venerdì 25 settembre 2020

Ibrahimovic positivo al coronavirus.


Senza Ibrahimovic, tocca al giovane Colombo guidare l'attacco rossonero, al momento rimasto al Milan proprio come sostituto dello svedese e alla fine segna il gol più giovane del Milan in tutte le sue competizioni, senza dubbio è uno che con il gol ci sa fare, confermando quanto di buono aveva fatto vedere in fatto di gol nella precedente occasione contro il Monza.

Il Milan senza Ibrahimovic è un'altra squadra, ha come dice Pioli una sua identità che prima non aveva, non è il Milan di prima dell’arrivo di Ibra, ma senza lo svedese resta una squadra di media classifica, certo è da considerare che oltre a Zlatan mancavano altri 6 giocatori, però quello visto con il Bodoe è sì un Milan tutto cuore, concentrato, capace magari di rimontare il risultato, ma ben lontano da quello che serve per lottare per il quarto posto.

D’accordo che senza Romagnoli, Ibrahimovic e Rebic, senza gli stessi Leao e Conti che non sono poi così determinanti non è semplice, capisco che comunque ha giocato da squadra e forse per questo ha vinto, ma specialmente in Europa non possiamo pensare di andare a vincere con Gabbia, Colombo e Maldini, ottimi ragazzi ma con un peso specifico ancora non così importante.

Non possiamo negare che il Bodoe ha messo in evidenza, tutti i limiti dei “rincalzi”, abbiamo sofferto maledettamente e siamo passati per un gol di differenza, con la partita sempre in bilico, difronte a degli avversari che valgono il Monza, Calahnoglu, Kjaer e Bennacer sono oramai dei leader, ma non sono ancora quelli del campionato appena concluso invece i vari: Hernandez, Castillejo e Salemakers, tanto che dal 3-1 alla fine, abbiamo avuto un pericoloso blackout.

In questo momento ci può stare che, la condizione fisica e le assenze pesino, ma il campionato è partito e non possiamo perdere punti con Crotone e Spezia, prendiamo quanto c’è di buono in questo preliminare e naturalmente il risultato con il relativo passaggio allo spareggio con il Rio Ave e speriamo di vedere prestissimo dal primo minuto Tonali e Diaz oltre a Rebic, che sicuramente daranno un altro volto a questa squadra.

L’assenza di Ibra non ci ha impedito di passare il turno, non senza qualche patema d'animo però e grazie ad un sempre più super Calhanoglu, che si candida a giocatore leader del Milan post-Ibra, è stato l'autentico trascinatore, ha segnato due gol e ha dato l’assist a Colombo, da quando è stato schierato nella posizione a lui più congeniale (trequartista tra le linee dietro la punta), ha avuto una crescita esponenziale, non ha ancora la leadership mentale e la sicurezza che riesce a trasmettere Ibra, ma è giovane anche lui.

Con Ibra non ci sarebbe stato un finale di partita con tanta sofferenza, bravo Gigio come sempre a tenerci dentro la partita e in questo caso ancora in corsa per i gironi di Europa League, il Milan ha palesato anche stavolta così come era successo con il Bologna, di non avere ancora i 90 minuti nelle gambe e anche stavolta attorno al 70° si è consegnato agli avversari, un segnale che deve fare riflettere e deve apportare dei correttivi efficaci.

L'assenza di Ibra è poi per la squadra, l’opportunità per dimostrare maturità, ma chiaramente senza tutti questi ragazzini, che anche se sono dotati di mezzi tecnici straordinari, sono pur sempre dei ragazzi alla loro prima esperienza, le trasferte di Crotone e in Portogallo nascondono molte insidie e non sono da sottovalutare, quindi credo che sia il caso di rischiare qualche nuovo acquisto e accelerare sulle trattative in ballo.

Tre sole punte in organico oltre a Colombo, qualcosa devono farci pensare, senza dimenticarci che i conti sono in rosso, ma credo che oltre al centrale, qualcosina a centrocampo e in attacco si debba fare e poi speriamo in questa cessione di Paquetà, per sbloccare le altre cessioni (Krunic, Calabria e Laxalt) e acquistare altri giocatori più funzionali (Auier, Bakayoko e Jovic), fare un ultimo sacrificio insomma.

Kalulu nonostante i pochi minuti giocati ha messo in mostra capacità notevoli, è ancora molto giovane e acerbo e può rappresentare sicuramente il laterale per il futuro, ma oggi abbiamo bisogno di qualcosa di livello europeo, Diaz è ancora troppo innamorato della palla, è bravo ma questo è un problema che lo terrà fuori ancora per molto.

Ma alla vigilia della gara contro il Crotone, è il difensore centrale la priorità assoluta, purtroppo ora non siamo più nelle condizioni di aspettare i saldi (ammesso che Comisso li faccia), poi magari, agli ultimi 2 o 3 giorni di mercato, e una volta superato lo spareggio del 1 ottobre (ci sarebbe tempo fino al 5), con calma si potrà pensare ad un altro centrocampista e a fare qualcosa sulla fascia destra.

Nessun commento:

Posta un commento