martedì 2 gennaio 2024

La sentenza UE.

 

La sentenza della Corte Ue è arrivata e ha escluso il monopolio di Uefa e Fifa sulle competizioni internazionali, immediatamente è arrivata la risposta di A22, che ha confermato la volontà di procedere con la Superlega e ha illustrando il format della nuova competizione, che è diverso sia dalla nuova Champions League e da quello proposto due anni fa, a cominciare dal totale delle squadre, che adesso sarebbero 64 squadre suddivise in tre leghe differenti.

La Star League con 16 squadre, divise in due gironi da 8, con partite d’andata e ritorno e una fase finale, a cui accedono le migliori quattro di ogni girone, con quarti di finale andata e ritorno, semifinale andata e ritorno, finale unica in campo neutro, le ultime classificate dei gironi retrocedono nella Gold League, anche qua 16 squadre, con due gironi da 8, stesso format, solo che le due finaliste vengono promosse nella Star League, anche qua le ultime due dei gironi retrocedono nella Blue League.

La Blue League avrà invece 32 squadre e sarà divisa in quattro gironi da 8, anche qui stesso format,  solo che passano le migliori due di ogni girone e non quattro, chi arriva in finale viene promosso nella Gold League, mentre le ultime cinque di ogni girone, verranno estromesse dalla Superlega e ne verranno incluse o promosse altre venti dai vari campionati nazionali, con quali criteri al momento non è dato conoscere e comunque, chiedermi cosa ne penso, con queste poche notizie, non posso fare altro che astenermi, osservare e poi parlare.

Analizzando l’ultima partita del 2023, il Milan ha battuto il Sassuolo in una delle più brutte partite, a cui ho assistito nella mia vita, sia da parte del Milan, che da parte del Sassuolo, per entrambi gli allenatori la cosa che contava di più erano i tre punti e non la prestazione, anche perché la prestazione non nasce all’improvviso, con i 3 punti allunghi la tua agonia in panchina.

Per entrambi gli allenatori era troppo importante un successo a San Siro, ma non per scacciare il periodo negativo, perché non credo che ne usciranno per quest’anno, fatto salvo un eventuale cambio in panchina, ma fin che i rossoneri si confermano in zona Champions (non so ancora per quanto), ci faremmo andar bene tutto, anche uno spettacolo pessimo, più da partita di fine stagione inoltrata, che da fine anno.

I rossoneri sono stati disordinati e confusi, ma neanche il Sassuolo è stato di meno, il Milan non è neanche riuscito a chiudere la partita, ha tirato i remi in barca troppo presto e senza averne le competenze, troppo spesso era spaccato in due, metà in attacco e metà in difesa, una squadra degna di una partita di terza categoria e mai davvero pericoloso, si è notato più il Sassuolo dalle parti di Maignan, che il Milan dalle parti di Consigli.

La sostituzione di Leao con tanto di fischi da parte di alcuni tifosi rossoneri, penso che siano il giusto tributo a chi non ha meritato la sufficienza in una partita modesta, non dico un campione perché Leao al momento non lo è forse non lo sarà mai, ma un buon giocatore come Pulisic per esempio, deve venire per forza fuori in una partita così modesta, lui a parte lo stipendio, non ha nulla di più degli altri per cui non debba essere fischiato.

L’unica cosa positiva è che il Milan ricaccia indietro i fantasmi della zona Champions, mantiene 3 punti di vantaggio sulla Fiorentina (a un buon allenatore possono bastare), il Bologna è a meno 5, la Roma e il Napoli si sono fermati e quindi buon anno, caro vecchio diavolo, ma ora in un modo o nell’altro, devi trovare almeno una continuità di risultati, che è sempre mancata in questa prima parte di stagione.

Sul decreto crescita, condivido le preoccupazioni di Longoni, che per il Milan rappresenta una mazzata e anche un po' per il calcio italiano in generale, certo, non potrà comprare più giocatori rotti dall’estero e sarà costretto ad investire le stesse cifre per Ricci per esempio, non potrà rinnovare i contratti onerosi e quindi ci sarà la fuga di Maignan e di Theo Hernandez (punteremo tutto su Raveyre), la speranza può essere in un dialogo costruttivo tra istituzioni del calcio e Governo, per trovare modalità e condizioni diverse.

Con tutto il rispetto per quello che stanno facendo i dirigenti dell’Inter, ma è possibile che con 807 milioni di debiti, garantire ai suoi giocatori stranieri (che portano i capitali all’estero), stipendi altissimi a scapito di alcuni servizi se non necessari, indispensabili per molti italiani e rifugiati, ricchi che non pagano le tasse e poveri che fanno la fila alla Caritas.

Certo, la FIGC avrebbe dovuto occuparsene meglio, meglio anche della Superlega (possibile fonte di ricavi eccezionali) e degli stadi, invece di continuare a stare fermi, a rimandare le riforme e a succhiare quanto più è possibile dallo stato, se permettete, le tasse che non paga il calcio e tanti altri, poi le devo pagare io, per avere lo spettacolo di Milan-Sassuolo?

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