Il Milan si trova ad affrontare la temibilissima trasferta
con la Lazio, con una squadra ridotta all’osso, che può compensare alle assenze
solo con la massima concentrazione ed applicazione, in quella che di fatto è una
sfida per un posto in Champions, chi avrebbe vinto, avrebbe messo dieto l’altra
e se avesse vinto la Lazio, si sarebbe messa avanti addirittura con quattro
punti di vantaggio.
L’avesse fatto il Milan, avrebbe scavalcato i
biancocelesti tornando al quarto posto con due punti di vantaggio, invece come
era auspicabile, specialmente per il Milan, un pari sarebbe andato benissimo,
anche in considerazione che la Roma è stata bloccata a Udine, l’Atalanta ha
perso, il Sassuolo pure e la Fiorentina ha pareggiato.
La spaventosa emergenza infortuni, almeno in questo
turno di campionato è stata assorbita bene, peccato per questo Parma che sta
andando fortissimo e ce lo ritroveremo difronte domenica a un solo punto da noi
e che potrebbe condizionarci nel tentativo di tenere a tiro la Lazio e il
quarto posto, in attesa di recuperare gli assenti.
Contro al Lazio è stato compiuto un mezzo miracolo, ma
per far fronte all'incredibile emergenza servono altri otto miracoli o almeno
un altro paio, in attesa del rientro di Higuain, che sarà seguito poi dai
recuperi di Conti, Romagnoli, Musacchio, e Strinic, con buona pace di Bakajokò che
sta crescendo partita per partita e con ai box solo gli infortunati di lungo
corso Caldara, Biglia e Buonaventura.
La Lazio ha iniziato molto forte e il
Milan è stato bravo a tenere duro, poi piano piano e con il palo di Calhanoglu
ha preso un po' di fiducia, anche se la Lazio ha tenuto il pallino del gioco
quasi sempre in mano e ha pure segnato con Milinkovic-Savic, un gol annullato
per fuorigioco di Immobile.
La difesa incerottata regge bene
l'urto, Gigio effettua un paio di grandi interventi e come sempre tiene a galla
il Milan, Abate paga
i primi minuti di adattamento al nuovo ruolo e poi si assesta, è un caso o è il
suo nuovo ruolo? Rodriguez non sbaglia un pallone, attento e a suo agio nella
difesa a tre, con Zapata che sulla velocità non concede un centimetro, uscendo spesso bene anche
palla al piede, in difesa un autentico capolavoro, peccato quella respinta
corta di testa da cui Correa trova l’unico varco possibile al 94’.
Stavolta è il Milan a subire la zona Cesarini, quando oramai i giochi sembravano
fatti e il sorpasso in classifica compiuto, ma si può consolare con la crescita
e l’affiatamento della coppia Kessié-Bakayoko a centrocampo, dove dei due è Kessie quello che fa più lavoro sporco, mentre Bakayoko in
mezzo sta diventando un punto di riferimento importante, ed è delegato ad
attaccare gli spazi.
Il Milan ha saputo resistere,
si è compattato e si è sostenuto, quando ha trovato spazio è stato capace anche
fisicamente a colpire la Lazio e stava portando a casa tre punti insperati con
la forza di volontà, un punto per uno che lascia le cose immutate e con il
Milan a cui mancavano molti giocatori, il pareggio è il risultato che tutto
sommato ci si aspettava tra Lazio e Milan.
Gattuso stavolta non ha utilizzato nemmeno un cambio,
capisco che essere così vicini alla vittoria non è il caso di sconvolgere gli
equilibri in campo, non è nemmeno un’accusa per il pareggio finale, ma “spremere”
troppo i giocatori non è salutare, abbiamo visto che a lungo andare diventano
molto suscettibili agli infortuni, il mercato è ancora molto lontano e deve
salvaguardare questo piccolo capitale umano che gli è rimasto.
A gennaio servono oltre a Paquetà, altri tre
calciatori di valore, chiaramente compatibilmente con quella che sarà la
decisione dell’Uefa, uno sarà Ibrahimovic, l’accordo per lo svedese è totale
tra le parti, l'operazione Ibra ha un costo fattibile e non c'è un vincolo
contrattuale pesante, il ritorno di Ibrahimovic
in rossonero a gennaio è vicino, indipendentemente da quanto sentenzierà
l’UEFA.
Il Milan sta cercando occasioni di
mercato in tutti i reparti, oltre a Ibra anche a centrocampo, il reparto dove
c'è bisogno, Bakayoko ha trovato
continuità e nel centrocampo a quattro è un altro giocatore, ma un altro
rinforzo serve, a complicare i piani del Milan
ci potrebbero essere particolari paletti messi dall’UEFA.
Se
così non fosse, in difesa oltre a Rodrigo Caio, potrebbe
aprirsi un canale per il centrale danese Christensen del Chelsea, intanto per
il centrocampo, oltre a Paredes, il Milan sta cercando di capire i margini di
manovra su Sensi, se il Milan
completasse il mercato di gennaio anche con un difensore e un centrocampista,
potrebbe ritenersi soddisfatto?
La notizia che Zamparini ha venduto finalmente il
Palermo, mi ha come promesso, riportato ad interessarmi alle vicende rosanero,
spero che questa volta sia la volta buona o più che buona sia una vendita vera
e non fittizia come le altre volte.
Già venerdì ho visto la partita che il Palermo ha
giocato a Verona e devo dirvi che mi aspettavo di più, visti gli ottimi
risultati e il primo posto in classifica, forse oggi è una serie B diversa,
molto povera tecnicamente, ma il Palermo pur dominando per quasi tutto l’intero
incontro, è risultato poco fluido e molto sterile.
Magari si è trattato di una partita, però ho visto un
Nestorowski e un Traikowski involuti, un modulo altissimamente offensivo, che
ha tolto spazio ai rosa nella metà campo avversaria, impoverendone di fatto le
prestazioni individuali, è chiaro che mi riserverò di dare un giudizio
migliore, quando avrò la possibilità di vedere meglio la squadra, sempre che la
vendita della società sia vera.
L’annuncio a
quanto pare non può ancora essere ufficiale perchè non ci sono le firme, ma sembra che mancano solo i dettagli
burocratici, il passaggio di
proprietà dicono però che va considerato cosa fatta, io mi riservo di crederci
quando vedrò uscire dalle carte del Palermo il nome di Zamparini, allora sì.
Se andiamo
ad analizzare il comunicato di oggi, è legittimo avere qualche “riserva”,
sicuramente per il passaggio delle azioni è solo questione di giorni, forse di
ore, però resta ancora il mistero sul nome del nuovo presidente
e dei futuri consiglieri di amministrazione e non ci sono nemmeno i dettagli
dell’operazione che avverrà più o
meno a costo zero.
Ma come mai!
Pretendeva 50 milioni di euro a morire e ora la vende quasi a zero? Non è da
Zamparini, non mi fido ancora.
Il Palermo so che ha un organico affollatissimo, che
quelli che volevano andare via sono rimasti e quelli che li dovevano sostituire
sono arrivati lo stesso, per quello che mi riguarda il Palermo ha uno squadrone
e non ha bisogno di acquistare nessuno, tranne se non vuole cominciare a
preparare la squadra per la serie A, perché ripeto qualcosa o qualcuno non mi
ha convinto totalmente.
Quindi sarà soprattutto un mercato in uscita, dove alcuni
giocatori verranno girati ad altre squadre perché chiusi, tra questi: i
difensori Ingegneri e Accardi e Lo Faso, il Palermo comunque sembra voglia rinforzare il
centrocampo, a mio avviso giustamente e sugli esterni d’attacco: i nomi sono
quelli dell’under 21 rumeno Florinel Coman oltre a Matteo Pessina dell’Atalanta e a Pucciarelli del Chievo e di
Foschi mi fido.