giovedì 22 dicembre 2022

Preoccupazione Origi e Maignan

A quanto pare le speranze di vedere Maignan contro la Salernitana sono bassissime, il recupero procede lentamente per evitare rischi, purtroppo il suo rientro dovrebbe slittare ancora, gli esami strumentali ci diranno quanto tempo ancora servirà, a rischio possibilmente oltre alla Salernitana anche la Roma e forse entrambe con il Tottenham, se gli esami dovessero andare “male”, il Milan interverrebbe sul mercato e potrebbe anticipare l’arrivo di Sportiello, già prenotato per giugno.

Il 30enne dell’Atalanta ha ancora sei mesi di contratto e in quel caso, servirebbe discutere con l’Atalanta, che dovrebbe prima assicurarsi un sostituto (Gollini), giocare 12 partite senza Maignan o meglio con Tatarusanu, non è stato facile, il ritiro di Dubai doveva consegnarci dei giocatori recuperati, invece è arrivata una nuova grana per Origi e anche lui atteso da controlli importanti, per capire i tempi di recupero.

Il Milan spera di non dover intervenire anche per lui sul mercato, anche perché a gennaio le scelte per un attaccante sono parecchio limitate, piuttosto meglio intervenire in estate, momento in cui si potrà investire di più e per un elemento valido e definitivo, intanto allungherà la sua carriera in rossonero Giroud, per il resto ci fidiamo delle parole di Maldini: “Le ambizioni, anzitutto: siamo il Milan e non possiamo accontentarci di uno scudetto”.

Molte scelte di mercato passano per i rinnovi e dalle condizioni di Maignan e Origi, che si è fermato ancora, non ci saranno grandi sorprese, a meno che non si presentino grandissime occasioni, Ziyech, grande protagonista al mondiale non è più nei piani (è diventato troppo costoso), si cercherà di andare a sfoltire un po’ la rosa.

Per Adli dipende da lui se andare o restare, mentre L'Adana Demirspor di Montella piomba su Bakayoko, il club turco cerca un giocatore di spessore internazionale a centrocampo e nonostante le resistenze iniziali dell'ex Chelsea, ora la cessione di Bakayoko non sembra impossibile e l'Adana sta portando avanti i contatti per provare a prenderlo.

Il Milan è ancora nella fase di dovere aumentare i ricavi, è ancora alla rincorsa di una ampia stabilità tra incassi e uscite, è un obiettivo a medio termine, con tutto ciò che ne consegue in termini di spesa sul mercato e sui rinnovi di contratto, lo stadio di proprietà sotto questo aspetto è fondamentale, perché garantirebbe introiti minimi tra gli 80 e i 100 milioni annui e l’ultimo pensiero fatto sullo stadio, è che bisogna liberarsi dal Comune che tiene tutti in ostaggio.

Il Milan deve avere uno stadio di proprietà da solo, come tutte le migliori squadre europee, San Siro oramai ha il destino segnato e prima o poi (meglio prima) bisognerà girare pagina e andare a farsi lo stadio da soli, terminato il dibattito pubblico, in base alle richieste che sono arrivate da ogni parte della città, il sindaco sta chiedendo ai due club alcuni ritocchi, i temi trattati sono diversi, tra cui per esempio l’aumento del verde rispetto a quanto già previsto nel masterplan e la sostenibilità ambientale anche nella demolizione del Meazza.

Un'altra richiesta molto importante, è quella di costruire lo stadio, spostandolo il più possibile lontano dalle abitazioni di via Tesio, i club hanno fretta di avere un nuovo stadio e non intendono spendere 40 milioni per il progetto esecutivo, se prima non hanno la certezza che l’operazione vada in porto, per questo motivo le due società (soprattutto il Milan), sono intenzionate a costruire il nuovo impianto, nelle aree ex Falck di Sesto San Giovanni o in ultima analisi a San Donato.

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