Nonostante gli ultimi risultati positivi, Mihajlovic resta in bilico, non ha passi falsi da giocarsi, il Milan nelle prossime settimane, è atteso da tre gare difficilissime, contro Fiorentina, Empoli e Inter, di cui due in casa e fuori ad Empoli, il massimo sarebbe racimolare 9 punti da queste gare. ma penso che anche 7 potrebbero bastare.
Solo un filotto di buoni risultati, insieme a prestazioni confortanti, permetterebbero al tecnico di lavorare senza "fantasmi" al suo fianco, come dice lo stesso Mihajlovic, è dalla seconda partita di campionato che rischia il posto e sarà così fino a fine stagione e anche dopo, visto che, la scelta della Roma di prendere Spalletti, ha di fatto rafforzato il Milan nella corsa a Conte.
Ottenuta la qualificazione alla semifinale, non c’è neanche il tempo per festeggiare, ché già domenica si rischia ancora contro la Fiorentina, un’altra partita che non si può sbagliare e sicuramente non basterà la mezz'ora fatta con il Carpi, per avere ragione dei viola, visto che i rossoneri non riescono a giocare tutta la partita con la stessa intensità.
Ancora un Milan a due facce, che stavolta però ha approcciato bene la partita, giocando se pur in maniera farraginosa, una buona mezz'ora, dopo di che si sono rivisti i vecchi limiti, i vecchi difetti e se vogliamo una novità, ovvero, finalmente le due punte sono state "servite" sulla corsa e nello spazio, così come è nelle loro caratteristiche.
Quindi, chiaramente, almeno in queste tre partite, servirà un Milan diverso rispetto a quello visto ieri sera, per fare risultato nelle prossime tre gare di campionato, per quanto riguarda la Coppa Italia invece, il cammino verso la finale continua, superato il non irresistibile Carpi, la semifinale gli riserva uno tra Spezia o Alessandria, in teoria ancora più abbordabile.
Se i rossoneri non scivoleranno sulla tradizionale buccia di banana, la finale della Coppa Italia dovrebbe essere a portata di mano, è l'obbiettivo primario, di una stagione che vede presso chè compromesso, il fatidico terzo posto in campionato.
Il Milan deve partire sempre con questo l'approccio alla partita, come quello con il Carpi, con il piede sull'acceleratore, forse il fatto di sapere che non si può sbagliare, che bisogna assolutamente vincere, innesca un processo particolare, per questi motivi magari si potrà ottenere il massimo, dalle prossime partite di campionato.
Il Milan vince, ma fra luci ed ombre, buono l'avvio e poi un calo progressivo, non tutte le prestazioni individuali sono state positive, questa squadra non riesce ancora ad entusiasmare e a coinvolgere in pieno, occorre rituffarsi in campionato, con maggior convinzione, per provare a cancellare le prestazioni mediocri e risultati altalenanti.
Intanto vuoi o non vuoi, c'è da pensare al mercato, Galliani ha sempre detto che se non esce nessuno non entra nessuno, è andato via Suso ed è arrivato Boateng, adesso la cessione di Luiz Adriano per circa 14 milioni e 500 milan euro, danno la possibilità anche economica, di fare entrare il centrocampista che manca e che necessita.
Tre gli uomini prescelti, Fellaini, Witsel e Banega. Fellaini non arriverà con la formula del prestito e per Witsel ci vogliono molti soldini, Banega è il giocatore a cui il Milan può arrivare più facilmente, mentre se dovesse arrivare il si del fondo del Quatar, per Cerci al Genoa, liberebbe il posto per El Shaarawy, che potrebbe trovare una sistemazione in squadra.
La cessione di Luiz Adriano, che io avevo previsto qualche articolo fa, era l'unica possibile per reperire i soldi che servono per il centrocampista, visto che con l'arrivo di Boateng e i ritorni di Balotelli e Menez, in attacco si è rimasti in cinque per due maglie, stesso discorso per Cerci ed El Shaarawy, il Milan si troverebbe così un rinforzo a costo zero.
Foto tratte dal web.
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