Quello che contava era il risultato e il Milan ha battuto il Venezia con il classico 2 a 0, riportandosi nuovamente al secondo posto in classifica con 13 punti insieme all’Inter, dietro al Napoli capolista, che ha battuto nettamente la Sampdoria e come l’anno scorso dopo cinque giornate di campionato, il Milan ha gli stessi punti, anche se non è prima.
Un buon auspicio per sperare di entrare anche
quest’anno tra le prime quattro e quindi di nuovo in Champions League, questo gruppo
è più forte, più solido e più maturo di quello dello scorso anno, nonostante
otto infortunati e qualche rotazione, il Milan ha tenuto lo stesso bene il
campo, anche se non è stato lo stesso Milan.
E’ stato comunque un Milan solido e convinto, sono
serviti però i cambi sulle fasce dopo un ora, per sbloccare la partita, il
Venezia ha impensierito i rossoneri solo al 44esimo del primo tempo e al
93esimo del secondo, anche se ha tenuto bene per un’ora, fino a quando non è
arrivata la rete che ha sbloccato la partita.
A quel punto la partita è stata più fluida e il Milan ha
cominciato a dare spettacolo puro, artefice principale Theo Hernandez, che ha
segnato e ha fatto l’assist per il gol, il primo tempo è stato senza gol, ma i
rossoneri le occasioni le ha avute, sapevamo che in queste condizioni e forse
anche con la squadra al completo, quella con il Venezia, così come quella con
lo Spezia, sarebbe stata una partita difficile e allo stesso tempo importante.
Lo scorso anno abbiamo provato sulla nostra pelle, che sono queste le partite che devi vincere (compreso gli scontri diretti) per arrivare allo scudetto, scudetto? Sì! Perché no? Lo scorso anno l’obiettivo era il quarto posto, quest’anno dobbiamo alzare l’asticella e visto che lo scorso anno ci siamo andati vicini, perché lo scudetto no?
Intanto speriamo di recuperare qualche giocatore,
anche perché pur non avendo nessuna possibilità di passare in Champions,
abbiamo l’obbligo di giocarcela lo stesso alla grande, i tempi mi sembrano oramai
maturi, per puntare allo scudetto (lo vince solo una) e dopo tanti anni
d’attesa, per andare avanti in Champions.
La crescita è stata graduale e con lei è arrivato
anche il cambio radicale di mentalità, è una squadra più matura e pronta, non
per vincere lo scudetto, ma per lottare fino alla fine del campionato per il
titolo, il Milan è una squadra che spinge sempre, alla ricerca della vittoria e
questo è un segnale importante, per raggiungere certi traguardi.
Poi c’è un Tonali in più, un Tonali fortemente dentro
al progetto, padrone della squadra e del centrocampo, in grandissima condizione
fisica e mentale, con grande personalità e capace di reggere da solo il Milan, da
vero capitano e se poi dovesse tornare il Kessie che conosciamo, non mi sento
di mettere un freno alla provvidenza.
Gli infortuni caso mai sono un problema per questa
squadra, che non ha mai la possibilità di giocare nella miglior formazione
possibile, sembrerebbe che per ovviare a questo, a Milanello stanno provando a lavorare
sulla prevenzione degli infortuni, con lunghe sessioni di recupero dopo le
partite, ci sono giocatori che si fermano dopo l’allenamento, a fare massaggi,
vasche di ghiaccio ed altri metodi che servono ad accelerare il recupero, resta
il fatto però che qualcosa va modificata, magari con delle diverse metodologie
di lavoro.
L’emergenza e la turnazione, ha dato la possibilità a diversi giocatori di secondo piano di mettersi in mostra, è toccato a Kalulu, anche se il secondo tempo con il Venezia lo ha fatto in apnea, a Romagnoli (il capitano del Milan che ha messo di fila due ottime prestazioni) e a Gabbia, sostituito poi per dare velocità alla difesa, ma finché è stato in campo è stato il migliore, efficace, preciso e coraggioso, non ha sbagliato nulla .
Messias, Pellegri, Florenzi e Kessie sono lontani da
un rendimento ottimale e per Kessie mi dispiace veramente tanto, visto che per
lui è l’ultimo anno al Milan, mi sarebbe piaciuto che avesse fatto un altro
anno ad alto livello, da protagonista come quello scorso.
Non guardatemi così e cominciate a metabolizzare che
nella stagione 2022/2023 il presidente non sarà più un giocatore del Milan, io
addirittura penso che andrà via già a gennaio, tanto che il Milan sta già
cercando un suo sostituto e ha messo nel
mirino William Carvalho.
Carvalho è un centrocampista portoghese di 29
anni e di proprietà del Betis Siviglia, l'idea dei rossoneri è quella di
provare a prenderlo nel mercato invernale, perché sembra che la nuova squadra
di Kessie, voglia anticipare la concorrenza versando al Milan un
indennizzo.
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