mercoledì 13 novembre 2024

Mi spiace insistere, ma serve passare al 4-3-3 e a un altro allenatore.

 

Cambiare allenatore, passare al 4-3-3 e tornare in un mercato di gennaio da protagonisti, questa è la ricetta per rilanciare il Milan, perché è vero che i giocatori hanno le loro responsabilità, ma anche Fonseca ne ha e parecchie, come al solito l’approccio alla partita è stato imbarazzante e poi con tutte le informazioni che hanno a disposizione, come non si fa a non capire che andava riproposto Musah al posto di Chukwueze, farlo almeno all’inizio del secondo tempo, per Fonseca è stato un grave errore di lettura della partita.

Non si possono fare le sostituzioni con il cronometro e per gerarchia o ruolo con ruolo, Musah che a me non piace, andava messo in campo prima di Loftus-Cheek, che è la brutta copia di quello dell’anno scorso, dove oltre ai gol, non aveva poi fatto nulla di trascendentale, mentre Musah sta dimostrando di stare bene fisicamente, mentalmente ed è pure abbastanza carico, togliere Leao e mettere Okafor, è giusto per andare ad arginare Zappa, ma invece lo svizzero non ha fatto la copertura sul terzino rossoblù, è rimasto a guardare l’azione e non è andato a prendere in consegna il suo uomo. 

Continuerò a ripetere fino alla noia, che il Milan una volta e per tutte, deve giocare con il 4-3-3, con uno schieramento più equilibrato in campo, seppur incompleta a livello qualitativo e numerico in tanti ruoli delle seconde linee, è inutile che al Milan tutti si sbattono con questo 4-2-3-1 (Furlani), la squadra è costruita per il 4-3-3, come ha detto e consigliato Ibra a inizio stagione, che continua a non essere nessuno, altro che Dio, a gennaio servirà intervenire sul mercato, senza andare in cerca di saldi, per prendere un centrocampista difensivo, un terzino sinistro vero e due terzini destri.

Un plauso a Fonseca va fatto comunque, per avere avuto il coraggio di far giocare Camarda dal primo minuto, la sua partita non è stata eccezionale, ma è stata positiva e sufficiente nel suo complesso, dando dimostrazione di sapere cosa deve fare in campo e adesso bisogna piazzare in qualche modo Jovic e stabilizzare Camarda in prima squadra, considerandolo un’alternativa a Morata, senza fargli fare su e giù con il Milan Futuro o la Primavera, oramai non serve più, anche perché Abraham non è del Milan, lo stiamo rilanciando per la Roma. 

Comunque, quando il Milan deve fare la partita va in difficoltà, con l'Inter e con il Real ha vinto giocando di rimessa, fondamentalmente il Milan è una squadra senza equilibrio e non è mai in controllo della partita, subisce troppe occasioni dall’avversario e concede tantissimo, in tutte le partite, compreso anche quelle degli ultimi due anni di Pioli, si è vista netta la mancanza di un centrocampista di contenimento e di ripartenza da affiancare in questo caso a Fofana e Reijnders, che sono impegnati a coprire tanto campo.

Fonseca continua a dire che non serve un centrocampista in più, anche se le migliori partite le ha giocate proprio quando ha rinforzato la mediana, la scelta di avere un attaccante più tre mezze punte (attaccanti), sacrificando il centrocampo, fa sì che Fofana deve correre tanto e va spessissimo in affanno e in una squadra che non è equilibrata, senza contare i limiti tattici individuali e di squadra che hanno i difensori, diventa un problema.

Sul banco degli imputati ci vanno chiaramente i giocatori, ma anche Fonseca con le sue scelte, che commette disastri tattici spaventosi, a cui contribuiscono anche i cambi confusionari, dopo 15 partite, penso che si può dare un giudizio definitivo, un Milan che non è capace di mettere in fila tre vittorie consecutive, è un Milan inaffidabile, che può solo continuare così e così di strada ne farà poca.

I problemi ci sono e vanno affrontati in maniera seria, è inutile procedere con esperimenti e intuizioni, servono progressi stabili, per potere portare avanti il progetto senza accumulare troppo distacco, perché poi diventa incolmabile ed è troppo tardi, il Milan è settimo in classifica e ha subito 14 gol in 11 partite, manca ancora l’equilibrio di squadra e il modo di stare in campo nelle due fasi, si naviga a vista e tutto questo è responsabilità dell’allenatore che li allena, li mette in campo e sceglie il modulo.

Certo, anche chi ha costruito l’organico e ha scelto l’allenatore è responsabile, non si perde per gli errori di un singolo (Emerson o Theo), si perde anche per l’aspetto tattico, dove chiaramente l’allenatore ha le maggiori responsabilità, il Milan è buon Milan, solo se gli viene concesso di giocare, di sfruttare gli spazi, quando gioca da solo insomma, poi fatica invece quando non ha spazio, non può giocare, quando c’è l’avversario e la partita è sporca, questo purtroppo accadere sempre e Fonseca non prevede contromisure tattiche.

lunedì 11 novembre 2024

Fonseca aveva ragione: giocare contro il Cagliari è come andare dal dentista.

 

Ah no! Quella era l’Atalanta, però contro i sardi il Milan ha giocato una partita assurda e al contrario del Cagliari, ha subito anziché imporre l'aggressività e l'ottima organizzazione di gioco, cosa che è riuscita bene alla squadra di Nicola e che non mi si venga a dire, che il Milan ha perso un'occasione per provare a rientrare nella corsa scudetto, perché i rossoneri si sono esclusi da questa corsa, nel momento in cui hanno affidato tutto nelle mani di Furlani.

La difesa continua a fare acqua da tutte le parti, ma sembra non accorgersene nessuno, credo che come avevo previsto la svolta non c’è stata, capisco che nella vita bisogna credere sempre a qualcosa, ma io affiderei la mia credulità più tosto agli asini che volano, due botte di culo contro due squadre (Inter e Real) che hanno mostrato superficialità e disattenzione, non possono essere segnale di svolta, di cambiamento.

Il profeta del calcio non posizionale, si è perso sistematicamente i giocatori del Cagliari, posizionali e imprendibili, morale della favola (narrazione fantasiosa), i rossoneri a Cagliari hanno disputato una brutta partita come sempre, anche se in attacco le cose sono state fatte bene, ma le faceva bene pure il Milan del sultano Pioli, un attacco che ha segnato tre gol con una certa facilità, ispirato da un super Reijnders e da un buon Leao, anche se non difende neanche morto.

Ma è in difesa, o meglio nella fase difensiva che il Milan è un disastro, a parte la poca attenzione e la troppa superficialità, manca proprio la mentalità difensiva, questa squadra molto semplicemente non è capace di difendere e non ha gli uomini per poterlo fare, Emerson e Theo in primis e non ha nemmeno l’allenatore per farlo, troppe teorie mistiche e pochissima organizzazione di gioco, troppe difficoltà difensive e prestazioni che se continuano così, non permetteranno di puntare a nessun obiettivo europeo.

L'approccio alla gara è stato inaccettabile, così come in ogni partita di questo campionato, anche al Cagliari abbiamo concesso gol e occasioni a raffica, è inutile continuare a dire a Fonseca, che si deve concentrare sulla fase difensiva, che deve mettere almeno un centrocampista in più, meglio se è pure un po' difensivo, questa squadra ha bisogno di più equilibrio e non ci sono teorie che tengano, non si può giocare e difendere bene con soltanto un centrocampista.

Il problema del Milan è lo stesso dello scorso anno, subisce troppi gol, più di quelli che segna, la serie di errori nella retroguardia sono inspiegabile per una squadra di serie A, ancora di più se è una presunta big, giocatori non all'altezza e spaesati, il futuro del Milan, ma anche il presente e il passato è col centrocampo a tre, ma nei tre non possono esserci Reijnders e Pulisic, questi fanno un altro mestiere.

In difesa si continuano a registrare gli stessi errori individuali dell'anno scorso e non capisco perché non riescono a migliorare in nessun modo, gli errori passano da un allenatore all’altro e i calciatori continuano a posizionarsi male, la difesa fa paura e a destra subisce troppo, ma quand’è che decidiamo di cedere Emerson, Calabria, Terracciano e prendiamo tre terzini (compreso quello a sinistra) dignitosi?

Ma anche in mezzo al campo si commettono una serie inenarrabile di errori, i venti gol che ha preso il Milan in 15 partite, sono sicuramente imputabili in gran parte a Emerson Royal, a Theo Hernandez, ma come ho detto sempre, anche a tutta la fase difensiva, perché sarebbe riduttivo incolpare solo la difesa, c’è sempre e ancora bisogno di cambiare a livello tattico e di atteggiamento, perché ci sono troppo errori tecnici e tattici individuali, magari dovuti alla poca concentrazione, ma non si può giocare con così poca concertazione in serie A, nel Milan. 

Fatto sta che il Milan oltre tutto, ha perso anche una grande occasione per accorciare su Inter e Napoli, che hanno pareggiato e per mantenere le distanze con Atalanta, Fiorentina, Lazio e Juventus, che invece hanno vinto e hanno pure allungato sui rossoneri, che ora sono al settimo posto e a meno sette dal quarto posto, anche se con una gara in meno, però contro un Bologna che è a pari punti con il Milan.

Sarà pure un calcio non posizionale e propositivo quello di Fonseca, ma il Milan vive sulle iniziative dei singoli, niente gioco di squadra, anche se l’attacco bene o male funziona, ma la difesa e la fase difensiva è ancora il punto debole della squadra, che è sempre in piena apnea, ha subito gli avversari sia da destra (sempre) che da sinistra (spesso) e il tecnico non è stato capace di leggere questa situazione e porvi rimedio.

Il Milan va in campo come una provinciale qualsiasi e credetemi, mi dispiace per il Torino paragonarlo a lui, ma i granata sono quelli che al momento danno la giusta dimensione dell’ex grande Milan, che come loro sono l’ex grande Torino.

sabato 9 novembre 2024

Che sia la svolta?

 

Io me lo auguro, ma per essere una svolta vuol dire che queste partite devono essere la normalità, anche contro l’Inter sembrava che si trattasse di una svolta, ma al momento per me si tratta che con l’Inter e il Real, il Milan ha fatto le due migliori partite con Fonseca, che già mette le mani avanti, dicendo che in Italia non è la stessa cosa giocare contro il Monza o il Cagliari.

A commento di queste parole posso dire: primo, allora iscriviamoci nel campionato spagnolo, perché con il Liverpool (Inghilterra) e con il Leverkusen (Germania), le cose non sono andate nello stesso modo; secondo, come mai gli altri vincono e giocano bene anche con il Monza e con il Cagliari? terzo, certo che l’Atalanta che gioca uomo contro uomo (che a lui non piace) vince, convince e crea plus valenze da dieci anni.

Ma lo sappiamo, al Milan un ragionamento logico non lo fa più nessuno, ognuno difende la sua causa arrampicandosi sugli specchi e che il Milan è in crescita in tante cose, è ancora tutto da dimostrare, una squadra non può sapere giocare solo con le partite “aperte”, ma anche quando c’è da giocare in modo diverso, quando le squadre si chiudono bene, capisco che è più difficile giocare contro le squadre italiane per Fonseca, allora si dimetta e lasci la squadra a chi riesce a giocarci in Italia.

Piuttosto, perché non trae insegnamento dalle sue stesse “mosse geniali”, al di là delle grandissime prestazioni di tutti i giocatori del Milan, è stato importantissimo giocare con il centrocampo a tre, quello composto da Musah, Fofana e Reijnders, con l’americano che si è abbassato sulla linea dei terzini per “proteggere” Emerson, in modo da difendere con cinque difensori in linea, che con i protagonisti del 4-2-3-1 il Milan non riesce a fare.

Un Milan bello così non me l'aspettavo e aumenta il rammarico, perché una cosa così facile e sensata non è stata fatta prima o viene abbandonata subito dopo e per le successive 4/5 partite, fino a quando l’esonero di Fonseca si materializza dietro le spalle del tecnico, come dice Musah, non può essere però solo una volta, deve esserci continuità per essere una squadra forte.

Serve sempre quell'equilibrio visto contro il Madrid e che i rossoneri fin qui non hanno mai trovato, vive nell’arco del campionato e nella stessa partita di alti e bassi, che non puoi permetterti, né in Serie A e né tanto meno nella Liga o in Champions, senza sminuire il successo rossonero, in attesa della prossima continuità, c’è da dire che oltre a grandi meriti del Milan, c’è da considerare il momento no del Real Madrid.

Il difficile sarà adesso continuare a mantenere la grande applicazione mentale, la grande concentrazione, la necessaria determinazione, se alcuni dei giocatori ci metteranno il massimo impegno, allora il Milan potrà ripersi, in fondo la qualità dei giocatori non è così scarsa e potrebbe anche essere sicuramente un Milan da quarto posto, perché credo che Inter, Napoli e Atalanta hanno già prenotato i primi tre posti.

La vittoria del Bernabeu ora deve servire a dare più stimoli e più determinazione, tenendo nella giusta considerazione, che il Real di questi tempi è una squadra in difficoltà, ha poca condizione atletica e scarso palleggio, il Milan è stato costruito male, è sicuramente forte negli undici, ma non ha valide alternative, il gap con Inter e Napoli non è enorme e questo gap sta per la maggior parte nell’allenatore e nel tempo a disposizione per lavorare, ma per recuperarlo interamente, servono altri acquisti di qualità.

lunedì 4 novembre 2024

Il Milan deve risolvere la questione dell’allenatore e di Leao.

 

Oramai il caso Leao esiste, la panchina anche contro il Monza accende le prime indiscrezioni di mercato, sono chiare le incomprensioni tra Fonseca e Leao, forse Jorge Mendes (che a quanto pare si sta adoperando) potrebbe risolvere la situazione, spostando il giocatore in prestito al Chelsea o al Barcellona già a gennaio, però il club blaugrana è in una situazione finanziaria estremamente delicata.

Difficilmente il Barcellona potrà permettersi determinati esborsi per intavolare una trattativa a gennaio e per quanto riguarda l'inserimento di eventuali contropartite tecniche, il problema riguarda l'ingaggio che questi calciatori percepiscono in Spagna, decisamente fuori dal tetto salariale del Milan, di certo il rapporto tra Leao e Fonseca non c’è più, però per la dirigenza Leao è un'istituzione, mentre Fonseca non è così “intoccabile”.

A gennaio al Milan probabilmente di questi due ne rimarrà soltanto uno, o partiranno entrambi, io lo cederei a gennaio, anche dopo avere esonerato Fonseca, oggi Leao è un giocatore come gli altri, non capisco perché deve giocare per forza, ma non ha nemmeno tanto senso tenere in panchina uno che guadagna così tanto e anche quando entra non è determinante.

Contro il Monza il Milan ha conquistato altri tre punti, importantissimi per la conquista di una salvezza tranquilla, si, perché il Milan visto a Monza ha quel livello, bene solo la vittoria, ma la prestazione è stata deludente, è stata quella di un piccolo Milan e quando vincere diventa l'unica cosa che conta, vuol dire che c’è un obiettivo da raggiungere a tutti i costi, lo scudetto no e allora è la salvezza tranquilla, con vista magari sulla Conference.

Chiaramente nonostante i tre punti che rilanciano i rossoneri, non si può fare a meno di criticare una prestazione che non solo non è da Milan, ma non da nemmeno continuità a quella con il Napoli, un’altra prestazione che continua a non convincere e Fonseca dice pure che con il centrocampo a tre abbiamo controllato totalmente il Monza.

Io intanto il “totalmente” lo toglierei e forse toglierei anche “controllato”, tranne se per controllato non intende che con il centrocampo a tre il Milan è stato più compatto e ha potuto portare meglio in porto il risultato striminzito, ma comunque il centrocampo a tre e quello che gli chiedono tutti tranne Furlani, quindi questo sottolinearlo da parte del tecnico sa di giustificazione.

Più realiste sono invece le parole di Thiaw, che ha parlato giustamente di una partita difficile e che in 2-3 situazioni abbiamo avuto fortuna, io aggiungo compresa quella del gol annullato, perché a mio parere e anche per l’ex arbitro Marelli, la rete del Monza non andava annullata, c'è stata una leggera trattenuta di Bondo su Theo Hernandez, l'arbitro ha lasciato correre e non era vantaggio per il Milan, quindi perché terminata l’azione, fra l’altro con il gol, ha fischiato?


Non s’era accorto della spinta di Bondo e il Var lo ha richiamato? No, perché non lo poteva fare e allora doveva fischiare sulla respinta e non dopo il gol, perché gli ha fatto finire l’azione? il Var non poteva intervenire sull'intensità della trattenuta, che dev'essere valutata dall'arbitro di campo, che avrebbe avuto tanto tempo per ripensarci e fischiare, perché non ha fischiato prima?

È una rete che non andava annullata, ma non c’è malafede, Feliciani è scarso, per me non può arbitrare in serie A, ma se consideriamo che Pairetto è internazionale, meglio smetterla qua, ci godiamo (per chi ci riesce) il Milan che vince a Monza, anche se la prestazione è dichiaratamente negativa, se vincere (Udinese, Club Brugge e Monza) e giocare male, significa essere usciti dalla crisi, allora va bene così, ma non può essere un trend in crescita, nonostante il Milan abbia vinto.

Con questa media il Milan rischia veramente di non andare in Champion, dopo dieci giornate è ottavo e rischia di restare ottavo, andando incontro a un'annata negativa, i rossoneri hanno una proiezione di 59 punti, che non gli permetterà di entrare tra le prime quattro, ovviamente c’è ancora il tempo per cambiare tutto, intanto serve cambiare l’allenatore e serve farlo in fretta, poi a gennaio si penserà a cambiare un bel po' di giocatori.

sabato 2 novembre 2024

Due indizi (4-3-3) non fanno una prova.

Il Milan ha fatto una buona prestazione, ha giocato bene, con intensità e con forza, escluso il derby i rossoneri hanno giocato per me la più bella partita del campionato, a me il Milan dei “poveri” piace più del Milan delle prime donne e i fatti dicono questo, poi lasciamo da parte il fatto che abbia giocato bene e non ha vinto, ma davanti aveva il Napoli e Conte.

Il calcio sappiamo che è così, con Theo, Reijnders, Leao e Gabbia non abbiamo mai giocato meglio e la controprova che se avessimo giocato con il Bologna e quindi con Theo e Reijnders contro il Napoli, il gol dopo 5 minuti lo avremmo preso lo stesso e avremmo preso anche il secondo gol, perché sono molto episodici.

Non si può dire che se ci fossero stati Theo e Reijnders non avremmo perso lo stesso, forse avremmo giocato ancora meglio, però, né con i migliori e né con i peggiori, non vedo un Milan da scudetto, anche se forse sulla carta lo è, è giusto che il Milan deve essere positivo, alla fine con molte riserve ha giocato bene contro la prima della classe e poi Conte è così, segna e si difende per poi ripartire.

Attenzione, non è stato il Milan che ha messo alle corde il Napoli dopo il gol, è stato il Napoli che ha arretrato il suo raggio d’azione, se hanno fatto due tiri e due gol, non è perché il Milan gli e lo ha impedito, è perché il Napoli l’ha voluta giocare così, ripeto, una buonissima partita, però ci sono cose che non girano e la classifica è preoccupante, perché la qualità del Milan di oggi, con Leao e con tutti i migliori in campo, è la qualità del Torino.

Questo Milan “povero” da metà classifica, ci ha messo intensità e voglia di vincere, se Leao va in panchina e io avrei fatto la stessa cosa, vuol dire che Fonseca valuta Okafor al momento più affidabile, poi non ha fatto meglio del portoghese, però ripeto, esce Leao ed entra Okafor e giochiamo bene, esce Okafor e entra Leao, pur facendo un po' meglio, il Milan nell’ultima mezzora non gioca più, Fonseca quando entrano Leao e Pulisic torna al 4-2-3-1 e torna il Milan di sempre.

Leo per ora è uno come gli altri ed è giusto che si sieda in panchina e sia trattato come tutti gli altri, non è ancora un top player e non lo diventerà più, è uno di quei campioni attesi e che non sono mai arrivati, lo stiamo aspettando da troppo tempo, la sua discontinuità è un danno per il Milan, un Milan a meno 11 dal Napoli, non può essere solo perché lascia in panchina per 3 partite Leao.

Ma perché il Milan non ha scelto Conte o uno come lui (escluso Allegri), perché ha preso Terraciano, perché ha preso Musah, perché ha preso Emerson Royal, perché non ha preso Buongiorno, perché non ha ceduto Leao e preso Osimhen, d’altro canto il Milan con Theo, Reijnders, Gabbia, Abraham, Florenzi, Bennacer, Jovic e Pulisic ha un altro valore, un potenziale nettamente superiore ma è sul campo che questa potenza non si vede e ha a che fare con le scelte societarie e dirigenziali, al Milan tutto è fatto con l'idea delle offerte low cost.

C'è stata una differenza di qualità tra le due squadre, in campo e in panchina, il Milan prende due gol a partita e ne fa meno o uguale a quelli che prende, dal punto di vista dell'impegno non si può rimproverare nulla al Milan “povero”, manca la qualità, mentre il Napoli ha ripartenze e verticalizzazioni, è concreto e determinato, il Milan non lo è nemmeno quando è al completo e ancora non si vede la mano dell'allenatore, quel calcio champagne che ci avevano promesso.

Questione di scelte, di ambizione, di voglia di vincere, ma dipende da Ibrahimovic e soci, il Milan deve risolvere questioni interne, compreso quella dell’allenatore e di Leao, come si dice il mercato non dorme mai e la prima vera necessità per gennaio resta per me la cessione di Leao, poi il vice-Fofana e anche l’alternativa a Theo Hernandez, ammesso che Fonseca resta.