Un 2022 straordinario per il Milan, dopo
11 anni ha vinto lo Scudetto e dopo 8 anni, è arrivata la qualificazione
agli ottavi di finale di Champions League, ma è anche un 2022 chiuso in
maniera imbarazzante, il 3 a 0 subito contro il PSV, ultima prestazione
dell’anno, è la quarta brutta figura di questa preparazione invernale, una
serie di prestazioni scadenti, cominciate con il Lumezzane, proseguita con
l'Arsenal e con il Liverpool e chiusa con il PSV.
I rossoneri sono stati veramente
sconcertanti: superficiali, svogliati, disattenti e poco concentrati, imprecisi:
tecnicamente e tatticamente e per finire senza voglia di combattere, gli
olandesi ci hanno dominato per gran parte della partita, come aveva fatto anche
il Liverpool, questo mese di dicembre, è il giusto epilogo di un autunno che si
stava stancamente trascinando a questa sosta, la “fame” nei giocatori si sta
lentamente assopendo.
Eloquente lo scuotere vistosamente e
continuo della testa da parte di Maldini, il primo scorcio di stagione era
finita male e si sperava con la sosta di rimettere tutto a posta e invece per
me le cose sono peggiorate, specialmente in difesa, anche se è tutta la fase
difensiva che fa acqua e non è solo per l’assenza di Kessie, perché il Milan ha
commesso troppi errori tecnici e tattici, è una questione di concentrazione,
più che di maturità.
La squadra che ha giocato dal 65esimo in
poi ha giocato molto meglio, eppure era fatta per la maggior parte da millennial,
Leao, Lazetic, Thiaw, Gabbia, Wrancks, Pobega, Ballo-Tourè, Diaz, quindi non è questione
di maturità, questi devono ancora imporsi e non hanno la pancia piena, il Milan
non può assolutamente presentarsi alla seconda parte della stagione, con queste
evidenti carenze in organico.
Pensare che questa squadra possa
essere competitiva su quattro fronti è follia, troppa gente scarica che non ha
alternative e troppi quesiti difficili da risolvere, come un'alternativa importante
a Giroud, a Theo Hernandez a Maignan, mancanza di sostituti all'altezza dei
rivali e del Milan, per questo sono convinto che il Milan debba operare sul
mercato e deve abbandonare questo 4-2-3-1 che ha rotto le palle, finendola di
adattare tutto e tutti per insistere su questa idea tattica “usata” fra l’altro
da pochi.
Se si vuole puntare ad un 2023 da Milan,
bisogna prendere dei rinforzi dal mercato e cambiare l'atteggiamento che
ci trasciniamo dietro da dopo la vittoria dello scudetto, a quanto pare l’effetto
Ibra è svanito pure quello, segno che bisogna percorrere strade nuove, altrimenti
avremo perso tutto quello fatto fin adesso, tutte le qualità per ripetere quanto
fatto in questo anno, ci sono ancora tutte, ma serve cambiare marcia sin da
subito.
Dobbiamo tornare ad essere il Milan fin
dal 2 gennaio, d’accordo continuare insieme con
Giroud e rinnovare il contratto di un anno con opzione per una seconda
stagione, con l'ingaggio attuale con l'aggiunta di qualche bonus, ma un
attaccante serio per il presente e per il futuro, il Milan lo deve prendere
adesso e lo deve tesserare il 2 gennaio, per farlo giocare il 4 contro la Salernitana,
così come per il vice Maignan.
Bene l’interesse sull'attaccante francese Kolo Muani dell'Eintracht Francoforte, se il giocatore vale la cifra richiesta e il Milan ci crede, lo prenda e basta, senza l’estenuante trattativa come quella di De Keteleare, che non ha giovato a nessuno, è sicuramente un talento, ma la lungaggine della trattativa e il prezzo pagato, hanno creato troppe aspettative dannose, tanto valeva puntare su un altro giocatore, ops! Scusate, avevo dimenticato che prima del Milan viene il 4-3-2-1 di Pioli.
Avremmo potuto prendere
con la metà un certo Ziyech, che avrebbe fatto fare il salto di qualità tanto
atteso, e prendere magari pure Renato Sanches, avremmo fatto un bel 4-3-3 e non
staremmo qui a complimentarci troppo con Giuntoli, che altro non ha fatto, che
prendere gente brava a poco prezzo e poi ci ha pensato Spalletti (il mio grande
rimpianto) a cambiare modulo.