Il Milan con la vittoria contro il Chievo
anche se non scaccia definitivamente i fantasmi, si gode almeno una sosta più
tranquilla, centrato l’obiettivo della continuità di risultati, lo stesso non
si può dire della solidità difensiva, visto che anche stavolta ha preso gol, la squadra ha fatto una buonissima partita e forse
finalmente Suso sta cominciando a muoversi in funzione di Higuain, ma manca all’appello
ancora Calhanoglu, un altro che ha le qualità per mandare in gol Higuain.
La squadra ha sempre
espresso un buon calcio, ora sembra abbia trovato più continuità, ma bisogna
considerare che si trattava pur sempre del Chievo, dove non riesce a migliorare
è la parte difensiva, considerando fra l’altro che Biglia ha fatto la sua
migliore partita, specialmente in interdizione.
Certo che finire il secondo blocco di
stagione con un filotto di vittorie, facendo dimenticare i tre pareggi precedenti
è una nota positiva, pareggi che comunque pesano ancora sulla classifica, perché
almeno i quattro punti lasciati tra Atalanta e Empoli, avrebbero regalato al
Milan già ad ottobre una classifica diversa, in una posizione più adatta ai
programmi e alle ambizioni del Milan.
Adesso due settimane di pausa prima del
derby, che serviranno più a recuperare alcuni acciaccati (Romagnoli e Cutrone),
che per lavorare con il gruppo, visto che come sempre sono più i giocatori che
partono per le nazionali che quelli che restano a Milanello e avere il derby
alla ripresa non è mai buono, visto che il Milan perde quasi sempre al ritorno
dalla sosta.
La speranza è e resta quella che la svolta
sia veramente arrivata, il terzo blocco che ha inizio con il derby il 21
ottobre, ci dirà sicuramente molto dell’evoluzione della mentalità e la
maturazione caratteriale, speriamo che ora siano diventati veramente più
concreti e pragmatici, due elementi fondamentali per fare punti oltre al bel
gioco e potere quindi guardare al futuro con maggiore ottimismo e fiducia,
anche grazie alla crescente intesa di Higuain e Suso, senza trascurare Biglia,
che forse finalmente ha iniziato a carburare, se così fosse potrebbe far svoltare
definitivamente la squadra.
Tutti “se” e tutti “ma” da verificare e
confermare, come i possibili arrivi di Ibrahimovic e Paquetà, in base a quelle
che sono le avvisaglie degli ultimi giorni, almeno lo svedese dovrebbe tornare
al Milan e non solo per sei mesi, questa è la mia impressione poi se si tratta
di una scelta giusta o sbagliata lo potranno dire solo: il campo, con quale
spirito torna Zlatan e la capacità di Gattuso nel gestirlo al meglio.
Non sono d’accordo con chi dice che Ibra non
ha una maglia, perché lui gradirebbe concludere la carriera nella squadra dove è
stato meglio e se fosse stato per lui non sarebbe andato via dal Milan, a
gennaio ci saranno i presupposti e allora vedremo se ci sarà anche il clamoroso
ritorno, mentre anche se Paquetà gradisce la destinazione Milan, la valutazione
del Flamengo di 50 milioni di euro rimane altissima, il Milan cerca rinforzi
sia a centrocampo che in attacco per rendere il Milan ancora più
competitivo.
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