Intanto ci sarebbe anche da pensare a
reagire dalla sconfitta nel derby, i giocatori sono in giro per le nazionali e
questo non aiuta a fare quadrato, la speranza è almeno che possano rigenerarsi
giocando per il proprio paese, pronti via però c’è la Samp e pure in trasferta,
la partita in ottica Champions è delicatissima e poi anche prima del 3 a 2 con
l’Inter, il Milan aveva perso un po' di brillantezza.
Le difficoltà incontrate con Lazio,
Sassuolo e Chievo, hanno indicato una squadra in affanno fisicamente e
mentalmente, a questo punto servono alternative tattiche e magari di uomini,
uscire in sostanza dal solito schema, rimettere dentro Biglia, con Bakayoko e
Kessie o a limite Calhanoglu ai lati, con l’avanzamento di Paquetà più vicino a
Piatek e Cutrone, lasciando Calhanoglu e Suso in panchina per rimettersi in
forma, vista la fase complicata del campionato.
Si dice squadra che vince non si tocca e
il Milan fino al derby ne aveva vinte cinque di fila, io dico: squadra che vince
non si tocca ma si ritocca, possibilmente cambiando qualche “uomo”
che non è al meglio ed essenzialmente, cambiando qualcosa tatticamente, per
mettere i calciatori nei loro ruoli più adatti, altrimenti si rischia di continuare
a giocare sempre in inferiorità numerica, come abbiamo fatto negli ultimi due
mesi.
Il Milan in questa decina di partite che
verranno, dovrà avere più motivazioni e più qualità di quelle dimostrate fino
ad adesso, la classifica dice che il Milan è quarto ed è ancora in zona Champions,
in pratica l’obiettivo sognato otto mesi fa, ma bisogna riprendere subito il
cammino interrotto con l’Inter, nulla è ancora perduto, la corsa continua, ma è
giusto criticare l’allenatore per spronarlo a fare meglio, specie sulla fase
offensiva.
Schierare sempre la stessa formazione,
appaga i titolari e deprime chi non gioca mai, Suso è in un momento di
involuzione e con Calhanoglu sarebbero potuti andare in panchina qualche volta,
Piatek è bravissimo a trasformare in rete, quella mezza palla che gli capita,
ma (come Higuain) ha bisogno di più palloni là davanti, non è possibile che una
squadra terza in classifica, abbia un solo modo di interpretare tutte le
partite.
Il problema oltre che di assenza di
un’idea di gioco è anche legato alla mancanza di duttilità della squadra o
dell’allenatore se vogliamo e all’equivoco nel modulo, che è un fattore
importante e che va risolto, Suso è indubbiamente un giocatore talentuoso, ma quando
non gira, gli altri nove forzatamente lo subiscono, se lui e spesso anche
Calhanoglu non fa gioco, non si tratta più di un 4-3-3 o di 4-4-2, ma di un
altro modulo perché c’è sempre un uomo senza compiti.
Nei moduli ognuno ha dei compiti ben
precisi da rispettare, diagonali, copertura degli spazi, raddoppi, attacco al
pressing, ora se passi al 4-3-1-2 o al 3-4-3, con Suso defilato a dare
compagnia al guardalinee, non ottieni quello che speri, puoi giocare con lui che
entra in corsa per sparigliare gli avversari a squadre lunghe e poi (questo non
lo capisco) non si adatta a fare il trequartista o la seconda punta, solo l’ala
destra con una sua personale interpretazione, limitata nelle mansioni.
Suso sta in campo per novanta minuti senza
incidere, è colpa della pubalgia? Il finale di campionato però richiede un
impegno continuativo e Suso nelle ultime quindici partite, è stato decisivo una
volta sola, per me sarebbe il momento di passare al 4-3-1-2, con a centrocampo
Kessie, Biglia e Bakayoko, trequartista Paquetà, e in attacco Piatek e Cutrone,
chiedendo ai terzini di osare di più e mettere tanti cross per gli attaccanti.
Il Milan ha le potenzialità per fare bene,
gli manca qualcosa dal punto di vista fisico (Suso, Calhanoglu e Rodriguez), deve
rinforzarsi fisicamente con Cutrone e Conti, tecnicamente con Biglia al centro
e Paquetà alle spalle di Piatek e Cutrone, per servirli nel migliore dei modi e
concludere a rete, l'idea resta quella di liberare la fantasia di Paquetà,
arretrando se è il caso anche Calhanoglu a metà campo, l’importante è avvicinare
il brasiliano a Piatek.
Acquistare e vendere, Leonardo deve
risolvere alcune questioni importanti, come Suso per esempio, il riscatto di
Bakajoko, il poco impiego di Cutrone e poi Biglia, Bonaventura e Kessie,
l’interesse per Everton del Gremio, presagisce l’addio di Suso, confermato dal
fatto che Everton non è l’unico esterno nel mirino, ci sono anche Saint-Maximin
e Deulofeu, oltre a Dani Olmo della Dinamo Zagabria.
Il Milan pensa anche ad una fascia
sinistra più propositiva e Biraghi è un nome che ritorna e poi c’è la caccia ai
centrocampisti, dove il solo riscatto di Bakayoko non può bastare, servirà
l’arrivo di altri giocatori per alzare il livello tecnico della squadra e
rimpolpare anche numericamente il reparto, che perderà oltre a Mauri, Montolivo
e Bertolacci, anche Kessie per pagare Bakajoko e Bonaventura non ancora
ripresosi dall’infortunio, senza contare Calhanoglu.
Sempre con la Fiorentina si potrebbe
parlare di Veretout e magari riprendere con la Lazio il discorso Savic, ma
serviranno anche un po' di plusvalenze, il primo candidato è Suso che ha avuto
un rendimento tutt’altro che soddisfacente e ha una clausola rescissoria di 38
milioni di euro valida solo per l’estero, un altro uomo mercato è Calhanoglu e anche
Laxalt.
Cutrone potrebbe andare in prestito per
trovare maggiore spazio e accetterebbe il trasferimento al Torino, il classe
'98 interessa anche al Borussia Dortmund, ma il Milan lo vuole dare in
prestito, perché non vuole perdere il controllo sul giocatore a cui la
soluzione granata sarebbe gradita, magari in uno scambio con Baselli o Meïté,
in uscita anche Zapata.
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