mercoledì 24 febbraio 2021

Torniamo a parlare del derby.

Partiamo da un fatto assodato, l'Inter ha piazzato la sua prima fuga stagionale, distanziando in classifica di 4 punti il Milan, Milan che non è più quella macchina perfetta di qualche tempo fa e che ha avuto comunque un ridimensionamento, il calo di rendimento del 2021, ora deve essere affrontato da Pioli, che non dovrà solo ricompattare il gruppo, ma secondo me deve dare anche un nuovo assetto tattico alla squadra, per uscire da questa crisi, che rischia di rovinare quanto di buono è stato fatto fine ad adesso.

È vero che da domenica a giovedì c’è poco tempo a disposizione, però già contro la Stella Rossa il Milan deve raggiungere obbligatoriamente il passaggio agli ottavi, vincendo e convincendo, cambiando assolutamente modulo e uomini, puntando su quelli che sono più in forma e più funzionali, perché dobbiamo ritrovare quel ritmo frenetico e quella fluidità di palleggio, che ci contraddistinto per tutto il 2020.

Pioli deve andare in profondità sulle cose, che non hanno funzionato da un mese a questa parte, deve riportare la squadra a giocare come sa fare, perché certe cose non è che le dimentichi, Pioli ora deve essere bravo ad insegnare ai tanti giovani, come vanno affrontati questi momenti di difficoltà e riportare in squadra il giusto equilibrio, il lavoro di Pioli deve essere fatto anche per dimostrare e dimostrarsi di essere ancora forti e che i risultati non sono arrivati per caso.

Il Milan deve necessariamente ripartire, ci sono alcuni giocatori che non sono al massimo della condizione e altri che non stanno più rendendo nei loro ruoli, dove magari erano adattati e anche se con buoni risultati, non può continuare a proporli in una fase così complicata, perché non giova a nessuno, specialmente ai calciatori e a tutta la squadra intera.

Il Milan a mio avviso è competitivo per tutti gli obiettivi stagionali rimasti, a condizione però che torni ad esprimere il calcio veloce, fluido, cinico e combattivo del 2020 e poi dopo l’auspicata vittoria convincente con la Stella Rossa, il Milan dovrà confermarsi anche contro la Roma, per blindare il 2°, il 3° o il 4° posto, senza tralasciare però la possibilità di vincere il campionato, perché è vero che ora il Milan deve guardarsi alle spalle dalle contendenti, che si sono notevolmente avvicinate per un posto in Champions League, ma scordarsi lo scudetto no.

Capisco chi dice che abbiamo diciassette punti in più rispetto all’anno scorso, che effettivamente non è una squadra alla deriva, sono d’accordo che un momento di flessione è fisiologico, ma questo è un momento particolarmente complicato e va ignorato, non tanto per le due sconfitte o per i cinque gol incassati, quanto per gli zero gol segnati, per una squadra che per 24 o 28 partite consecutive, adesso non ricordo, ha segnato almeno due gol a partita.

Non possiamo pensare però che se restiamo fuori dalle coppe non è un problema, quindi se gli attaccanti non segnano, bisogna capire il perché e lavorarci sopra, anche con un cambio di modulo, perché la squadra è in difficoltà e non possiamo nasconderlo.














Per esempio Saelemaekers è arrivato come terzino ed è diventato trequartista, anzi esterno d’attacco, ma se i nostri esterni lui compreso, al momento non vanno, perché non può fare l’esterno d’attacco Theo Hernandez? Parliamo di uno che da terzino ha segnato il doppio dei gol di Saelemaekers e che fa il triplo degli assist, perché non può fare il trequartista a destra? Del resto Rebic, non gioca a piedi invertiti?

Come esterno basso a sinistra nei 4 a centrocampo, possiamo adattare: Saelemaekers Kalulu, oppure Calabria, Theo la davanti diventa devastante e potrebbe essere la migliore spalla per Ibra, perché non possiamo dare per scontato che abbiamo già un posto sicuro in Champions, se fosse così staremmo sbagliando tutto.

Hernandez trequartista non è un’idea pellegrina, perché con un 3-4-2-1, potremmo sfruttare al meglio i giocatori a disposizione, avremo una squadra più compatta e più coperta in fare difensiva, giocando in pratica come gioca l’Atalanta, che gioca con il solo Zapata e due trequartisti, un problema è che il Milan dalla Juventus in poi, non ha più vinto gli scontri diretti e l’altro, è un Milan meno brillante, in difficoltà, un po’ perso e non si può fare finta che non è così.

La difesa ha perso la sua solidità, l’attacco non è più decisivo come prima, il solo Ibrahimovic non basta, servono i gol dei centrocampisti, ma soprattutto servono quelli dei trequartisti (Leao 5, Rebic 4 e Calhanoglu 1), troppo pochi nonostante il gioco molto offensivo fatto dal Milan, perché anche se abbiamo perso contro l’Inter, sono solo 4 i punti di distanza e per me siamo ancora in lotta per lo scudetto, non molliamo e non ci accontentiamo.

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