La prima sfida è complicata, il Liverpool è molto
forte e lo ha dimostrato mercoledì sera, così come sono altrettanto forti
l’Atletico Madrid e il Porto, difficilmente, una squadra ricca di giovani che
si affacciano per la prima volta a questa competizione, potrà sovvertire il
pronostico, ma il Milan da sempre e in questo in particolare ci ha sempre
sbalordito, chissà che non succeda anche stavolta.
Il Milan nonostante tutto, è preparato sotto tutti i
punti di vista a questa competizione, è convinto dei propri mezzi e che il
girone è durissimo, per passare servirà il miglior Milan possibile ed
immaginabile e quello visto contro il Liverpool non lo è stato, ha pagato lo
scotto del debutto.
E’ stato concentrato, coraggioso e ha saputo
aspettare, non ha mai rinunciato alla sua identità tattica, ma l’assenza di Bakayoko
e Ibrahimovic, che rappresentano gli uomini più esperti di tutti in questa
competizione, ha tolto quel quid in più, che magari lo avrebbe potuto portare
al pareggio, queste assenze insieme alle poco brillanti condizioni di Kessie e
Giroud, non gli hanno permesso di essere il miglior Milan.
Il Milan perde la
prima gara in Champions, ma a mio avviso ne esce a testa alta, il Liverpool
vince meritatamente e nonostante la grandissima pressione e il grande volume di
gioco, il Milan appena ha potuto gli ha reso la “vita” difficile, quello del
Liverpool è stato un dominio territoriale imponente, che ha mostrato tutta la
loro innegabile superiorità tecnica e tattica.
I rossoneri dopo
essere stati presi a pallate per la prima mezz’ora, con grande coraggio,
caparbietà e tanto cuore, sono riusciti a spaventare (e non poco) la squadra di
Klopp, un “uno-due” micidiale negli ultimi minuti del primo tempo, approfittando
del fatto che il Liverpool aveva calato la sua attenzione, credendo di avere
abbattuto definitivamente i rossoneri.
Un “uno-due” che per
un attimo aveva fatto sognare noi milanisti, che ci aveva fatto rivivere un’altra
rimonta al contrario, specie quando nei primi minuti del secondo tempo siamo
andati ancora in gol, poi annullato per fuori gioco, credo che in quel momento
abbiamo perso l’entusiasmo e il Liverpool ha capito che facevamo sul serio.
E’ andata così, pazienza, ma il Milan esce bene da questa prima sfida, certo è un peccato non avere portato a casa neanche un punticino, ma il Liverpool ha pressato molto forte e in questo i “Reds” sono a un livello molto alto, il Milan ha fatto fatica a palleggiare e dispiace, perché di solito il Milan è molto più attento e poteva difendersi meglio.
Partita complicata
per il ritmo e l’intensità dell’avversario, è stata la prima partita e sarà importante
per la crescita di questa squadra nelle competizioni europee e in campionato, questa
squadra dovrà diventare di dimensione Europea, pian piano prenderà l’abitudine
a queste partite e comunque ha dimostrato carattere e forza di reazione, in un
campo difficile per tutti.
Con Ibrahimovic in
campo (se dovesse segnare, diventerebbe il marcatore più longevo della Champions) sarebbe stata sicuramente un’altra partita, magari con lo stesso
risultato, è innegabile l’apporto di esperienza e di carattere che avrebbe
potuto dare ai compagni e la “paura” che avrebbe messo agli avversari.
Rebic è stato ancora
una volta fra i migliori e comunque a me è piaciuta la prova di tutta squadra, che
secondo me da al Milan la consapevole della propria forza, il pareggio sarebbe
stato davvero un risultato molto positivo, certo ci sono cose da
migliorare, ma non dobbiamo dimenticare che per quasi tutti era la prima
partita in Champions e se non era la prima, era la quinta al massimo.
Quello che mi
consola, sono anche il risultato e le difficoltà dell’Atletico Madrid contro il
Porto, che addirittura ha rischiato di perdere e poi Maignan, “Ironmike” si
è dimostrato ancora una volta un grande portiere, sicuramente il Milan non l’ha
preso così a caso, è un portiere molto sicuro, para i rigori e dà alla difesa
la sicurezza dei grandi portieri.
Il bilancio di questa prima uscita del Milan in Champions lo considero positivo, anche se questi aspetti, li dovremmo riscontrare domenica contro la Juventus, specialmente dal punto di vista psicologico.
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