogliamo dare addosso a Duarte o indistintamente a tutti, senza mettere a fuoco i problemi, facciamolo pure.

La prestazione per otto/nove undicesimi del Milan non è stata cattiva, anche se il Milan continua a perdere, va avanti a piccoli passi, e intanto si allontana dall’Europa e si avvicina alla serie B, fino al 75° nonostante avesse fatto una miriade di errori, giocasse con almeno due uomini in meno e senza un’idea di gioco apprezzabile, la prestazione, per voglia, corsa e spirito di sacrificio (escluso Leao e Rebic) non è stata del tutto negativa, poi c’è stato un calo fisico-mentale, da imputare alla preparazione atletica di Giampaolo.

Il Milan ha messo in campo cuore, coraggio e se vogliamo ha giocato anche bene, l’attenzione cala quando si va in difficoltà fisica, quando l’allenatore non sa leggere la partita e non si accorge che il Milan era in difficoltà già da qualche minuto prima del gol, perché da troppo tempo stava giocando in 9/8, aveva un’altra sostituzione e doveva fare entrare Rodriguez per Leao (indisponente anche per i compagni), mettere Calabria al posto di Paquetà e il brasiliano esterno alto, con Piatek e Rebic in area.

In quel momento il Milan non ne aveva più, non dico che si doveva accontentare, ma non doveva rischiare, quella ripartenza andava gestita meglio, Romagnoli non doveva “abbandonare” Duarte e Calabria, non mi stancherò mai di ripetere che quando la squadra esce, si resta a difendere a 3 e mi dispiace contraddire autorevoli personaggi che hanno parlato di un 3 conto due sul gol e quindi in condizione ideale, perché è un 2 contro 2, visto che Romagnoli arriva dopo che Correa tira.

Un allenatore che “legge” la difficoltà della squadra, non permette a Romagnoli di cercare gloria avanti, i tre contro due dovevano essere in linea, per essere in situazione ottimale e il gol si sarebbe evitato, ma l’errore è di Duarte, è di Romagnoli ed è del tecnico che non ha richiamato Romagnoli quando è scappato e poi sul primo gol 4 contro 1, Duarte si perde Immobile perché in area marchiamo a zona, se andiamo a guardare i 4 sono in linea ed equidistanti, per scelte del tecnico giocano sulla palla e non sull’uomo e se l’attaccante si infila in mezzo a due è gol sempre.

Certo è un peccato perché la prestazione della squadra c’è stata, ma se continuiamo a “guardare” a zona, se non c’è nessuno che va a chiudere le diagonali, se non c’è un’idea di gioco, ma ognuno improvvisa, non serviranno nemmeno Modric e Ibrahimovic, si parla o meglio si sparla che i soldi al Milan sono spesi male, si dice pure sempre che comunque bisogna continuare a lavorare, ma bisogna lavorare bene e così non mi pare, se io sono un ristoratore, compro un bel po' di gamberoni e poi il mio cuoco (allenatore) me lo cucina male, sono io che spendo male i miei soldi?

Io mi chiedo se la Lazio, la Roma o l’Atalanta comprano i tanti richiesti “fuori classe”? no! Eppure sono sempre la, vero è che manca il loro zoccolo duro (la Roma non ha più nemmeno Totti, De Rossi e Manolas), ma lo zoccolo duro non si compra, si costruisce, specialmente quando come ha fatto Berlusconi con la complicità di Allegri si distrugge, è sotto gli occhi di tutti che Thiago Silva e Ibrahimovic li hanno sbolognato loro, giocano ancora e a alti livelli, erano lo zoccolo duro che doveva prendere il posto dei “pensionati” Costacurta, Baresi, Gattuso, Ambrosini ecc.

I fallimentari parametri zero e gli allenatori di primo pelo al Milan, è una “moda” lanciata da Galliani e Berlusconi, Modric e Ibrahimovic con Brocchi, Inzaghi, Giampaolo o Pioli in panchina, al Milan non ci verranno mai e questa società non può fare tanto di diverso di quello che è costretta a fare, fosse venuto Spalletti questa squadra avrebbe raggiunto il quarto posto, sicuro come la morte, manca la cattiveria di Gattuso è vero e chi l’ha tolta a quelli che ce l’avevano? Giampaolo! E chi gli e la deve ridare? Pioli!

Se non fosse così, non servirebbero gli allenatori, non ci sarebbero allenatori bravi e altri meno bravi, non servirebbe cambiarli e più che altro non si giustificherebbero i “miracoli” Atalanta di Gasperini, del Foggia di Zeman e del Catania di Maran, sotto l’aspetto della cattiveria, sicuramente Gattuso ha fatto il miracolo, ma qualcuno lo ha dissolto, non si impara ad essere cattivi e poi lo si scorda, Gattuso aveva altri limiti, tecnici e tattici, ma la squadra è in crescita, la prestazione l’ha fatta, i pericoli li ha creati, ci sono diverse cose positive, ma ci sono però troppi errori, anche da parte dell’allenatore.

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