Piatek ha portato a sei le reti messe
a segno in campionato, in sette partite disputate con maglia rossonera, con la
rete al Chievo l'attaccante polacco ha raggiunto lo stesso numero di gol
segnati in campionato nel Milan da Higuain in quindici presenze.
Basta che arrivi in area una palla
“calciabile” in porta e la butta dentro, ottavo gol in stagione e tutti gol che
pesano tantissimo, vincere è vero che è la cosa che conta di più, ma bisogna
almeno ogni tanto dimostrare di meritare di essere terzi in classifica, nel
derby servirà un altro spirito, bisognerà fare di più.
Il Chievo non si meritava minimamente di
perdere, in campo devo dire che la terza in classifica sembravano proprio i
clivensi, che con Di Carlo fanno sempre ottime prestazioni e hanno tenuto bene
il campo, per il Milan invece il solito atteggiamento, nonostante Biglia abbia
fatto una grandissima partita e abbia dato alla squadra un’impostazione più
tecnica rispetto a Bakajoko.
A proposito di Biglia e sul calcio di
punizione, Gattuso dovrebbe imparare (pochissime cose) da Allegri, visto che
Ronaldo non ne azzeccava una, ora le punizioni le tira Pjanic, al Milan visto
che Calhanoglu non ne azzecca nessuna, facciamole tirare a Biglia, come ai
tempi dell’Anderlecht e della Lazio, al di là del mezzo metro in più di
distanza dalla barriera, l’ha telecomanda all’incrocio dei pali, con un giro
meraviglioso.
Per Lucas una partita di grande qualità e quantità,
di una certa importanza per il suo rientro, bene anche Castillejo, frizzante,
vivace, con qualche colpo ad effetto e tanta imprevedibilità nella manovra, un
calciatore non facilmente da gestire per il Chievo, ottima la sua prova, ricca
di giocate importanti, ma è un Milan che gioca per sé, che vive di singoli.
Il Milan può e deve essere più in
controllo della partita, può e deve essere più qualitativo, deve dare di più
nella qualità e nella continuità del gioco, è vero che più di tutto conta
portare a casa punti, ma non sempre in questo modo, bisogna gestire meglio la
partita, perdere meno palloni e chiudere prima le gare.
Il gioco deve essere più fluido, le
vittorie sono troppo episodiche, sul VAR? credo che l’unica cosa sui cui ci si
poteva attaccare era il gioco pericolo, in un primo momento mi era sembrato
netto, ma rivedendolo in un altro replay, Piatek prova a fare la rovesciata, il
piede arriva sotto il braccio del difendente (quindi non è altissimo), poi è
Depaoli ad entrare nello spazio di Piatek che è in caduta dalla rovesciata
e mi sembra che con “scalci”, diciamo che non c’è “l’urto”, non c’è il calcione
insomma.
Non capisco perché ci si ostini a non
andare a guardare il monitor e più che altro a non fare vedere a noi il VAR,
ripeto: gli arbitri del VAR seduti comodamente, vedono e rivedono l’azione e devono
prendere la decisione, mentre vanno in onda le immagini VAR per noi che
dobbiamo capire e invece niente, così il VAR non serve e non mi piace, resta
uno strumento in mano agli arbitri che possono continuare a “delinquere” sotto
l’immunità della tecnologia.
Tornando al Milan, finalmente abbiamo il “punteros”,
Piatek è in testa alla classifica cannonieri con Quagliarella e Ronaldo,
abbiamo un attaccante che ha motivazioni, voglia, determinazione, il coraggio della
giocata, ma dobbiamo cercare di migliorare la fase offensiva, dobbiamo
mettergli più palloni a disposizione, per essere decisivo.
Numericamente sono d’accordo con Luca
Antonini se continuiamo con il 4-3-3, serve un centrocampista a completare i
sei con il rientro di Bonaventura e lo sfoltimento Montolivo, Bertolacci, Mauri
ed un esterno d'attacco per Calhanoglu o Suso, perché il loro apporto in questa
stagione non è stato straordinario, Suso è stato deludente anche a Verona e io
continuo a pensare che dopo avere rinnovato il prossimo anno sarà ceduto.
Su chi possa essere l’esterno al momento non
ho idea, io a parte Chiesa che è difficilissimo da acquistare ho un pallino:
Dybala, lo vedrei bene in coppia con Piatek e Paquetà rifinitore alle loro
spalle e per il centrocampista credo proprio che sarà Milinković-Savić, ma non trascurerei a sinistra
Castagne, so che si tratta di una spesa di 200 milioni, ma se andiamo in
Champions è per andare avanti e non uscire ai gironi ci vuole.
Per il Palermo tante voci e tanti pretendenti,
che però non hanno ancora presentato un’offerta concreta per salvare i rosa e
dargli un futuro diverso dal fallimento, a quanto pare i Mirri stanno lavorando
con un gruppo milanese, che fa capo a Preziosi, ma potrebbero esserci delle altre
ipotesi, sembra che ci sia un gruppo cinese, la York Capital Management, Frank
Cascio e del ritorno di Follieri, che ci riprova per la terza volta.
Un altro tentativo di riaprire la
trattativa quasi chiusa un mese fa, il tempo purtroppo stringe e mancano solo quattro
giorni per dipanare la matassa e poi nel malaugurato caso non si dovesse
trovare un acquirente, De Angeli e Foschi avrebbero sole quarantotto ore per
trovare almeno i soldi per il pagamento degli altri stipendi, intanto il nuovo difensore del Palermo Gunnarsson, potrebbe
esordire con il Venezia.
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