Mi dispiace però
che tanti giornalisti, una settimana dicano quando il Milan vince, che bisogna
essere grati a Pioli a vita o che questo è un Milan che può ancora dire la sua
per lo scudetto e dopo un anno e mezzo, tirano fuori la storia che comunque vada
è colpa di Maldini, leccando all’invero simile Cardinale, questa che seguono
sono le parole di Ravezzani, un giorno sul carro del più forte e il giorno dopo
a massacrare qualcuno che non siano Cardinale e Furlani: "Se tutti quanti avevamo compreso gli
intenti di RedBird, come ha potuto non accorgersene Maldini
dall'interno?!"
Intanto tutti quanti chi? Ricordo a tutti, che Maldini ha voluto
assicurazioni da Cardinale, che Singer gli ha garantito che ci fosse stata
continuità con Elliott, anzi Cardinale sarebbe stato più parsimonioso e che la
firma di Maldini e Massara è arrivata nell’ultimo giorno utile, proprio quando
Paolo ha avuto delle false promesse, tanto da ergersi a garante,
ma Cardinale in realtà non aveva le stesse idee di Maldini, Paolo se n’è
accorto con il tempo, ha detto che non ci stava e il risultato è stato che lo
hanno cacciato.
Il primo anno di
anomalo c’è stata una mancata valorizzazione del mercato, perché Pioli non è
capace e perché sempre lo stesso Pioli sapeva che Maldini lo voleva esonerare e
di rimbalzo a creato tutti i presupposti per liberarsi di Maldini, il Milan
senza Maldini, si è dimostrato un Milan migliore? E allora perché si deve
salvare sempre e solo Pioli e Cardinale, come se questi non avessero nessun
potere (colpe) sulle vicende milaniste.
Continuiamo a
dare la colpa a Maldini per tutto, teniamoci buoni Cardinale, inneggiamo a
Pioli, ma intanto, la rovina del Milan è ancora la da 5 anni, la rovina del
Milan è il preparatore atletico, in combutta con Pioli e Cardinale, "Se tutti quanti abbiamo compreso che il
problema sono gli infortuni, come possono non
accorgersene loro dall'interno?!".
Non è un mistero
che Cardinale non puntasse almeno all’inizio a effettuare investimenti per
crescere sul medio-lungo termine, ma che si sia posto sin dall’inizio,
l’obiettivo di costruire lo stadio, arrivando magari in pianta stabile tra le
prime quattro, in modo da potersi garantire il mercato con gli introiti
Champions e avere i conti a posto, senza avere gli obblighi che ha una squadra
che vince tutti gli anni lo scudetto.
Quindi nessun
direttore sportivo che rompa i coglioni, un allenatore mediocre che non vincerà
mai più uno scudetto nella sua vita e un preparatore atletico che distrugga
tutto quello che si crea, così Cardinale può stare tranquillo, prende gli
introiti dallo stadio, dalle cessioni eccellenti e porta a casa un mare di
sponsorizzazioni, intanto il Milan è diventato senza offese per le altre, una
squadra di metà classifica, l’anno scorso è arrivato quinto, quest’anno chi sa.
A Stefano
Sorrentino voglio rispondere con piacere e senza polemica, è stato il
portiere del Palermo per tanti anni, persona squisita, calciatore importante e
professionista serio, noi del Milan non perdoniamo a Donnarumma, non tanto il
fatto di essere andato via dal Milan, ma il modo come è andato via, ma non
abbiamo fatto una campagna denigratoria, poi se fa una minchiata dietro l’altro
e ha abbassato il suo livello delle prestazioni, con il fatto che a noi non è
andato giù come ci ha lasciati, non c’entra nulla.
Giusto per dire
due parole sulla partita, senza entrare nei dettagli, è stata una brutta partita con tanti problemi tattici e
di conseguenza con tanti spazi concessi agli avversari, il Milan fa sempre
gli stessi errori (colpa di Maldini) e ha una difesa sempre più orribile,
escluso 2/3, tutti gli altri sono ampiamente sotto la sufficienza, come dicevo
anche l’anno scorso, le assenze non possono essere un alibi, anche l’Atalanta
ha degli infortunati, non ha l’organico del Milan e si parla di un Gasperini a
fine ciclo.
Sono d’accordo
con Longoni, che la stagione (lui dice quasi)
io dico sia finita a dicembre, sono d’accordo pure sul si pensi al prossimo
allenatore, ma la settimana scorsa non la pensava così, non si possono avere
questi atteggiamenti ondivaghi a seconda dei risultati, se hai un’opinione
quella è, non la puoi cambiare ogni settimana.
Il cammino del
Milan ormai dall’anno scorso è questo, vinci due partite di fila e poi ne perdi
altre due determinanti, io ci andrei piano sulla recente esplosione di Jovic, anche
Moncada e Furlani hanno il loro scheletro nell’armadio, per Maldini De
Keteleare e per gli altri due Chukwueze, ma la vera colpa è avere riconfermato Pioli
e aver deciso nelle scorse settimane di non cambiarlo.
Bisogna prenderne atto, che il ciclo di Pioli è finito da tempo, caro Ravezzani, come mai se tutti quanti lo abbiamo compreso, non se ne accorgono loro dall'interno?!", non sappiamo però se hanno iniziato a guardare al futuro, perché non essendoci in giro niente a livello Milan, traghettatore per traghettatore, tanto vale tenersi lui, sarà un'agonia arrivare fino al termine della stagione, ma chi di dovere doveva pensarci prima, molto prima, comunque abbiamo un tecnico che all’88esimo fa entrare Adli, una mossa tattica determinante, se proprio la doveva fare, perché non faceva entrare Pobega?
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