domenica 31 dicembre 2023

Cancellazione Decreto Crescita.

 

Non sarà più utilizzabile dai club di Serie A dal 1° gennaio 2024, io ne avevo già parlato in passato e ho sostenuto che questo Decreto per come era stato istituito era sbagliato, perché se è vero che sostiene i club di serie A, con uno sgravio di tasse su alcuni stipendi e quindi possono essere più concorrenti con i club esteri, è altrettanto vero che riduce il gettito fiscale nelle casse dello stato, a vantaggio della fuga dei capitali all’estero e penalizza i giocatori (lavoratori) italiani e a caduta la stessa nazionale.

C'era una disparità di trattamento troppo evidente, troppo forte per far sì, che la decisione venisse presa al di là dell'aspetto economico, si è ricorso a fare arrivare in Italia calciatori che non meritavano di giocarci, rispetto a quelli che invece erano già presenti nel nostro paese, solo perché l’operazione era più vantaggiosa, ma con il rischio di depauperare il patrimonio del calcio italiano, perché gli stranieri grazie al decreto, avevano un impatto sugli stipendi molto più basso.

Si era parlato anche di mettere una soglia, sotto la quale il Decreto non poteva essere utilizzato, ma alla fine è stato abrogato, sicuramente avrà un impatto negativo nelle società di calcio, ma è altrettanto vero che ne troveranno sollievo tanti giovani italiani, che patiscono la presenza di tanti stranieri, nonché la nazionale, anche se c'è il rischio certo che la serie A possa perdere di competitività, perché certi calciatori sono riusciti a venire in Italia grazie al Decreto Crescita.

I club italiani a volte, hanno offerto condizioni economiche migliori anche rispetto ai club di Premier League e adesso sarà realisticamente impossibile, senza questi sgravi verrà meno la forza contrattuale, quindi da un lato è positivo perché elimina molti stranieri non di livello, favorendo al loro posto gli italiani, dall'altro vedremo ancora meno top player nel nostro campionato, già di per sé carente.

Ci dovrebbe essere un momento, più o meno lungo di difficoltà iniziale, ma alla lunga, con i giovani che avranno la possibilità di crescere nelle massime categorie, potrà essere una scelta vincente, il decreto crescita penalizzava l'intero movimento calcistico nazionale, ora i calciatori italiani e quelli stranieri, potranno competere sullo stesso piano, tutelando le sorti del calcio italiano, lo sviluppo dei vivai e il futuro della Nazionale.

Quindi, di botto cambia anche il mercato di gennaio 2024, al Milan piace Guirassy, che può lasciare subito lo Stoccarda, l’attaccante ha una clausola rescissoria da 17 milioni, il prezzo è buono, anche se il giocatore guineano andrà in Coppa d'Africa, ma lui è pronto a lasciare la Germania già a gennaio, oltre al Milan però, ci sono su di lui anche diversi club inglesi, che possono mettere sul piatto proposte economiche più importanti, anche al netto del decreto crescita.

Quindi il Milan dovrà fare uno sforzo importante, oppure puntare su Colombo, ecco dove sta la novità, nel 1967 il Milan ha fatto rientrare dal prestito al Savona in serie B, un ragazzo di 21 anni, che aveva segnato 15 gol in serie B ed è divenuto subito titolare nel Milan, si trattava di un certo Pierino Prati, che alla sua prima stagione completa in serie A, è stato il capocannoniere con 15 gol, negli anni del catenaccio.

Ha contribuito in maniera decisiva alla vittoria dello scudetto e nella stessa stagione con il Milan, ha vinto la Coppa delle coppe (l’attuale Europa League), battendo in finale l'Amburgo, l'anno successivo da campione d’Italia, ha vinto la coppa dei Campioni (Champions League), dove Prati è determinante grazie alle 6 reti segnate, di cui tre nella finale vinta per 4 a 1 sull'Ajax.

In quell'occasione è diventato il primo e finora unico giocatore italiano a realizzare una tripletta in una finale di Coppa dei Campioni, se allora ci fosse stato il decreto crescita, il Milan avrebbe preferito prendere un Blisset qualunque, non avremmo conosciuto Prati, neanche in nazionale, non avremmo vinto lo scudetto, la coppa delle coppe e la coppa campioni.

Ma in panchina il Milan aveva Rocco e non Pioli, che ha il record di avere fatto esordire 6 ragazzi e tutti insieme arrivano a meno di 180 minuti e poi magari andiamo a prendere Lazetic o Romero, giudicati meglio dei Mannari o dei Paloschi e giochiamo sempre con Krunic, anzi grazie a Dio, la società è finalmente intervenuta, ma torniamo al mercato e più precisamente all’attaccante.

Il Milan l’attaccante lo deve prendere, perché Giroud non prende più una palla e al termine di questa stagione, non dovrebbe essere più confermato, andando via a parametro zero, sembrerebbe che abbia già un accordo con la Lazio e come l’addio di Pioli a fine stagione, anche quello di Giroud è inevitabile e non è da scartare neanche l’ipotesi di un ritiro.

Il decreto crescita ha messo in difficoltà oltre alla trattativa per Guirassy, anche la trattativa per Demiral, il turco classe '98 sta giocando con l'Al-Ahli in Arabia, ma l'alto ingaggio blocca l'operazione, di certo dovrebbe tornare Gabbia, che è una soluzione perfetta, ma un altro centrale serve e io punterei molto su Simic, che con Gabbia, conoscono l’ambiente Milan, il calcio Italiano e non sono più scarsi di tanti altri accostati ai rossoneri e costano niente.

Un’altra trattativa che sembra stia per diventare certa, è la cessione di Krunic, indipendentemente da tutto, il Milan vuole cedere Krunic e arricchire la mediana con Hamed Traoré, ex centrocampista del Sassuolo ora al Bournemouth, sul quale ci sono anche altri club italiani e il Napoli.


Tanti Auguri di un 2024 ricco di gioie e di soddisfazioni

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