Senza Ibrahimovic, tocca
al giovane Colombo guidare l'attacco rossonero, al momento rimasto al Milan
proprio come sostituto dello svedese e alla fine segna il gol più giovane del
Milan in tutte le sue competizioni, senza dubbio è uno che con il gol ci sa
fare, confermando quanto di buono aveva fatto vedere in fatto di gol nella
precedente occasione contro il Monza.
Il Milan senza
Ibrahimovic è un'altra squadra, ha come dice Pioli una sua identità che prima
non aveva, non è il Milan di prima dell’arrivo di Ibra, ma senza lo svedese resta
una squadra di media classifica, certo è da considerare che oltre a Zlatan
mancavano altri 6 giocatori, però quello visto con il Bodoe è sì un Milan tutto cuore,
concentrato, capace magari di rimontare il risultato, ma ben lontano da quello
che serve per lottare per il quarto posto.
D’accordo che senza Romagnoli, Ibrahimovic
e Rebic, senza gli stessi Leao e Conti che non sono poi così determinanti non è
semplice, capisco che comunque ha giocato da squadra e forse per questo ha
vinto, ma specialmente in Europa non possiamo pensare di andare a vincere con Gabbia,
Colombo e Maldini, ottimi ragazzi ma con un peso specifico ancora non così importante.
Non possiamo negare che
il Bodoe ha messo in evidenza,
tutti i limiti dei “rincalzi”, abbiamo
sofferto maledettamente e siamo passati per un gol di differenza, con la
partita sempre in bilico, difronte a degli avversari che valgono il Monza, Calahnoglu,
Kjaer e Bennacer sono oramai dei leader, ma non sono ancora quelli del
campionato appena concluso invece i vari: Hernandez, Castillejo e Salemakers,
tanto che dal 3-1 alla fine, abbiamo avuto un pericoloso blackout.
In questo momento ci può stare che, la condizione
fisica e le assenze pesino, ma il campionato è partito e non possiamo perdere
punti con Crotone e Spezia, prendiamo quanto c’è di buono in questo preliminare
e naturalmente il risultato con il relativo passaggio allo spareggio con il Rio
Ave e speriamo di vedere prestissimo dal primo minuto Tonali e Diaz oltre a
Rebic, che sicuramente daranno un altro volto a questa squadra.
L’assenza di Ibra non ci ha impedito di passare il turno, non
senza qualche patema d'animo però e grazie ad un sempre più super Calhanoglu,
che si candida a giocatore leader del Milan post-Ibra, è stato l'autentico trascinatore,
ha segnato due gol e ha dato l’assist a Colombo, da quando è stato schierato
nella posizione a lui più congeniale (trequartista tra le linee dietro la punta),
ha avuto una crescita esponenziale, non ha ancora la leadership
mentale e la sicurezza che riesce a trasmettere Ibra, ma è giovane anche lui.
Con Ibra non ci sarebbe stato un finale di partita con tanta
sofferenza, bravo Gigio come sempre a tenerci dentro la partita e in questo
caso ancora in corsa per i gironi di Europa League, il Milan ha palesato anche
stavolta così come era successo con il Bologna, di non avere ancora i 90 minuti
nelle gambe e anche stavolta attorno al 70° si è consegnato agli avversari, un
segnale che deve fare riflettere e deve apportare dei correttivi efficaci.
L'assenza di Ibra è poi per la squadra, l’opportunità
per dimostrare maturità, ma chiaramente senza tutti questi ragazzini, che anche
se sono dotati di mezzi tecnici straordinari, sono pur sempre dei ragazzi alla
loro prima esperienza, le trasferte di Crotone e in Portogallo nascondono molte
insidie e non sono da sottovalutare, quindi credo che sia il caso di rischiare
qualche nuovo acquisto e accelerare sulle trattative in ballo.
Tre sole punte in organico oltre a
Colombo, qualcosa devono farci pensare, senza dimenticarci che i conti sono in
rosso, ma credo che oltre al centrale, qualcosina a centrocampo e in attacco si
debba fare e poi speriamo in questa cessione di Paquetà, per sbloccare le altre
cessioni (Krunic, Calabria e Laxalt) e acquistare altri giocatori più
funzionali (Auier, Bakayoko e Jovic), fare un ultimo sacrificio insomma.
Kalulu nonostante i pochi minuti giocati ha messo in mostra capacità notevoli, è ancora molto giovane e acerbo e può rappresentare sicuramente il laterale per il futuro, ma oggi abbiamo bisogno di qualcosa di livello europeo, Diaz è ancora troppo innamorato della palla, è bravo ma questo è un problema che lo terrà fuori ancora per molto.
Ma alla vigilia della gara contro il Crotone,
è il difensore centrale la priorità assoluta, purtroppo ora non siamo più nelle
condizioni di aspettare i saldi (ammesso che Comisso li faccia), poi magari,
agli ultimi 2 o 3 giorni di mercato, e una volta superato lo spareggio del 1
ottobre (ci sarebbe tempo fino al 5), con calma si potrà pensare ad un altro
centrocampista e a fare qualcosa sulla fascia destra.
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