lunedì 1 ottobre 2018

Finalmente!


Finalmente il Milan ha segnato più dell’avversario e proprio nel giorno in cui mancava Higuain, no che il nostro attaccante fosse il problema dell’attacco, ma solo per il fatto che non avendo la davanti a chi fare portare la croce abbiamo rischiato un tantino di più, cosa che invece dovrebbe essere la normalità.
Il Milan non può pensare a: prima non prenderle e poi vediamo se ci pensa Higuain, il Milan non può arretrare tutte le volte che va in vantaggio, si è vero si prendono troppi gol, vuol dire che Biglia, Kessie e magari qualche altro non fanno bene la fase difensiva, ma non per questo dobbiamo giocare davanti la nostra area.
Speriamo che con questa partita si sia aperta la mentalità difensivistica e che il Milan non smetta di giocare dopo il vantaggio, che cerchi di chiudere e magari di stravincere la partita, un cambio di atteggiamento c’è stato, speriamo che dopo essere tornati a respirare, non si ripiombi di nuovo in attendistiche fasi difensive. 
Le prestazioni delle partite precedenti non erano state negative, mancavano di continuità nel tenere saldamente in pugno la partita, non serviva ritirarsi a copertura del misero gol, ma serviva di più, un Milan che non mollasse mai l’avversario fino a che non fosse finita, un Milan che ha ripreso ad attaccare dopo il gol fin che non ha chiuso la partita.
Certo la classifica non è ancora quella programmata e servirà continuare su questa strada, quella in cui Kessie non è stato superficiale come al solito e quella in cui a furia di ripeterglielo, Suso ha alternato il suo oramai famoso movimento a rientrare (traversa docet), per poi tornare a segnare proprio alla sua maniera.
Io continuo a sostenere la mia tesi che se non proprio definitivamente, Calhanoglu (neanche questa volta particolarmente ispirato) debba cambiarsi spesso con Suso per variare le giocate e la prevedibilità, la riprova arriva quando Gattuso richiama in panchina Calhanoglu per sostituirlo con Laxalt, il mancino uruguagio con il suo piede (non è comunque un terzino) riesce a mettere dentro tantissimi palloni, che in altre situazioni sarebbero state sfruttate meglio.
Che il Milan non è guarito lo dimostra lo splendido destro di Djuricic, subentrato con Boga a partita quasi compromessa per il Sassuolo, la sua rete ha dato fiducia ai neroverdi e da quel momento il Milan viene nuovamente dominano e schiacciano dall’avversario, il Milan tiene botta, soffre e resiste, ma in virtù del doppio vantaggio, se no anche stavolta sarebbero andati via altri due punti.
Con la partita da recuperare il Milan potrebbe lasciare il decimo posto, chiaramente non sono ammessi altri passi falsi, a cominciare che è necessario vincere a San Siro contro il Chievo, per evitare ancora il fantasma di Conte, diciamo già promesso sposo del Milan (a me non piace), con cui bisogna solo fissare la data delle nozze, Conte è tecnicamente libero e può accasarsi dove vuole, ma il suo futuro non sarà definito in tempi brevi.

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