Il cambio di Mandzukic nel finale, ha tolto al Milan l’uomo alto in area di rigore, che sul primo palo nel primo tempo ha preso tanti palloni alti sui corner, Meitè al suo posto non ha funzionato e il Milan ha preso al 93° il gol beffa, forse è mancata un po' di malizia o forse un po’ di esperienza, fatto sta che prendere il 2 a 2 all'ultimo minuto e in superiorità numerica, non depone a favore dei rossoneri.
Alla fine era
diventata la partita giusta, portare a casa la vittoria sarebbe stato un bel
segnale, per le avversarie e per il morale del Milan, anche se non penso che
una vittoria o un pareggio, possano eventualmente invertire la crisi, sembrava ormai fatta, mancavano solo pochi secondi e la
Stella Rossa era in dieci, invece quel pareggio in extremis, tiene ancora aperto
il discorso qualificazione.
Il Milan si è fatto beffare malamente
nel finale, forse la squadra non è ancora pronta per i grandi palcoscenici, non
si può pensare sul 2 a 1 e con l’avversario in dieci, di essere già agli ottavi
di Europa League, tutto sommato il pareggio in trasferta è un buon risultato,
ma bisogna capire se il Milan ha bruciato le tappe, realizzando in un solo anno
quello che era previsto in tre anni o se in realtà è stata una meravigliosa
illusione.
Senza dubbio il Milan si è
dimostrato poco lucido, sia a Belgrado che a La Spezia, ora i rossoneri sono
chiamati all’esame di tutti gli esami, il derby, certo sarebbe stato meglio
arrivarci con il Milan in testa alla classifica, senza la sconfitta con lo
Spezia o con un successo a Belgrado, insomma il derby non sarà decisivo per lo
scudetto se il Milan vince, sarà invece determinante per il resto del cammino
se perde.
A Belgrado si è visto un
ottimo Kalulu, che ha fatto una buonissima partita anche da terzino, spinge e
copre con intelligenza, dandomi ragione nell’essere preferito a Dalot, anche Tomori
ha fatto una buonissima partita, senza dare mai la sensazione di andare in
difficoltà, due giovani, due nuovi, due che si stanno imponendo meglio del più
navigato e mai definitivamente esploso Romagnoli.
Theo Hernandez vuole
diventare il più forte terzino al mondo, ma deve crescere in fase difensiva,
dove è sempre molto timido, anche se è vero che Rebic spesso non gli dà una
mano e tanto meno lo aiuta Leao quando gioca in quella fascia, peccato per Bennacer,
che stava cominciando a mettere minuti nelle gambe, ottimo anche Krunic, che
quando gioca nel suo ruolo (quasi mai), quello che preferisce, dimostra di
avere dinamismo e belle giocate.
Delude ancora terribilmente Meitè,
che continua a non convince, Castillejo è sempre molto fumoso e poco incisivo, Rebic
stenta a riacquistare la forma e il solito Leao, dovrebbe essere quello che va
a sparigliare gli avversari, dando quella spinta in più e invece produce molto poco.
Il 2 a 2
subito nei secondi finali della partita, mette in evidenza un Milan troppo lezioso e con poca voglia, cosa che per certi
versi si era notata anche contro lo Spezia, la Fiorentina venerdì ha battuto
nettamente i liguri per 3 a 0, confermando che è vero che lo Spezia ha fatto
una gara impeccabile, ma che il Milan, se è sempre quello che abbiamo imparato
a conoscere in quest’anno, quella partita non può perderla mai al mondo, la
Fiorentina ha fatto contro i liguri, quello che non ha saputo fare il Milan.
Contro l’Inter il
discorso deve essere diverso, torneranno Ibrahimovic, Calhanolgu e Saelemaekers,
rientreranno Calabria, Kjaer e Kessie, ma deve rientrare anche il vecchio
atteggiamento, quello avuto fino a qualche mese fa e che conosciamo, deve
ritornare “l’alta velocità”, perché il Milan contro l’Inter non può permettersi
di giocare su ritmi bassi, perché è quella la qualità del loro gioco, mettendo
la parola fine a partite e prestazioni non eccezionali.
Il Milan ha sbagliato la partita contro lo Spezia e contro l’Atalanta, in entrambe è stato sbagliato l'atteggiamento, diciamo che può capitare un passaggio a vuoto, due in questo caso, ma non tre, nonostante la stagione più che positiva, una sconfitta con l’Inter certificherebbe che il Milan si è inceppato, che qualcosa non sta funzionando come dovrebbe e che non riesce più a tenere il passo di prima.
Non dobbiamo dimenticare che nel 2021
sono arrivate 4 sconfitte in 10 partite, che per una squadra che punta allo
scudetto (ha l’obbligo di tentare) sono tante, se si tratta di una fisiologica
flessione o di un naturale rallentamento, lo vedremo in seguito con le partite
importanti: Inter, Stella Rossa e Roma decideranno la stagione, il Milan non ha
molte opzioni, deve solo farsi trovare pronto e dimostrare di non essere in
crisi.
È il momento di ricominciare a correre, ci sono tre partite fondamentali in una settimana, oltre al derby con l'Inter, c’è la trasferta con la Roma, per il prestigio e la classifica in campionato e poi c’è il ritorno con la Stella Rossa, che con la qualificazione agli ottavi, porterebbe nelle casse rossonere anche 1,1 milioni.
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