A Milanello quest’anno, l’albero è addobbato
anche con 19 palline tricolore e una stella, anche se siamo dietro al Napoli di
8 punti, nella letterina scritta a Babbo Natale, abbiamo chiesto di portarci la
ventesima pallina tricolore e un’altra stella da aggiungere all’albero che
faremo il prossimo anno, nel presepe si è aggiunto il bambinello, ma mancano
ancora i 3 re magi, che dovrebbero portare i rinnovi di Leao e Bennacer e la
guarigione di Maignan.
Nella calza appesa sul camino della
grande sala da pranzo, speriamo che la befana ci faccia trovare dentro:
Vicario, Ziyech
e Okafor, per avere le alternative ai problemi che assillano il Milan, Maignan
quasi sicuramente salterà il periodo clou della ripartenza delle competizioni: l’assalto
al Napoli, l’ottavo di Champions, la supercoppa e la coppa Italia, l’infortunio
di “magicmike” è una vera maledizione, ma chi è causa del suo mal pianga sé
stesso.
Perché in generale, l'infermeria del
Milan è sempre un po' troppo affollata, vero è che anche le altre più o meno
hanno tanti infortuni, ma da due/tre anni a questa parte, il Milan ha il numero
mediamente sempre troppo alto di tutte le altre e lo staff atletico è sempre lo
stesso, questo è un dato di fatto, che comunque deve fare riflettere.
Non penso che cambieremo mai lo staff atletico e quindi bisogna
cercare rimedi nel mercato, io intanto anticiperei l’arrivo di Sportiello, so
che l’Atalanta non rinforzerà mai il Milan, se non attraverso un lauto guadagno
(5 milioni), fosse stata la Juventus sarebbe stata tutta un’altra cosa, ma
comunque il Milan deve cercare un prestito semestrale, presso una società meno
amica della Juventus, cosa difficile, perché la Juventus ha fatto truffe con
quasi tutte.
Credo che l’opzione migliore sia quella con
i “fratelli” del Monza e di conseguenza dovrebbero girarci il prestito di
Cragno, penso che loro per 6 mesi, possono tenersi in panchina uno tra
Tatarusanu e Mirante o puntare su un altro portiere affidabile, questa è una
cosa che bisogna fare, anche perché oltre a non conoscere i tempi certi del
recupero, non sappiamo se durante questi ultimi sei mesi che restano, non possa
avere una ricaduta.
Vicario al momento è il portiere italiano
più forte in circolazione, sarebbe il massimo per l’occasione, ma è
un’operazione difficilissima da realizzabile, io la penso come altri, sul fatto
di cambiare intanto gerarchie tra Mirante e Tatarusanu, Mirante l’ho
considerato sembrato migliore e nell’amichevole di Dubai, ha dato più garanzie
e trasmesso più tranquillità alla squadra, ma non so quanto poi sia
effettivamente così.
Sempre a proposito di infortuni, l’altro
problema è quello di Origi e chiaramente dell’attacco, Giroud non potrà
continuare a tirare la carretta, specialmente giocando ogni 3 giorni, tutte le speranze
sono riposte su un nuovo Rebic (solitamente viene fuori nel girone di ritorno)
o/e su De Keteleare prima punta, anche qui si
tratta di mettere una bella pezza e spesso la pezza è peggiore del buco,
l’ideale sarebbe anticipare di sei mesi l’arrivo dell’attaccante, magari
Okafor, prima che continui a crescere la
sua valutazione.
Dopo tutto questo, però ci sarebbe da
sistemare quella parte alta della corsia di destra, ma l’affare Ziyech si fa sempre più
complicato, senza dimenticare che sempre a destra ma nella parte bassa
stavolta, ne Calabria e ne Florenzi sono ancora pronti, potenzialmente Sergiño Dest può giocare in
tutti i ruoli della fascia destra, ma il suo ruolo naturale è quello di esterno
alto offensivo o terzino a tutta fascia, al Milan è stato sacrificato in nome
del 4-2-3-1, Pioli lo dice sempre che deve cambiare modulo e poi non ha il
coraggio di farlo mai.
Dobbiamo passare al modulo alternativo, non si possono cambiare le caratteristiche dei giocatori e giocare sempre con il 4-2-3-1, Dest deve fare il terzino a destra nel 3-4-3, con Hernandez a sinistra, Kalulu, Kjaer e Tomori i centrali, Tonale e Bennacer i due centrocampisti, Leao, Giroud e Ziyech o De Keteleare a destra, senza per forza dovere trovare un posto a Diaz e Krunic e come giustamente dice il grande maestro Sacchi:
"Il Milan torni a
essere squadra, da Giroud a Theo arriva positività". La questione centrale
per Sacchi è che i rossoneri tornino a essere più che un gruppo (perché già lo
è), ma una vera e propria squadra, con tutte le pedine al suo posto, per fare
rendere tutti al meglio e non sacrificare nessuno (sempre i soliti).
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