Ma non appena il Milan si è riorganizzato,
la Juventus gli ha ceduto il passo e alla fine è Szczesny che salva la Juventus
dalla sconfitta, su un tiro insidioso di Kalulu da distanza ravvicinata, una
vittoria che sarebbe stata clamorosa, clamorosa si ma meritata, anche se il
pareggio può essere considerato un risultato giusto. Pareggiare a Torino con la
Juventus, anche se non è più la Juventus che conosciamo, non è un risultato da poco,
anche se resta il rammarico di essere andati a Torino con ben otto infortunati,
problema infortuni che si sta ripetendo anche quest’anno e per il quale metto
sotto accusa il preparatore perché non è come dicono i nostri detrattori,
che i calciatori si infortunano perché sono vecchi.
Come se non fossero vecchi anche Chiellini; Quagliarella
o Dzeko, da noi non sono infortunati solo 40enni, 35enni o 32enni, tra gli
infortunati ci sono pure Calabria e Bakajoko, il preparatore a maggior ragione che
sono vecchi, deve essere bravo a tenerli in forma e l’infortunio
di Kjaer deve far suonare come un allarme, visto che da un anno e mezzo, gli
infortuni sono tanti, troppo e mettono in difficoltà la squadra.
Pioli oggi può e deve intervenire, ma
anche la dirigenza che è esperta e competente deve chiedersi il perché di tanti
problemi fisici, che colpiscono i calciatori per diverse settimane e non stiamo
parlando degli infortuni traumatici, ma di quelli muscolari, perché tra campionato
e Champions, tutti questi infortuni pesano.
Alla quarta di campionato e dopo avere incontrato già Lazio
e Juventus, 10 punti sono un bottino di tutto rispetto, piuttosto fa rabbia
l’errore di Theo Hernandez, perché eravamo nella piena disponibilità della
partita e della palla, più che l’errore di Theo, condanno il modo poco prudente
di difendere sui calci d’angolo a nostro favore.
Nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo, forse
complice la stanchezza della Juventus, il Milan è venuto fuori piano piano e
poi alla ripresa del gioco, le cose sono migliorate, il Milan ha trovato più ritmo
e fluidità nella manovra, le cose poi sono andate ancora meglio con l’uscita di
Kessie.
Il giocatore non si è ancora ripreso dall’infortunio e
sta pagando un 2020/21 senza sosta, forse è pure condizionato dalla firma del
contratto, ma Kessie è ben lontano dall’essere il centrocampista “Presidente”
che tutti conoscevamo, ha giocato spesso all’indietro, ha messo poca pressione
in avanti e con un Tonali così sontuoso, il posto in squadra è in bilico.
Sandro ha fatto un’altra prestazione di coraggio,
forza, geometria e grande solidità mentale, eclissando totalmente il grande
Locatelli, facendoci dimenticare l’errore fatto qualche anno fa, vista la condizione fisica e contrattuale di
Kessie, Tonali potrebbe diventare con Bennacer (che si trova alla grande nella
gestione del centrocampo insieme a
Sandro), la nuova coppia titolare del centrocampo del Milan.
Bennacer contro la Juve ha dimostrato di avere recuperato e avere molto più gamba, anche il doppio play sembra funzionare (occhio Kessie) e poi abbiamo finalmente uno che batte bene gli angoli e chissà, in futuro forse anche le punizioni, di certo c’è che Kessie non è ancora al top della forma e che in questo momento a maggior ragione non può pretendere gli 8 più bonus che gli darebbe il PSG.
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