Il Milan ha vinto una partita difficile, contro un avversario notoriamente ostico e con una squadra giovanissima ha ottenuto la quinta vittoria, raggiungendo quota 16 punti ed eguagliando il primato del 2003/2004 e del 2020/2021, per le prime 6 partite di Serie nell'era dei tre punti a vittoria, questo dato, dopo avere vinto due partite “sporche”, può servire a rendere l’idea di come siano cresciuti i ragazzi rossoneri.
Il Milan sta facendo bene per il “terzo” anno consecutivo e a mio
avviso meglio delle ultime due stagioni, al di là del secondo posto raggiunto nella
stagione appena conclusa, è chiaro che il Milan punterà a migliorare la
classifica dell’anno scorso, ma non è detto che questo significhi scudetto o
che facendo più punti si arrivi lo stesso al secondo posto, specialmente se il
Napoli e l’Inter continuano ad avere questa andatura.
Per puntare in alto e allo scudetto, bisognerà mantenere un ritmo
altissimo per tutto il campionato, senza la pausa preoccupante della scorsa
stagione, non sono più gli anni in cui lo scudetto si vinceva con un girone
d’anticipo, bene o male il distacco con la Juve l’hanno colmato quasi tutte le
grandi, grazie anche al ritorno in panchina, di allenatori con la A maiuscola.
Vincere contro lo Spezia, vincere una gara sporca e complicata, che
lo scorso anno invece abbiamo perso, da a tutti ancora più convinzione dei
propri mezzi e che l’obiettivo per cui concorrere è lo scudetto, perché quando
una formazione giovane, composta per la maggior parte da chi gioca poco, porta
a casa tre punti fondamentali, non puoi fare a meno di fare un pensierino allo
scudetto.
La vittoria contro lo Spezia è di quelle pesantissime, perché vincere
non giocando benissimo, è uno step che mancava a questa squadra, che ha perso
tanti punti per strada lo scorso anno in occasioni simili, ottenere lo stesso i
punti in una situazione di turnover, rende l’idea di una squadra matura e più
profonda nell’organico, una vittoria preziosa, che ci permette di continuare a
stare attaccati ad un Napoli che merita.
Ritengo poi che Calhanoglu poteva risparmiarsi quel tipo di
intervista, per la resa dei suoi anni trascorsi, al Milan, poteva avere un
atteggiamento più sportivo, il turco al Milan è stato indispensabile perché non
avevamo nessuno e deve ringraziare notte e giorno il Milan e Pioli, se oggi è
compreso fra i calciatori e non tra le scartine, a parte il fatto che è andato
all’Inter per la disgrazia capitata ad Eriksen e poi non ha vinto ancora niente
per affermare, che è andato a vincere da un’altra parte.
Questo non fa altro che certificare quanto hanno fatto bene i
dirigenti del Milan, a privarsi di chi non credeva nel progetto Milan e non è
attaccato a questi colori, a parte che anche la sua titolarità all’Inter
comincia ad essere in discussione, secondo me lui e Gigio hanno avuto quello
che si meritavano, anche perché ci hanno fatto perdere un mucchio di soldi, noi
ci godiamo Brahim Diaz e Mike Maignan.
La stessa fine di Gigio farà Kessie, anche se il PSG non sembra essere più in vantaggio sul giocatore e potrebbe invece spuntarla il Manchester United, che a quanto pare dovrà sostituire Pogba che potrebbe tornare al Psg e allo United starebbero pensando a Kessie per rimpiazzarlo.
La trattativa per il rinnovo
del contratto di Kessie è bloccata, gli agenti chiedono una cifra molto alta,
proprio perché non vogliono rinnovare e al contrario di Calhanoglu per
l’ivoriano c’è la fila, in queste
settimane che ci separano dal mercato invernale, saranno prese importanti
decisioni, esclusa quella di restare al Milan.
Le prestazioni di Tonali e Bennacer,
fanno dormire sonni tranquilli al Milan, che aspetta il completo recupero di
Bakajoko (neanche Kessie è messo bene) e già si è mosso per il sostituto del
“presidente”, i nomi al momento sono quelli di Thiago Alcantara del Liverpool e
di Hector Herrera dell’Atletico Madrid, sempre se fossero delle opportunità.
Altre “opportunità” potrebbe
essere: il classe ’92 William Carvalho del Betis Siviglia, o il 27enne del
Bayer Corentin Tolisso, la differenza è che il francese ha il contratto in
scadenza il 30 giugno 2022, mentre per il portoghese, il contratto è in
scadenza a giugno 2023, senza escludere (molto probabile invece) una cessione di Kessie nella sessione
invernale del mercato.
Al contrario di quanto successo con
Donnarumma e Chalanoglu, il Milan potrebbe prendere in considerazione,
d’accordo con gli agenti, di vendere Kessie (per spiccioli) per evitare di
perderlo a zero nell’estate 2022, oppure scambiarlo con Herrera, visto che l’Atletico
Madrid vorrebbe anticipare le concorrenti e assicurarsi il calciatore.
Herrera compirà 32 anni nel 2022, era stato già accostato al Milan in passato, anche se non mi sembra il tipo di trattativa per Elliott, come quella con il Liverpool che offre il 30enne Thiago Alcantara, entrambi poi percepiscono uno stipendio molto elevato, sempre che non sia proprio il PSG a proporre uno scambio.
Adesso testa all'Atletico Madrid, partita che dopo il pareggio degli spagnoli contro il Porto, può rivelarsi molto importante per provare a superare il girone e passare agli ottavi, Kjaer e Florenzi hanno buone possibilità di recuperare per la sfida di Champions, mentre per Ibrahimovic se ne parlerà dopo la pausa delle nazionali, ma prima ci sarà l'Atalanta, che chiuderà un'altra settimana complicata.
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