domenica 10 novembre 2019

Gioco non parole


Credo che finalmente forse, Pioli al contrario di tutti gli altri abbia trovato il coraggio di lasciare fuori “gli intoccabili”, che a mio avviso potrebbe essere stato anche il motivo delle pessime prestazioni di Leao e Rebic, stufi di stare a guardare giocare un inconcludente Suso, hanno perso la loro autostima.

Finalmente è toccato a Kessie, saremo sicuramente tutti scarsi, ma almeno nell’atteggiamento vorremmo vedere in campo per tutti l'atteggiamento di Bennacer, Krunic e Castillejo, proprio tre giocatori che non hanno giocato molto, ma che hanno fatto vedere una voglia e una professionalità, che a gli altri sono mancate.

Leao e Rebic sono entrati in campo sfiduciati, non tutti reagiscono allo stesso modo, quando ti alleni come tutti gli altri e poi in campo ci va sempre lo stesso e con risultati pietosi, uno dei compiti dell’allenatore è pure quello di stimolare la concorrenza per la maglia e non togliere speranze ai calciatori.

Bennacer e Krunic meritano di giocare, anche Kessie proveniva da una squadra di provincia, Rivera dall’Alessandria, Baresi, Maldini, Evani ecc. addirittura direttamente dalle giovani, non ci possono essere assurde gerarchie, chi merita di giocare più degli altri deve andare in campo.

L'esclusione di Kessie per scelta tecnica, spero che sia una presa di coscienza che alcuni giocatori si sono adagiati e per tanto devono essere trattati come riserve o si deve pensare seriamente ad una loro cessione, quindi se la società ha aperto ad acquisti “importanti”, a fargli posto a gennaio potrebbero essere: Kessie (probabilmente in Premier League), Suso (al Siviglia) e Calabria (alla Lazio).

Tre calciatori più Borini, che dovrebbero essere sostituiti con questi famosi giocatori esperti che mancano al Milan e chiaramente uno per ogni ruolo, senza Calabria la difesa andrebbe rinforzata a maggior ragione e qui mi pare che l’orientamento non sia per un trentenne, pare che i candidati siano sempre i soliti Rugani e Demiral, che non brillano per esperienza e personalità, almeno Rugani.

Demiral quando è stato impiegato non ha convinto, nonostante se ne dica un gran bene, in attesa di recuperare Caldara e che Duarte cresca, non riesco a individuare un centrale che possa fare veramente la differenza, a centrocampo si parla ora di Rakitic, ma non so e non credo che ci possano essere le condizioni per chiuderlo a gennaio, visto che il Milan si trova a gestire una brutta situazione ereditata da altri, con pochi margini per muoversi.

Sicuramente qualche bel rinforzo ci vuole, ma resto dall’idea che non è un problema di uomini ma di squadra, Rebic ha fatto la finale ai mondiali, Benasser ha fatto la finale in coppa d’Africa, Kessie la semifinale, Suso è nazionale spagnolo, Paquetà è nazionale brasiliano, questa squadra non può delude così, ecco perché continuo a sostenere che serve un tecnico che sappia tirare fuori il meglio da ogni giocatore e ancora non lo ha fatto nessuno.

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