sabato 9 novembre 2024

Che sia la svolta?

 

Io me lo auguro, ma per essere una svolta vuol dire che queste partite devono essere la normalità, anche contro l’Inter sembrava che si trattasse di una svolta, ma al momento per me si tratta che con l’Inter e il Real, il Milan ha fatto le due migliori partite con Fonseca, che già mette le mani avanti, dicendo che in Italia non è la stessa cosa giocare contro il Monza o il Cagliari.

A commento di queste parole posso dire: primo, allora iscriviamoci nel campionato spagnolo, perché con il Liverpool (Inghilterra) e con il Leverkusen (Germania), le cose non sono andate nello stesso modo; secondo, come mai gli altri vincono e giocano bene anche con il Monza e con il Cagliari? terzo, certo che l’Atalanta che gioca uomo contro uomo (che a lui non piace) vince, convince e crea plus valenze da dieci anni.

Ma lo sappiamo, al Milan un ragionamento logico non lo fa più nessuno, ognuno difende la sua causa arrampicandosi sugli specchi e che il Milan è in crescita in tante cose, è ancora tutto da dimostrare, una squadra non può sapere giocare solo con le partite “aperte”, ma anche quando c’è da giocare in modo diverso, quando le squadre si chiudono bene, capisco che è più difficile giocare contro le squadre italiane per Fonseca, allora si dimetta e lasci la squadra a chi riesce a giocarci in Italia.

Piuttosto, perché non trae insegnamento dalle sue stesse “mosse geniali”, al di là delle grandissime prestazioni di tutti i giocatori del Milan, è stato importantissimo giocare con il centrocampo a tre, quello composto da Musah, Fofana e Reijnders, con l’americano che si è abbassato sulla linea dei terzini per “proteggere” Emerson, in modo da difendere con cinque difensori in linea, che con i protagonisti del 4-2-3-1 il Milan non riesce a fare.

Un Milan bello così non me l'aspettavo e aumenta il rammarico, perché una cosa così facile e sensata non è stata fatta prima o viene abbandonata subito dopo e per le successive 4/5 partite, fino a quando l’esonero di Fonseca si materializza dietro le spalle del tecnico, come dice Musah, non può essere però solo una volta, deve esserci continuità per essere una squadra forte.

Serve sempre quell'equilibrio visto contro il Madrid e che i rossoneri fin qui non hanno mai trovato, vive nell’arco del campionato e nella stessa partita di alti e bassi, che non puoi permetterti, né in Serie A e né tanto meno nella Liga o in Champions, senza sminuire il successo rossonero, in attesa della prossima continuità, c’è da dire che oltre a grandi meriti del Milan, c’è da considerare il momento no del Real Madrid.

Il difficile sarà adesso continuare a mantenere la grande applicazione mentale, la grande concentrazione, la necessaria determinazione, se alcuni dei giocatori ci metteranno il massimo impegno, allora il Milan potrà ripersi, in fondo la qualità dei giocatori non è così scarsa e potrebbe anche essere sicuramente un Milan da quarto posto, perché credo che Inter, Napoli e Atalanta hanno già prenotato i primi tre posti.

La vittoria del Bernabeu ora deve servire a dare più stimoli e più determinazione, tenendo nella giusta considerazione, che il Real di questi tempi è una squadra in difficoltà, ha poca condizione atletica e scarso palleggio, il Milan è stato costruito male, è sicuramente forte negli undici, ma non ha valide alternative, il gap con Inter e Napoli non è enorme e questo gap sta per la maggior parte nell’allenatore e nel tempo a disposizione per lavorare, ma per recuperarlo interamente, servono altri acquisti di qualità.

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