Ah no! Quella era l’Atalanta, però contro i sardi il Milan ha
giocato una partita assurda e al contrario del Cagliari, ha subito anziché
imporre l'aggressività e l'ottima organizzazione di gioco, cosa che è riuscita
bene alla squadra di Nicola e che non mi si venga a dire, che il Milan ha
perso un'occasione per provare a rientrare nella corsa scudetto, perché i
rossoneri si sono esclusi da questa corsa, nel momento in cui hanno affidato
tutto nelle mani di Furlani.
La difesa continua a fare acqua da tutte le parti, ma sembra non
accorgersene nessuno, credo che come avevo previsto la svolta non c’è stata,
capisco che nella vita bisogna credere sempre a qualcosa, ma io affiderei la
mia credulità più tosto agli asini che volano, due botte di culo contro due
squadre (Inter e Real) che hanno mostrato superficialità e disattenzione, non
possono essere segnale di svolta, di cambiamento.
Il profeta del calcio non posizionale, si è perso sistematicamente i
giocatori del Cagliari, posizionali e imprendibili, morale della favola (narrazione fantasiosa), i rossoneri
a Cagliari hanno disputato una brutta partita
come sempre, anche se in attacco le cose sono state fatte bene, ma le faceva
bene pure il Milan del sultano Pioli, un attacco che ha segnato tre gol con una
certa facilità, ispirato da un super Reijnders e da un buon Leao, anche se non difende neanche
morto.
Ma è in difesa, o meglio nella fase difensiva che
il Milan è un disastro, a parte la poca attenzione e la troppa superficialità, manca
proprio la mentalità difensiva, questa squadra molto semplicemente non è capace
di difendere e non ha gli uomini per poterlo fare, Emerson e Theo in primis e
non ha nemmeno l’allenatore per farlo, troppe teorie mistiche e pochissima
organizzazione di gioco, troppe difficoltà difensive e prestazioni
che se continuano così, non permetteranno di puntare a nessun obiettivo europeo.
L'approccio alla gara è stato inaccettabile, così come in ogni partita di
questo campionato, anche al Cagliari abbiamo concesso gol e occasioni a
raffica, è inutile continuare a dire a Fonseca, che si deve concentrare sulla
fase difensiva, che deve mettere almeno un centrocampista in più, meglio se è pure
un po' difensivo, questa squadra ha bisogno di più equilibrio e non ci sono
teorie che tengano, non si può giocare e difendere bene con soltanto un
centrocampista.
Il problema del Milan è lo stesso dello scorso anno, subisce troppi gol,
più di quelli che segna, la serie di errori nella retroguardia sono
inspiegabile per una squadra di serie A, ancora di più se è una presunta big,
giocatori non all'altezza e spaesati, il futuro del Milan, ma anche il presente e il
passato è col centrocampo a tre, ma nei tre non possono esserci Reijnders e Pulisic,
questi fanno un altro mestiere.
In difesa si continuano a registrare gli stessi errori individuali dell'anno
scorso e non capisco perché non riescono a migliorare in nessun modo, gli errori
passano da un allenatore all’altro e i calciatori continuano a posizionarsi
male, la difesa fa paura e a destra subisce troppo, ma quand’è che decidiamo di
cedere Emerson, Calabria, Terracciano e prendiamo tre terzini (compreso quello
a sinistra) dignitosi?
Ma anche in mezzo al campo si commettono una serie inenarrabile di errori, i venti gol che ha preso il Milan in 15 partite, sono sicuramente imputabili in gran parte a Emerson Royal, a Theo Hernandez, ma come ho detto sempre, anche a tutta la fase difensiva, perché sarebbe riduttivo incolpare solo la difesa, c’è sempre e ancora bisogno di cambiare a livello tattico e di atteggiamento, perché ci sono troppo errori tecnici e tattici individuali, magari dovuti alla poca concentrazione, ma non si può giocare con così poca concertazione in serie A, nel Milan.
Fatto sta che il Milan oltre tutto, ha perso anche una grande
occasione per accorciare su Inter e Napoli, che hanno pareggiato e
per mantenere le distanze con Atalanta, Fiorentina, Lazio e Juventus, che
invece hanno vinto e hanno pure allungato sui rossoneri, che ora sono al
settimo posto e a meno sette dal quarto posto, anche se con una gara in
meno, però contro un Bologna che è a pari punti con il Milan.
Sarà pure un calcio non posizionale e propositivo quello di Fonseca, ma il
Milan vive sulle iniziative dei singoli, niente gioco di squadra, anche se l’attacco
bene o male funziona, ma la difesa e la fase difensiva è ancora il punto debole
della squadra, che è sempre in piena apnea, ha subito gli avversari sia da
destra (sempre) che da sinistra (spesso) e il tecnico non è stato capace di
leggere questa situazione e porvi rimedio.
Il Milan va in campo come una provinciale qualsiasi e credetemi, mi
dispiace per il Torino paragonarlo a lui, ma i granata sono quelli che al
momento danno la giusta dimensione dell’ex grande Milan, che come loro sono l’ex
grande Torino.
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