mercoledì 13 dicembre 2023

Arriva Ibrahimovic

Mancava solo l’ufficialità e adesso è arrivata, Ibrahimovic torna al Milan, non più da giocatore, ma come Senior Advisor di RedBird e del Senior Management del club rossonero, parolone grosse, che possono far pensare a chi sa quale incarico operativo all’interno della squadra, ma che a quanto pare, si riduce a consigliere personale di Cardinale e della dirigenza rossonera.

Non ci sono descrizioni ufficiali dei compiti di Ibra, la gazzetta dello sport lo spiega come interlocutore per Pioli e la squadra, Zlatan offrirà la sua collaborazione a tutte le aree del club, per prima quella sportiva e si confronterà con il coach, anche su questioni tecniche e tattiche, non sarà tutti i giorni a Milanello (se no Pioli si teneva Maldini), ma quando sarà necessario e il tecnico sarà accordo, allora si presenterà a Milanello per dare il suo sostegno alla squadra. 

Quindi, continuerà a mancare la figura dell’uomo di campo e come si legge, è una figura importante per squadra e allenatore, però non sarà con una presenza sporadica, che Ibra può essere di nuovo un punto di riferimento per il tecnico e la squadra, sarà un consulente dei dirigenti e avrà voci in capitolo anche in società, potrà dire la sua anche sul mercato o suggerire il nome di un eventuale prossimo allenatore, ma non sarà lui a prendere la decisione finale (appunto sarà l’algoritmo).

Zlatan sarà impegnato nelle iniziative commerciali e parteciperà anche ad alcuni progetti, tra cui il nuovo stadio, insomma uno che si occuperà di tutto e poi in sostanza non sarà “determinante” in niente, quindi ora che è arrivato lui (come per incanto), non ci saranno più infortuni, il Milan tornerà a fare bel gioco, si faranno più punti, tutto questo perché? perché contribuirà a rafforzarne la cultura vincente, per qualche volta che andrà a Milanello.

Ma quello che mi lascia stupefatto è che “Il suo mandato includerà lo sviluppo dei giocatori e la formazione per alte prestazioni”, dovrebbe tenere almeno una lezione al giorno dopo gli allenamenti, un po' meno mi stupisce, quello per cui è stato veramente preso e cioè, la promozione del marchio globale e degli interessi commerciali del Milan, compresi i progetti speciali di importanza strategica, incluso il nuovo stadio, collaborerà con il team di investimento globale della società, nel supportare il portafoglio (perché è questo l’obiettivo) di investimenti esistente di RedBird nei settori sport, media e intrattenimento.

Lo svedese quindi non sarà tutti i giorni a Milanello, ma potrà andarci tutte le volte che vuole (Pioli), per stare vicino alla squadra e all’allenatore, non sarà il suo tutor, ma sarà invece un importante interlocutore, con cui confrontarsi quotidianamente (solo che a Milanello non ci andrà quasi mai), noi tifosi siamo chiaramente contenti del ritorno di Ibrahimovic, ma ho l’impressione (certezza), che sia per provare a stemperare le tensioni del momento, un parafulmine.

Tranne se, come vorremmo, possa veramente occuparsi del mercato, della squadra e delle responsabilità di Pioli, andando a colmare un vuoto dirigenziale e carismatico, che si creato con l’addio di Maldini, ma non risolverà tutti i problemi, come non li poteva risolvere Maldini, il problema degli infortuni, gli accorgimenti tattici, quelli li deve rivedere e risolvere l’allenatore, Maldini li voleva e li poteva risolvere, ma cambiando proprio l’allenatore.

Con il Newcastle arriverà il primo verdetto della stagione, il Milan può andare agli ottavi di Champions e ci sta che tiri dentro un’altra 20tina di milioni, in Europa League potrà portare a casa anche qualcosina di soldi, oppure la cosa più probabile è che sia eliminato da tutto, ma non sarebbe un bene per il “nostro” campionato, perché il fatto di non avere le partite di coppa infrasettimanali, non migliorerebbe la situazione.

È la notte più importante dell’anno e non della stagione, perché per restare in Europa (almeno in Europa League) deve vincere contro gli inglesi, se dovesse restare fuori da tutto, io non sono dall’idea che la posizione di Pioli potrebbe tornare in discussione, Cardinale più che non cambiare in corsa, non vuole ammettere di avere sbagliato e punta ad arrivare a fine stagione con Pioli


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