sabato 20 febbraio 2021

Era fatta.

Il cambio di Mandzukic nel finale, ha tolto al Milan l’uomo alto in area di rigore, che sul primo palo nel primo tempo ha preso tanti palloni alti sui corner, Meitè al suo posto non ha funzionato e il Milan ha preso al 93° il gol beffa, forse è mancata un po' di malizia o forse un po’ di esperienza, fatto sta che prendere il 2 a 2 all'ultimo minuto e in superiorità numerica, non depone a favore dei rossoneri.

Alla fine era diventata la partita giusta, portare a casa la vittoria sarebbe stato un bel segnale, per le avversarie e per il morale del Milan, anche se non penso che una vittoria o un pareggio, possano eventualmente invertire la crisi, sembrava ormai fatta, mancavano solo pochi secondi e la Stella Rossa era in dieci, invece quel pareggio in extremis, tiene ancora aperto il discorso qualificazione.

Il Milan si è fatto beffare malamente nel finale, forse la squadra non è ancora pronta per i grandi palcoscenici, non si può pensare sul 2 a 1 e con l’avversario in dieci, di essere già agli ottavi di Europa League, tutto sommato il pareggio in trasferta è un buon risultato, ma bisogna capire se il Milan ha bruciato le tappe, realizzando in un solo anno quello che era previsto in tre anni o se in realtà è stata una meravigliosa illusione.

Senza dubbio il Milan si è dimostrato poco lucido, sia a Belgrado che a La Spezia, ora i rossoneri sono chiamati all’esame di tutti gli esami, il derby, certo sarebbe stato meglio arrivarci con il Milan in testa alla classifica, senza la sconfitta con lo Spezia o con un successo a Belgrado, insomma il derby non sarà decisivo per lo scudetto se il Milan vince, sarà invece determinante per il resto del cammino se perde.

A Belgrado si è visto un ottimo Kalulu, che ha fatto una buonissima partita anche da terzino, spinge e copre con intelligenza, dandomi ragione nell’essere preferito a Dalot, anche Tomori ha fatto una buonissima partita, senza dare mai la sensazione di andare in difficoltà, due giovani, due nuovi, due che si stanno imponendo meglio del più navigato e mai definitivamente esploso Romagnoli.

Theo Hernandez vuole diventare il più forte terzino al mondo, ma deve crescere in fase difensiva, dove è sempre molto timido, anche se è vero che Rebic spesso non gli dà una mano e tanto meno lo aiuta Leao quando gioca in quella fascia, peccato per Bennacer, che stava cominciando a mettere minuti nelle gambe, ottimo anche Krunic, che quando gioca nel suo ruolo (quasi mai), quello che preferisce, dimostra di avere dinamismo e belle giocate.

Delude ancora terribilmente Meitè, che continua a non convince, Castillejo è sempre molto fumoso e poco incisivo, Rebic stenta a riacquistare la forma e il solito Leao, dovrebbe essere quello che va a sparigliare gli avversari, dando quella spinta in più e invece produce molto poco.

Il 2 a 2 subito nei secondi finali della partita, mette in evidenza un Milan troppo lezioso e con poca voglia, cosa che per certi versi si era notata anche contro lo Spezia, la Fiorentina venerdì ha battuto nettamente i liguri per 3 a 0, confermando che è vero che lo Spezia ha fatto una gara impeccabile, ma che il Milan, se è sempre quello che abbiamo imparato a conoscere in quest’anno, quella partita non può perderla mai al mondo, la Fiorentina ha fatto contro i liguri, quello che non ha saputo fare il Milan.

Contro l’Inter il discorso deve essere diverso, torneranno Ibrahimovic, Calhanolgu e Saelemaekers, rientreranno Calabria, Kjaer e Kessie, ma deve rientrare anche il vecchio atteggiamento, quello avuto fino a qualche mese fa e che conosciamo, deve ritornare “l’alta velocità”, perché il Milan contro l’Inter non può permettersi di giocare su ritmi bassi, perché è quella la qualità del loro gioco, mettendo la parola fine a partite e prestazioni non eccezionali.

Il Milan ha sbagliato la partita contro lo Spezia e contro l’Atalanta, in entrambe è stato sbagliato l'atteggiamento, diciamo che può capitare un passaggio a vuoto, due in questo caso, ma non tre, nonostante la stagione più che positiva, una sconfitta con l’Inter certificherebbe che il Milan si è inceppato, che qualcosa non sta funzionando come dovrebbe e che non riesce più a tenere il passo di prima.

Non dobbiamo dimenticare che nel 2021 sono arrivate 4 sconfitte in 10 partite, che per una squadra che punta allo scudetto (ha l’obbligo di tentare) sono tante, se si tratta di una fisiologica flessione o di un naturale rallentamento, lo vedremo in seguito con le partite importanti: Inter, Stella Rossa e Roma decideranno la stagione, il Milan non ha molte opzioni, deve solo farsi trovare pronto e dimostrare di non essere in crisi.

È il momento di ricominciare a correre, ci sono tre partite fondamentali in una settimana, oltre al derby con l'Inter, c’è la trasferta con la Roma, per il prestigio e la classifica in campionato e poi c’è il ritorno con la Stella Rossa, che con la qualificazione agli ottavi, porterebbe nelle casse rossonere anche 1,1 milioni. 

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