venerdì 26 ottobre 2018

Sognando e risognando.


Chi mastica di calcio sa che quando si parla, si dice sempre il contrario di quello che si pensa e se il Milan dice che la panchina di Gattuso non scricchiola, vuol dire che è l’esatto contrario e l’atteggiamento sconsolato e con poche idee di Rino, se non altro invita ad una riflessione, quel suo: "Non so più cosa fare", è lo stato evidente della situazione a Milanello e i dirigenti ne hanno già preso atto, quindi scricchiola.
Gattuso si giocherà tutto nelle gare con le due genovesi, io credo che a distanza così ravvicinata (Sampdoria dopo 2 giorni e dopo altri due il Genoa), sarà molto difficile riuscire a lavorare sulla testa più tosto che sulle gambe dei giocatori, per ribaltare completamente una situazione allucinante e secondo me non sarà neanche un vantaggio, quello di avere entrambe le partite a San Siro.
Con il Betis Siviglia il Milan ha giocato una delle partite più brutte, è stata una delle più brutte prestazioni mai fatte, con questa mentalità il Milan non può fare il campionato importante che si è imposto e certamente fa riflettere un Gattuso amareggiato e sfiduciato, alla ricerca dei problemi che non riesce a capire (nessuno credo li conosca), ma l’importante è che non tiriamo fuori il problema delle idee tattiche, perché con queste idee ha giocato undici mesi e le cose non andavano male, con la stessa squadra dovevano addirittura migliorare.
Io intanto, comincerei a togliere Calhanoglu che al momento non sta rendendo come dovrebbe e metterei dentro Cutrone che è sempre in grande spolvero e comincerei a preparare la squadra per il rientro di Conti e Caldara, senza dimenticare Paquetà, invece di aspettare che questi si abituino al 4-3-3, li metterei subito a proprio agio con la difesa a 3; Musacchio, Caldara e Romagnoli e vediamo intanto se prendiamo meno gol.
Quattro i centrocampisti (a me quello a 5 non piace) con Calabria in attesa di Conti, Biglia e Kessie, ma con Kessie che aiuti Biglia nella fase difensiva e che non sene vada in giro a fare inserimenti, del resto nasce difensore centrale come Desely, Laxalt a sinistra, Suso o Bonaventura dietro le due punte o i due nel tridente classico, Suso dovrà abituarsi a questa nuova posizione, un campione deve sapere fare più ruoli.
Così fra l’altro avremo delle alternative importanti, Rodriguez in difesa, Bonaventura a centrocampo e Calhanoglu in attacco e vedremo se così Gattuso riesce a riprendere in mano la situazione, fermo restando come vi dicevo, che nel calcio di dice sempre il contrario di quello che si pensa e possibilmente tutti questi attestati di stima dei giocatori per Gattuso, potrebbero non essere veri.
Comunque, ora al Milan servono due vittorie contro Sampdoria e Genoa, accompagnate da due prestazioni convincenti e non da botte di culo, perché altrimenti servirebbero a poco, sembrerebbe che il 4-4-2 potrebbe essere la strada scelta da Gattuso per uscire dalla crisi, quindi già in Milan-Sampdoria può cambiare il modulo fin dal primo minuto, con Cutrone a fare da spalla a Higuain e con Suso e Bonaventura larghi a centrocampo.
Gattuso non è ancora un grande allenatore, anche se non stava facendo male, la situazione sembra comunque e inspiegabilmente essere precipitata, il problema adesso c’è e quindi che fare? E’ un momento di difficoltà? Oppure qualcosa si è rotta in maniera definitiva? nelle ultime partite le incertezze sono state tante e allora, cosa fare?
Leonardo e Maldini che vivono tutti i giorni la realtà di Milanello sanno benissimo cosa si può fare e sanno altrettanto bene che arrivare a Conte è difficilissimo e forse pure per Zidane, più possibili invece Blanc (già con Leonardo al PSG) o Wenger (nome nuovo accostato al Milan), tutti allenatori con una storia e un palmares, molto diverso da Donadoni.
Per le mire del club, questo potrebbe essere il momento di svolta per consegnare al Milan subito ad un allenatore bravo e carismatico, prendiamone però uno buono e smettiamola di cambiare tecnico ogni sei mesi, ma non parliamone neanche di un Donadoni anche a tempo.
Come già detto per Ibra è già tutto pronto, Zlatan ci sta pensando e deciderà entro novembre, nuovi incontri sono intercorsi fra Leonardo e Raiola, per limare il contratto di Ibra e parlare di Abate, Bonaventura e Donnarumma, penso che sicuramente alla fine lo svedese darà l’“ok” e possibilmente a novembre arriverà anche Conte, torneranno Conti, Caldara e Scriniar, arriverà anche Paquetà, ma essenzialmente deve tornare il Milan, presto, molto presto. 

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