Fin qui avevamo visto un Milan molto al di sotto delle sue prestazioni standard, un Milan che era sempre stato capace comunque di recuperare la partita, ma contro il Torino si è rivista l’inquietudine che ha caratterizzato il Milan del 2020, quello che ha lasciato piano piano la testa della classica ai cugini dell’Inter, uscendo precocemente dalla lotta per lo scudetto e finendo poi a 12 punti di distanza falla vetta.
È un Milan che fatica a trovare gli spazi e a
giocare con stessa fluidità della scorsa stagione, tutto testimoniato dal dato
sul possesso palla della partita di Torino, i rossoneri hanno avuto il 63% del
proprio possesso palla, all'interno della propria metà campo e il restante 37% nella
metà campo della squadra granata, chiaro segnale che il Milan non è riuscito ad
attaccare.
La sconfitta lontano dalle mura amiche in campionato mancava da 17
trasferte, per 17 volte il Milan non aveva mai perso, speriamo che questa
sconfitta almeno coincida, con la chiusura della striscia di prestazioni
piuttosto deludenti, contro il Torino il Milan non aveva iniziato male, nei
primi sei minuti ha avuto due grandissime occasioni, due gol praticamente fatti,
che Leao ha fallito miseramente.
A quanto pare il portoghese era in serata no, Diaz (neanche lui molto brillante) gli ha messo sui
piedi due palloni, da spedire facilmente alle spalle del portiere granata, ma
li ha mancati in maniera scandalosa e credo in questo caso che si tratti dell’avverbio,
che più di tutti rende l’idea e questo ha pesato tantissimo sull’economia della
partita.
È entrato in campo sotto zero a livello mentale e con lui ha
trascinato la squadra, rendendo il Milan sottotono,
ma quello che stupisce e che si è visto chiaramente nel volto di Pioli, è che
oggi il Milan è Leao dipendente, purtroppo dipende dai suoi 20 minuti di grande
calcio e poi tutto intorno c’è il nulla, il Milan senza Leao non è riuscito a
fare la partita, anche perché mancava l’unico che oltre al duello fisico, ci
mettesse la qualità.
Leao è stato completamente fuori dalla partita, tanto da essere sostituito all'intervallo da Pioli, purtroppo il
portoghese deve ancora fare il salto di qualità definitivo,
ma nel frattempo dobbiamo avere una squadra capace di giocare da sola, lo avevo
già detto qualche settimana fa, è un giocatore devastante per 20 minuti,
mezzora a partita e poi sparisce, tanto vale venderlo e con i soldi, anche dell’ingaggio,
pagarne due.
Il Milan oramai deve avere la squadra per vincere
da sola, quindi è giusto farsi domande sulla prestazione collettiva della
squadra e su ciò che non sta funzionando, rispetto alla seconda parte della
stagione scorsa, questa squadra ha perso di compattezza nella fase di non
possesso palla (Kessie) e di conseguenza giocare con tre trequartisti, o meglio
tre punte anomale alle spalle della prima punta, non paga completamente.
Il problema qual è, è che i tre calciatori dietro la punta, escluso
Salemeakers, non fanno bene e alcune volte non la fanno proprio, la fase difensiva
e una volta che gli avversari saltano la prima linea di pressione, il Milan si
trova a difendere con soli 2 centrocampisti, questo fa sì che i reparti si sleghino,
aumentando gli spazi dove si inseriscono indisturbati gli avversari.
Il Milan ha sempre sei uomini invece di otto, sopra la linea della
palla, Bennacer e Tonali, non sempre riescono a contenere gli avversari, poi se
manca uno dei due, ancora di più viene a mancare qualcosa nei meccanismi difensivi
e a parte la sconfitta che ci può stare, colpiscono le prestazioni, che poi
vengono camuffate con le vittorie.
Vogliamo parlare dei gol incassati?
Sono già 13 in 12 partite di campionato, mancanze tecnico-tattiche che
si ripetono e che a parere mio, il club e Pioli hanno sottovalutato, come
quella di Tatarusanu, sinceramente pensavo che il contratto gli fosse scaduto
nell’estate del 2022 e pensavo che il Milan avesse preso un giovane o un 27enne
bravo, che si potesse alternare con Maignan, così come facevano Rossi e Galli,
con Antonioli e Pazzagli.
Tatarusanu può anche essere eroe in qualche partita, senza con questo dare a lui la colpa della sconfitta, anche se ha responsabilità su entrambi i gol del Torino, si nota la sua scarsa reattività e non capisco perché lo hanno tenuto un altro anno, quando potevamo farci dare in prestito con diritto di riscatto: Cragno o Audero.
Anche perché abbiamo visto che superMike non è un
alieno, che è preparato atleticamente dai preparatori del Milan e quindi è
soggetto anche lui a infortuni, visto che la nostra intenzione è quella di
confermarci in campionato e andare avanti nella Champions, una possibile assenza
di Maignan dobbiamo metterla in preventivo e dobbiamo avere un portiere
all’altezza del titolare.
Forse sarebbe il caso
che in attesa del rientro di Maignan, già nel mercato invernale si prendesse in
considerazione, la possibilità di inserire anticipandolo di sei mesi, un
secondo di alto livello, un portiere che come Maignan, non giochi sulla linea
di porta o quasi e che sappia leggere certi interventi, senza essere in ritardo
e che possa condividere l’idea di gioco dei difensori del Milan, i quali sono
abituati ad avere alle spalle, un portiere che gioca fattivamente con tutta la
squadra, comunque a gennaio servirà intervenire massicciamente sul mercato, sia
in entrata che in uscita e basta equivoci.
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