mercoledì 2 febbraio 2022

Il Milan è ottavo in serie A, per numero di tiri in porta

Prima di passare ad analizzare questa statistica, è doveroso ricordare che Maurizio Zamparini, l’istrionico ex presidente di Venezia e Palermo, è deceduto all'età di 80 anni, non aveva un carattere facile, ma era un grande conoscitore del calcio, con la dote di riconoscere i grandi talenti, a causa di una complicazione nata a fine dicembre per un’operazione, era finito in terapia intensiva e dopo un miglioramento, una ricaduta lo ha portato al decesso, cordoglio per la famiglia e un grazie al presidente, per tutto quello che ha dato al nostro calcio.

Adesso passiamo al Milan, vogliamo prendere sul serio questa statistica? Trovo questo dato molto interessante e non capire da quale parte viene il problema è altrettanto inquietante, gli attaccanti non sono sufficientemente prolifici? Prendiamone uno che lo sia, i trequartisti non sono in grado di innescare le punte? Prendiamone uno che lo sappia fare, il centrocampo non riesce a portare palloni in avanti? prendiamo qualcuno che lo sa fare, il modulo non è adatto ai giocatori in organico? Cambiamolo.

Lasciamo stare che Inter e Napoli fanno meglio di noi, perché ci può stare, anche per il tipo di gioco che fanno, ci può pure stare, che Sassuolo e Atalanta facciano meglio no, perché per classifica, organico e ambizioni, non è possibile, come non è possibile che tiriamo in porta meno di Roma, Fiorentina e addirittura Empoli.

È inutile nasconderlo, ma mi aspettavo che la maggior parte di questi interrogativi, venissero risolti nel mercato di gennaio, se si è deciso in maniera diversa, vuol dire che gli attaccanti per tirare ce li abbiamo, che Kessie ci risolverà il problema del trequartista, che i centrocampisti che gli portano la palla ci sono, ma che dovremmo almeno cambiare questo c***o di modulo.

In questi giorni si è parlato di diverse suggestioni per il derby e tra queste quella di mettere a destra Rebic e Kessie trequartista, nell’ultima partita giocata in Italia, l’ivoriano ha dimostrato di sapersi muovere tra le linee e sarebbe il giocatore giusto per andare in pressione su Brozovic, senza contare che ridarebbe al centrocampo la fantasia delle giocate di Bennacer, spesso sacrificato per Kessie.

Tornando alla questione Milan-Elliott, sicuramente non si può dire che stiano lavorando male, ma per il percorso intrapreso (in lotta per il titolo da due anni), ci saremmo aspettati e augurati movimenti concreti che andassero oltre l’arrivo di Lazetic, lo scorso anno avevamo gli stessi problemi e abbiamo preso Tomori, Mandzukic e Meite, neanche allora c’erano soldi, eppure abbiamo comprato per comprare, perché credevamo alla possibilità di arrivare a lottare per lo scudetto fino in  fondo, stavolta e forse giustamente, non ci crede nessuno, però così facendo, due sono le cose: o pensiamo che sia scontato un posto in Champions, oppure non crediamo nemmeno in quello.

Vero che fino all’ultimo abbiamo provato in tutti i modi per Botman e Renato Sanches, ma il prestito di sei mesi per due giocatori qualunque potevamo farlo, non mi dite che in giro non c’era un mezzo giocatore disposto a fare 6 mesi al Milan? I rossoneri sapevano da tempo che bisognava sostituire Kjaer e si dovevano muovere per tempo, per evitare le speculazioni e la concorrenza del mercato, il primo gennaio dovevano annunciare un difensore, che già si allenava con il Milan durante la sosta.

Acquistare un difensore centrale, sarebbe stato importante e non voglio sentire che il Milan ha ritenuto che non fosse necessario, perché non è così, perché c’è lo stesso medesimo rischio dello scorso anno, ora chi ha torto e chi ha ragione lo dirà il campo e dirà pure, che se si vuole lottare ad alti livelli, Maldini e Massara non possono continuare ad avere un budget ridotto, perché vogliamo tornare a vincere e ad avere una presenza costante in Champions, il mercato invernale è stata un’occasione mancata.  

Non mi darò pace, abbiamo sprecato una chance per migliorare e puntellare la rosa, alcuni aggiustamenti sarebbero stati di grande aiuto per il prosieguo dell’annata e non bisogna dare già tutto per scontato, perché molto dipenderà dalla qualificazione in Champions League, che sarà vitale anche per il calciomercato estivo, di un Milan che a mio avviso è già in calo. 

Nessun commento:

Posta un commento