Io me lo auguro, ma per essere una svolta vuol
dire che queste partite devono essere la normalità, anche contro l’Inter
sembrava che si trattasse di una svolta, ma al momento per me si tratta che con
l’Inter e il Real, il Milan ha fatto le due migliori partite con Fonseca, che
già mette le mani avanti, dicendo che in Italia non è la stessa cosa giocare
contro il Monza o il Cagliari.
A commento di queste parole posso dire: primo,
allora iscriviamoci nel campionato spagnolo, perché con il Liverpool (Inghilterra)
e con il Leverkusen (Germania), le cose non sono andate nello stesso modo;
secondo, come mai gli altri vincono e giocano bene anche con il Monza e con il
Cagliari? terzo, certo che l’Atalanta che gioca uomo contro uomo (che a lui non
piace) vince, convince e crea plus valenze da dieci anni.
Ma lo sappiamo, al Milan un ragionamento logico
non lo fa più nessuno, ognuno difende la sua causa arrampicandosi sugli specchi
e che il Milan è in crescita in tante cose, è ancora tutto da dimostrare, una squadra non
può sapere giocare solo con le partite “aperte”, ma anche quando c’è da giocare
in modo diverso, quando le squadre si chiudono bene, capisco che è più
difficile giocare contro le squadre italiane per Fonseca, allora si dimetta e
lasci la squadra a chi riesce a giocarci in Italia.
Piuttosto, perché non trae insegnamento dalle sue
stesse “mosse geniali”, al di là delle grandissime prestazioni di tutti i
giocatori del Milan, è stato importantissimo giocare con il centrocampo a tre, quello
composto da Musah, Fofana e Reijnders, con l’americano che si è abbassato sulla
linea dei terzini per “proteggere” Emerson, in modo da difendere con cinque
difensori in linea, che con i protagonisti del 4-2-3-1 il Milan non riesce a
fare.
Un Milan bello così non me l'aspettavo e aumenta il
rammarico, perché una cosa così facile e sensata non è stata fatta prima o
viene abbandonata subito dopo e per le successive 4/5 partite, fino a quando
l’esonero di Fonseca si materializza dietro le spalle del tecnico, come dice
Musah, non può essere però solo una volta, deve esserci continuità per essere
una squadra forte.
Serve sempre quell'equilibrio visto contro il Madrid e che i rossoneri fin
qui non hanno mai trovato, vive nell’arco del campionato e nella stessa partita di alti e bassi, che
non puoi permetterti, né in Serie A e né tanto meno nella Liga o in Champions, senza
sminuire il successo rossonero, in attesa della prossima continuità, c’è da
dire che oltre a grandi meriti del Milan, c’è da considerare il momento no del
Real Madrid.
Il difficile sarà adesso continuare a mantenere la grande applicazione mentale, la grande concentrazione, la necessaria determinazione, se alcuni dei giocatori ci metteranno il massimo impegno, allora il Milan potrà ripersi, in fondo la qualità dei giocatori non è così scarsa e potrebbe anche essere sicuramente un Milan da quarto posto, perché credo che Inter, Napoli e Atalanta hanno già prenotato i primi tre posti.
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