venerdì 13 dicembre 2024

Fonseca sembra sempre più Mourinho ed è in bilico come lui.

 

Il Milan vince e si rilancia in Champions, ma ancora una volta non convince, in questi 5/6 mesi con Fonseca ha convinto solo due volte, in Champions con il Real Madrid e in campionato con l’Inter, certo, il Milan doveva vincere contro la Stella Rossa e ha vinto, ma anche stavolta la prestazione dei rossoneri è stata parecchio deludente, bene solo il risultato, che con questa vittoria i rossoneri salgono a 12 punti, al 12cesimo posto e a un punto dall’ingresso agli ottavi, con la prospettiva di passare direttamente tra le prime otto.

Le ultime due sfide contro Girona e Dinamo Zagabria, danno al Milan ottime possibilità di qualificarsi senza passare dai playoff, ma le deludenti prestazioni non fanno dormire sonni tranquilli ai suoi tifosi, le critiche dei tifosi e degli addetti ai lavori, innervosiscono il tecnico portoghese, che è sufficientemente intelligente per accorgersene anche lui e reagisce alla Mourinho, scatenando sfoghi inappropriati con gli arbitri prima (Atalanta) e con i suoi giocatori dopo (Stella Rossa).

Un nuovo sfogo di Fonseca sì, ma stavolta contro i suoi giocatori dopo il triplice fischio finale, Fonseca è stato piuttosto duro con i suoi giocatori, come lo era stato con gli arbitri a Bergamo, accusando una parte dei giocatori di non fare il bene della squadra e poi aggiunge che lui non si ferma mai, lavora continuamente e che ha la coscienza a posto, minacciando se ci sarà bisogno, di far giocare i ragazzi della Primavera o del Milan Futuro e lo farà senza problemi.

Ancora delle gravi accuse, per quelle sugli arbitri la società e i giocatori si sono sfilati dal tecnico e questo sarà stato sicuramente la scintilla per quest’altro “sfogo”, ma adesso le cose si complicano e ci si chiede se riusciranno i dirigenti a ripristinare il clima ideale per andare avanti o il Milan diventerà, se non lo è già, una polveriera.

Contro la Stella Rossa di buono ci sono stati solo i tre punti e le prestazioni di Leao e Camarda, il Milan ha giocato ancora una partita portata al termine con tanta fatica, contro una modesta avversaria e il merito della vittoria è da attribuire a Leao per la prestazione e il gol e a Camarda, che appena è entrato ha centra la traversa e poi Abraham ha trasformato in gol la respinta, ma ciò nonostante, la situazione per il Milan non è messa bene, non tanto per la classifica, ma per l’aspetto tecnico, del rendimento e anche sotto l’aspetto comportamentale.

In difesa si sono rivisti gli errori di sempre, sicuramente così il Milan non andrà molto lontano e di questo è insoddisfatto anche Fonseca, se vogliamo è una novità, perché il tecnico ha sempre fatto capire che la squadra stava lavorando bene e con nostro stupore, non aveva mai giudicato male le prestazioni della sua squadra, però stavolta qualcosa è cambiata, effettivamente non si possono fare certe prestazioni e sperare come ha detto lui, che qualcosa (Camarda) succeda.

Camarda è entrato all’83esimo sull’1 a 1, con una squadra in evidente difficoltà, il ragazzo è entrato e ha acceso la luce, costringendo qualche minuto dopo il portiere avversario a una paratona, che ha fatto schizzare la palla sulla traversa e poi da quella respinta, Abraham ha segnato il gol del 2 a 1 e della vittoria, Camarda vuole conquistarsi un posto stabile in prima squadra e si è sbattuto come un matto, con avversari ben più esperti e quotati di lui, dimostrando di meritarsi più di altri la prima squadra rossonera.

Ottima la prestazione di Leao, che ha sbloccato la partita con un gol bellissimo, dove ci mette tutto il suo talento, con uno stop fantastico e un tiro con il mancino che non lascia scampo all’estremo difensore avversario, in precedenza il portiere serbo gli aveva anche negato il gol, dimostrando continuità (finalmente) e di essere anche l’unica luce di un Milan molto opaco.

Morata è uscito per un problema al flessore, l’attaccante spagnolo ci ha messo la solita grinta e abnegazione nella fase di non possesso ed è stato costretto a lasciare il posto ad Abraham, che all’ora di gioco si divora una grande occasione, ma poi si rifà con il gol del 2 a 1 che regala i tre punti al Milan, che in attacco ha dimostrato di non avere grandi problemi e mancava Pulisic.

I problemi sono a centrocampo e in difesa, la triade è andata da Cardinale che sta rinegoziando il prestito di Elliott e il proprietario rossonero avrà detto al leone e alla volpe (Ibra e Furlani), famoso libro di Esopo, che non ci sono soldi per gli acquisti e né tanto meno per esonerare Fonseca e prendere un altro allenatore, di livello, più bravo e più costoso, per invertire il trend.

Il Milan non è forte quanto Atalanta, Inter e Napoli e forse non è nemmeno più forte di Lazio e Fiorentina, è chiaro che se almeno dovesse essere più forte della Juventus, dovrà sgomitare e non poco per arrivare al quarto posto in classifica, per rimanere dentro la Champions del prossimo anno e se questo non dovrebbe accadere, sarebbe una cosa tragica per tutti.

Non so se la triade sia andata da Cardinale per rappresentargli la situazione, però, di ritorno dagli Stati Uniti si è saputo, che per restituire il prestito a Elliott di 693 milioni di euro entro l'agosto 2025, RedBird è al lavoro per cercare di rifinanziare il debito, spostando il termine al 2028 e liquidandone adesso solo una parte, ma con l’aiuto di nuovi investitori o di un nuovo fondo.

Quindi a quanto pare, il Milan sta andando verso un ridimensionamento, per tanto difficilmente si deciderà di fare nuovi e importanti investimenti, figuriamoci un cambio tecnico di rotta, il club non è da colpi di testa, quindi non cambierà Fonseca a meno di particolari stravolgimenti, lo scudetto è già perso, la Champions è a rischio e in altre società l’allenatore sarebbe già saltato.

Il dopo Pioli doveva portare una rivoluzione tecnica e di mentalità, ma la dirigenza non ha voluto cercare per questo progetto, un profilo italiano e non ha voluto puntare su un top allenatore straniero, perché non volevano avere difficoltà nel gestire un allenatore di personalità, con richieste alte di staff e di mercato, così si sta andando in una direzione che è la stessa delle passate stagioni (ridateci Elliott, Gazidis, Maldini e Massara).

La squadra ha dimostrato per l’ennesimo anno di esser assemblata male, nella dirigenza serve gente di campo, serve un direttore sportivo di mestiere e non di comodo, uno che stia a Milanello e che faccia lui le scelte tecniche e di mercato, in tutto questo alla fine a pagare è stato D’Ottavio, direttore sportivo di nome ma non di fatto, quindi non sarà più lui il direttore sportivo, ammesso che lo sia stato, in quanto è stato esonerato dall’incarico.

D’Ottavio era direttore sportivo per regolamento, era solo una soluzione burocratica, ma, ciò nonostante, attriti e visioni diverse con Ibra, tra queste il mancato affidamento della panchina ad Abate del Milan Futuro, hanno portato la triade a chiedere a Cardinale la rimozione dell’inutile dirigente, il Milan sceglierà il nuovo Direttore Sportivo con una soluzione interna, molto probabilmente potrebbe essere Massaro.

Maldini e Massara erano punti di riferimento per tutti, cosa che non sono i nuovi dirigenti, forse toccherà quindi al nuovo Direttore Sportivo trattare il vice Theo, che potrebbe arrivare dalla Fiorentina, Biraghi rimasto fuori per scelta tecnica, sembra non rientrare più nel progetto tecnico di Palladino, a gennaio dovrebbe andare via da Firenze e con lui a quanto pare pure Parisi, due profili che potrebbero interessare al Milan come vice Theo.

lunedì 9 dicembre 2024

Delusione Milan, c'è la spinta di CDK su Theo.

 

Le immagini in diretta non mi hanno chiarito l’episodio, in due fotogrammi poi, in uno era chiaramente fallo, nell’altro non c’era nulla, era una valutazione di campo e il VAR non poteva intervenire, mi fido del fatto che le varie moviola sono tutte concordi per un fallo piuttosto evidente su Theo Hernandez, il belga salta molto più in alto e si appoggia con le mani sulla schiena del francese, per me la spinta c’è ma è fortissima, sempre per me, Theo ruba il tempo a CDK che se lo trova sotto, lui lo tocca ma non lo affossa.

L’arbitro è scarso, ma voglio pensare che non sia in malafede come vorrebbe dire Fonseca, non credo che ci sia un disegno anti Milan, il Milan si fa male da solo, non ha bisogno di interventi esterni, sul gol, l’atteggiamento di Theo è troppo passivo, De Ketelaere appoggia le mani, ma per me non gli impedisce di saltare, è Theo che indietreggiando va troppo sotto al belga e poi non riesce più a staccare.

Come dice Marelli non si tratta di una spinta, ma di un appoggio, CDK si appoggia sulle spalle di Theo, ma la valutazione dell’intensità dell’appoggio la può stabilire solo l’arbitro che è in campo, che avrà sbagliato, ma fare tutto questo casino, tutta questa dietrologia mi pare eccessivo, tranne se non si vuole attirare l’attenzione da un’altra parte, per nascondere di non essere all’altezza.

Comunque, con un altro pareggio non sarebbe cambiato nulla, perché il Milan era al suo settimo risultato utile consecutivo, sarebbero diventati otto, ma sempre settimo sarebbe rimasto, invece, il Milan si è accontento troppo presto del pareggio e alla fine ha perso la partita, che doveva essere quella della svolta e invece è stata la partita dell’addio ufficiale allo scudetto, la delusione per noi tifosi è atroce, ma cosa ci possiamo fare?

Vuol dire che vivremo un ancora un altro anno anonimo e le responsabilità di tutto questo non sono solo di Fonseca, anzi, il club sapeva del rischio che correva nello scegliere questo allenatore, ignorando le critiche e le avvisaglie della tifoseria, le responsabilità sono precise e da attribuire alla società, a cominciare dalla scelta di Fonseca, ignorando volutamente le molte altre candidature più di livello.

Fonseca ha compiuto progressi rari e a singhiozzo, questa di Bergamo è brutta sconfitta, il Milan oltre alla mancanza di concentrazione e attenzione, ha ancora una volta ribadito la scarsa propensione a difendere, un brutto approccio alla partita, se si eccettuano i primi minuti con Pulisic in campo, ma credo che il Milan avrebbe concluso lo stesso molto presto il suo forcing, che è coinciso con l'uscita dal campo dell’americano per infortunio.

L’ingresso di Loftus-Cheek, che ha solo giocato maggiormente con tanti tocchi all’indietro (troppo poco), preferito a Chukwueze, ci dice che già al 38esimo Fonseca ha deciso di difendersi, rinunciando alla necessaria vittoria e ha smesso di giocare per tutto il secondo tempo, si è accontento del pareggio, ma non capisco a cosa sarebbe potuto servire, poi a tre minuti dalla fine, è arrivata la rete di Lookman, che ha gelato il Milan e scatenato la furia di Fonseca a fine gara contro l'arbitro, con parole molto forti, che potrebbero costargli un deferimento.

Il tecnico portoghese, ha capito che la sua panchina sta traballando ancora un’altra volta e adesso per salvarla prende di mira gli arbitri, con un sospetto disegno eversivo contro di noi (contro il Milan è sempre lo stesso, non c'è rispetto per il Milan), queste le sue parole e poi si sofferma sui tanti errori, fatti dagli arbitri in tutte le settimane e sempre contro il Milan, dimenticando tutti gli errori che ha fatto lui, i suoi giocatori e tutta la dirigenza al completo.

Invece il Milan al di là dell’errore, ha fatto troppo poco per vincere, due soli tiri in porta in tutta in tutta la partita, per me, avere tirato due sole volte in porta, non dà al tecnico il diritto di parlare e ancor di più di prendertela con gli arbitri, perché se è vero che la prima rete dell'Atalanta doveva essere annullata, va anche detto che il Milan ha fatto troppo poco per vincere la partita e per meritarsi anche il pareggio, soprattutto dopo l'uscita dal campo di Pulisic.

Il Milan ha avuto più paura di perdere, che la voglia di vincere, tant’è che nel secondo tempo non ha attaccato, non ero ottimista quest’estate e non sono ottimista oggi sul futuro del Milan, i rossoneri sono stati lenti, rinunciatari e hanno commesso i soliti errori, sia di squadra, che dei singoli, questa sconfitta è pesante, più che per lo scudetto, a cui io non ho mai pensato, per la zona Champions, specialmente se la Serie A non dovesse portare cinque squadre nella Coppa dei grandi (guadagni).

Tra le poche cose positive, c’è la crescita esponenziale di Gabbia e Thiaw, Gabbia è come sempre determinante in tutti i suoi interventi e nella sua gara non ci sono state sbavature, così come in quella di Thiaw, anche lui si fa notare per delle belle chiusure decisive, nella sconfitta di Bergamo sicuramente, gli errori li hanno fatto gli altri (Emerson Royal e Theo Hernandez).

Fonseca dà la colpa di questo campionato deludente a gli arbitri, ma Morata e Reijnders non la pensano così e sono più realistici, non si può stare lì a guardare gli arbitri, quando invece dobbiamo guardare che non abbiamo giocato e questo accade spessissimo, quando dobbiamo guardare che molto spesso non abbiamo meritato di vincere a che quando l’abbiamo fatto non ci siamo lamentati degli arbitri, il succo è che abbiamo perso male una partita importantissima.

Anche Morata dice che sul primo gol c’è un fallo molto leggero, ma adesso pensiamo alla Champions, la sconfitta e l’arbitraggio non devono essere alibi per nessuno, se la squadra è forte, bisogna dimostrarlo in campo, lo diciamo sempre, ma è ora di cambiare marcia, perché così si rischia anche l'Europa minore, Fonseca sa che non può più sbagliare, nelle prossime gare forse si giocherà tanto, anche se non credo che Furlani lo ritenga in bilico, di certo la rivoluzione non ha funzionato.

venerdì 6 dicembre 2024

Tracce di vero Milan, ma è presto per dire se è sulla strada giusta.

 

Abbiamo ritrovato il Milan? Boh! Chi lo sa, la vittoria sull’Empoli è stata netta, ma chi conosce il calcio e il Milan, specie quello degli ultimi anni, sa che è ancora presto, per poter dire che i rossoneri hanno finalmente svoltato e quindi di essersi messi sulla strada giusta, è chiaro che non è nemmeno la vittoria con Il Sassuolo, che certificherà la rinascita, serve almeno un filotto, a cominciare dal vero test, che è quello di venerdì a Bergamo con l’Atalanta.

La partita contro l’Empoli è stata una delle migliori della stagione per organizzazione e interpretazione, quella con il Sassuolo un bell’allenamento, Atalanta-Milan di venerdì sarà tutta un’altra cosa e darà una risposta importante su cosa è il Milan oggi e dove può arrivare, perché la squadra bergamasca è una squadra forte, diabolica, difficile da gestire e da affrontare.

Vincere in casa degli orobici, vorrebbe dire che veramente i rossoneri hanno cambiato marcia, il distacco dalle prime in classifica non è banale, però per rientrare in corsa il Milan ha bisogno di infilare un filotto di vittorie, adesso e non fra due mesi, solo così si può pensare di risalire la classifica, se no tutto sarà inutile.  

Con l’inserimento di Musah a centrocampo, il Milan ha acquisito più equilibrio, con il 4-3-3 da tanto tempo invocato, pare che sia finalmente arrivato e con lui un buon equilibrio e anche un buon atteggiamento, sinceramente è un peccato che si è arrivati a questa soluzione con tanto ritardo, non capisco come mai non si sono mai accorti, che con un centrocampista in più il Milan gioca meglio, non so poi se, se ne sono accorti e non hanno voluto nemmeno provarci.

Fonseca ha dovuto sbatterci il muso, ma alla fine è riuscito a mettere ordine a una squadra incompleta, ma potenzialmente forte, anche perché stanno venendo fuori gli acquisti del mercato estivo, speriamo che la sua decisione duri nel tempo e che lo abbia fatto in tempo, visto che tutto sommato la stagione è ancora lunga, ma non bisogna pensare che tutto si sia sistemato, per me però guai a cambiare ancora.

Con Musah a centrocampo, ne trae benefico tutta la squadra e in particolare Reijnders e Fofana, Reijnders è più libero di inserirsi, può dedicarsi maggiormente alla fase offensiva ed essere più lucido nelle scelte sulla trequarti, il Milan deve giocare con il centrocampo a tre, Reijnders, Fofana e un’altra mezzala, meglio se di contenimento (il ritorno di Tonali) e poi sul resto possiamo discutere.

Per me i quattro attaccanti o il 3 – 1 in attacco, è sempre stata una scelta molto forzata, “imposta”, specialmente con Morata che segna poco e riempie poco l’area, in attacco dovrebbero segnare di più gli esterni, Pulisic fa il suo, è Leao che rimane il grande assente, ne sapremo di più venerdì e comunque vada, il fatto che contro il Sassuolo in coppa Italia non ha potuto fare riposare Reijnders e Fofana, avvalora la mia tesi che la squadra è incompleta.

Quindi è impossibile non fare mercato a gennaio, farlo o non farlo, è una scelta che cambia completamente la stagione, perché bisogna migliorare in quella zona del campo, in cui ci sono poche soluzioni e poi c’è da attenzionare i rinnovi e le scadenze, alcuni giocatori sono stati rinnovati, ma altri lo devono fare, come Reijnders, Theo e Maignan.

Reijnders sembra che sia in dirittura d’arrivo e lo ha detto lo stesso giocatore, che ha pure aggiunto di stare bene in rossonero, nonostante la corte di alcuni top club europei tra cui il Manchester City, vanno avanti pure i discorsi con Maignan, le parti non hanno ancora trovato l’accordo definitivo ma c'è fiducia, dovrebbe arrivare subito dopo Reijnders. 

È ancora in stallo invece il rinnovo di Theo, che Moncada sostiene stia andando bene e che non ha visto nel giocatore la voglia di andare via, sono invece fermi i rinnovi di Calabria e Florenzi, entrambi in scadenza al termine di questa stagione e non verranno rinnovati, andando via a zero in estate, tranne se non ci sarà qualche squadra che li prende a saldo a gennaio e li bisognerà trovare i sostituti, la soluzione sarà interna, attingendo a Milan Futuro, oppure andremo a prendere altri due Emerson Royal?

lunedì 2 dicembre 2024

Il Milan è finalmente convincente.

 

Ma quanto durerà? Perché la semplicissima spiegazione di questo Milan convincente, un po' come quello che ha vinto con Inter e Real Madrid, sta nell’avere messo senza ascoltare Furlani, le pedine giuste al posto giusto, facendo quel famoso 4-3-3, che libera Morata da compiti di mediano e li fa svolgere a Musah, che anche se a me il calciatore non piace, però l’americano è nato per fare quel ruolo e non credo che Fonseca non sappia, che al Milan serve un mediano.

Durerà se Fonseca non ascolterà i diktat degli amministratori delegati, che vogliono fare pure gli allenatori, il Milan ha fatto una prova piena di buone giocate, di un buon pressing offensivo e ricca di occasioni, sprecate e realizzate, evitando i fischi impietosi e meritati presi contro la Juventus.

Certo, non incontreremo sempre l’Empoli, ma se il Milan lavora su questo schema, su questa riduzione dei rischi in fase difensiva e su queste geometrie di gioco in attacco, diventerà una signora squadra e con i rinforzi del mercato di gennaio, se non lotterà per lo scudetto (oramai è andato), può riprendersi un posto in Champions.

L’equilibrio tanto atteso e desiderato, è sempre stato in coincidenza con lo schieramento di un centrocampo a 3 e se vogliamo con Pulisic a sostegno, alcune scelte consigliate (imposte) da dietro la scrivania nelle partite precedenti, come quelle di sfarsi in fretta e furia di tutti gli acquisti fatti da Maldini, non hanno aiutato il Milan a raggiungere la solidità di cui c’era bisogno, ora, intanto deve confermarsi e poi deve recuperare un bel po’ di terreno perduto, provando anche a centrare la qualificazione agli ottavi di Champions League.

Contro l'Empoli, forse abbiamo visto l'undici ideale, un bel Milan che dovrà confermarsi subito venerdì contro l'Atalanta, quello sarà veramente un crash test, per vedere il vero valore della squadra, certamente Musah dà molto equilibrio e libera Morata da compiti non suoi, spero che Fonseca abbia trovato la formazione titolare, con Musah mezzala larga sulla destra.

Il Milan è tornato a giocare da squadra e questo è un buon segnale, c’è stata una buonissima prestazione di tutta la squadra, che è apparsa più equilibrata e che ha concesso poco o nulla ai toscani, stando in totale controllo della gara per 90 minuti, con questo o con un altro modulo (speriamo non cambi), serviranno ricambi e se Bennacer può essere il sostituto di Reijnders, manca sempre il sostituto di Fofana e a questo punto anche un ricambio per Musah.

A quel punto, se Chukwueze è il naturale sostituto di Pulisic, che contro l'Empoli ha fatto meglio sotto l’aspetto difensivo, anche se un pensierino sul ritorno di Saelemaekers (acquisto di Maldini) io lo farei e Okafor è il naturale sostituto di Leao, per Jovic e Loftus-Cheek non c’è più posto, per il resto poi lanciamo i giovani e abbiamo visto cosa può fare Camarda, sempre che il Milan rimanga concreto e credibile come contro l’Empoli, per tutta la stagione.

Anche contro Venezia e Lecce, nonostante le vittorie sonanti, c'erano stati tanti momenti di poco equilibrio, contro l'Empoli invece la squadra è stata equilibrata in tutte le fasi e per tutta la partita, recuperando alta la palla e senza concedere nulla o pochissimo all’avversario, si potrebbe definirla la partita ideale, con un livello di attenzione molto alto, una partita concreta, credibile, una bella reazione dopo le difficoltà di Bratislava, dove sono stati commessi grandi errori e contro l’Empoli non era facile, perché non era una partita come Inter e Real, che ti motivano da sole.

venerdì 29 novembre 2024

Di buono c'è solo il risultato, un’altra prestazione da dimenticare.

 

A Bratislava è arrivata una vittoria importantissima, ai fini della corsa alla qualificazione diretta agli ottavi, ma è arrivata anche l’ennesima prestazione deludente e molto sottotono come sempre, il Milan batte 3 a 2 lo Slovan Bratislava e porta a casa tre punti importanti, ma di buono c'è solo il risultato, la prestazione è stata molto deludente e ha sofferto troppo contro un avversario nettamente inferiore.

Continuano i problemi in difesa e le vittorie se pur importanti, sono molto illusorie, le parole di Fonseca poi, non so se sono dette ad arte, per mantenere il clima disteso, quando parla di squadra unita (?), oppure come diceva Venditti nella sua canzone “prendilo tu questo frutto amaro”, è 'na grande presa per culo, perché dopo ogni partita imbarazzante se ne esce con: “Abbiamo vinto bene”, “Abbiamo avuto diverse occasioni”, “Solo errori nell’ultimo terzo di campo”.

Contro una squadra di Serie C, perché è quello il valore dell’organico dello Slovan Bratislava, il Milan non ha fatto gioco, è stato lento, pieno di inutili passaggi in orizzontale e non si vede questa tanta decantata crescita, questi miglioramenti offensivi e difensivi, che il tecnico cerca di farci vedere, per me non può continuare su questa strada e con questo atteggiamento, vero è che ora gli ottavi sono ampiamente alla portata, ma serve altro.

Alla fine è stata scongiurata la figuraccia, anche se oramai ci sono/siamo abituati, diciamo sempre che il Milan è da rivedere, ma alla fine è sempre lo stesso, non lo rivede niente nessuno, i rossoneri sono stati impantanati sull'1 a 1 fino al 70esimo, incapaci di reagire al gol subito, ma anche se poi ha vinto per 3 a 2 contro la cenerentola di Champions League, anche quest’altra partita deve far riflettere, la vittoria non deve far passare in secondo piano i problemi atavici emersi ancora una volta. 

Alla fine però contava vincere e adesso le vittorie in Champions sono tre consecutive, l'11 dicembre a San Siro contro lo Stella Rossa, potrebbe essere una grossa possibilità di avvicinarsi alla qualificazione, chiaramente però, con una prestazione diversa da questa, che è stata una prestazione tutt’altro che esaltante, specie nel primo tempo, dove ha concesso troppo occasioni ai padroni di casa.

Se il Milan vuole diventare una grande squadra, deve correre ai ripari su tante cose, perché la prova globale è preoccupante, bisogna partire da ciò che funziona, da Fofana che è sempre il migliore, pressa sempre tutti gli avversari, tocca un numero impressionante di palloni e non ha nemmeno un sostituto.

Bisogna partire da Pulisic, che segna, cuce e illumina il gioco, da Maignan, da Reijnders, ma nel ruolo di mezzala nel centrocampo a tre e da Morata, ma nel suo ruolo di centravanti, a Bratislava, Abraham è sembrato in ripresa e utile alla causa, ma quello che ha deluso di più è stato Fonseca, prendere gol in contropiede e in quel modo è terrificante, i buchi difensivi si sono visti anche con avversari mediocri e sono già troppi i gol incassati dal Milan, che cambia continuamente la coppia dei centrali.

martedì 26 novembre 2024

Scudetto andato e qualificazione alla Champions compromessa.

Chiaramente Fonseca non sa, che non basta solo “credere ancora nello scudetto”, per avere la possibilità di vincerlo, per certi versi fa bene, ci sono ancora tante partite e non deve venire a mancare lo stimolo, se no è finita (si rischia la B), se poi la cosa più importante per arrivare primi, non è giocare alla grande per recuperare, ma è la convinzione che le squadre possono perdere tanti punti, ricordo a Fonseca che davanti ha sei squadre e non una e che la squadra che al momento perde punti è il Milan.

Forse, la qualificazione alla prossima Champions League non è in dubbio, per questo stesso perverso motivo, ci possono essere buone possibilità che squadre non attrezzate per le prime posizioni (Fiorentina, Atalanta e Lazio), a lungo andare perdano posizioni, ma intanto la discriminante resta che il Milan non perda più punti e oggi come oggi, questa ipotesi risulta tutt'altro che semplice, serve comunque un cambio di marcia immediato, che al momento è inimmaginabile

I fischi di San Siro hanno voluto ricordare a Fonseca, che il suo Milan dominante e posizionale non funziona, ai dirigenti invece, che gli e lo avevano detto in tutti i modi, che Fonseca non era il tecnico giusto per questa squadra e per questa gloriosa società, che anche per Emerson Royal, tutti si sono spesi contro, perché conoscevano il disvalore del giocatore, che il Tottenham ha rifilato agli incapaci dirigenti rossoneri.

Il terzino (appellativo generoso) brasiliano è stato autore ancora una volta di una prestazione più che scadente, fischi per lui e fischi per chi lo ha preso (Moncada, Furlani e Ibra), ma anche per un tecnico, che continua a metterlo in campo e ai tifosi non può bastare che Fonseca ci dia ragione, che parli, che spieghi, perché è lui l’autore e complice di tanta confusione tattica e di questo disastro, senza dimenticare la Champions di quest’anno, dove rischiamo di finire nel tritacarne dei play off. 

Senza interventi sul mercato, senza scelte forti (l’esonero di Fonseca), non si può sperare a un’inversione di rotta, che possa far arrivare i risultati necessari per centrare gli obiettivi minimi, quindi, chi decide valuti in fretta la posizione di Fonseca, prima di fare la fine della Roma di quest’anno o quella del Napoli dell’anno scorso.

Il Milan ha dimostrato tutta la sua pochezza tecnico-tattica e una classifica che continua a essere preoccupante, il Milan forse ha ancora delle buone potenzialità, ma rischia di dilapidare tutto, l’allenatore non è seguito da giocatori, Fonseca non è l'uomo giusto e difronte a questa situazione, Furlani che è quello che decide, deve valutare bene e non far passare altro tempo, che comprometterà sicuramente la stagione.

Non voglio nemmeno sentirlo dire: “Chi prendi al suo posto?”, Fonseca non è a un livello “alto” e di livello superiore al suo, magari come traghettatore ce ne sono, Sarri su tutti, i dirigenti non possono ignorare i fischi di San Siro, arrivati in diversi momenti della gara, alla fine del primo tempo, all'uscita di Emerson Royal e alla fine della partita, perché oltre all’allenatore, si deve intervenire convinti sul mercato.  

I fischi sono per l'andamento altalenante di questo inizio di stagione e non si può non far mercato a gennaio, Moncada dice che più o meno già sanno chi devono prendere, solo che parla pure di un eventuale mercato di gennaio, propendendo più per giugno, Fonseca confida su Bennacer e Bartesaghi, facendoci capire che a gennaio non c’è trippa per gatti.

Bennacer difficilmente tornerà in questo campionato ad alti livelli e Bartesaghi sta facendo male nel Milan Futuro, le lacune restano e restano specialmente a centrocampo, dove servono valide alternative, che al momento non sono presenti.

  

domenica 24 novembre 2024

Fischi a San Siro, di quella sera, … hanno ragione e non ne posso più (Vecchioni).

 

Parto dalle parole di Fonseca: "Se io fossi stato un tifoso, oggi avrei fischiato. Non si può venire allo stadio e vedere questo spettacolo”, parole che per certi versi gli fanno onore, ma il creatore di questo spettacolo è lui ed è lui che deve porvi rimedio, deve chiedersi come mai, Lazio e Fiorentina che hanno fatto la rivoluzione con allenatori meno quotati sono in testa alla classifica? E darsi una risposta obiettiva.

Lo spettacolo non è stato bello da vedere, ma non può essere una giustificazione, anche perché non è il primo e non sarà l’ultimo, con in mezzo tanti di questi spettacoli deprimenti e solo due colpi di culo, il calcio dominante e posizionale di Fonseca non si è ancora visto e questo non funziona, i fischi del pubblico alla squadra, all’impostazione del suo allenatore e al trio “Lescano” (un gruppo vocale femminile degli anni 40), sono il chiaro e inequivocabile giudizio negativo.

Un pubblico (tifosi) che aveva già previsto quest’estate come sarebbe andata a finire, che aveva più volte provato a far capire chiaramente al trio “Lescano” (Ibra, Moncada e Furlan), queste bruttissime sensazioni, di una squadra inconcludente, che avrebbe navigato un po' più su della metà classifica, con prestazioni inaccettabili, come quella contro la Juve, inaccettabile tatticamente e dal punto di vista dell'atteggiamento, specialmente visto che il campionato del Milan era a un bivio.

Una prestazione che mi costringe a bestemmiare e a considerare che Pioli nella sua pochezza, giocava un calcio migliore di questo, contro i bianconeri si sono visti novanta minuti di noia e un solo tiro in porta, fra l’altro nemmeno pericoloso e nell'ultima conclusione della partita al 94esimo, tutto questo non ci può bastare e non ci basta nemmeno “capire perfettamente i tifosi”.

È stata una tristezza, una partita terribilmente deludente, dove il Milan non ha fatto nulla per vincerla e Fonseca non può ridurre il tutto al "poco coraggio" avuto dalla sua squadra, continuare a parlare di scudetto non lo giustifica e addirittura diventa imbarazzante, perché continuando così, non otterremo nemmeno un posto per la prossima Champions League, non è non prendendo il problema in considerazione che si risolve.

Mister so fare tutto io (Furlani) non parla, lascia parlare il gatto e la volpe (Ibrahimovic e Moncada), anzi, il leone e la volpe, che hanno lasciato intendere che a gennaio il Milan potrebbe rimanere così com’è e di puntare sul ritorno di Bennacer, che è un grosso punto interrogativo e già quest’estate prima dell’infortunio, come Kalulu non faceva parte del progetto, intervenire sul mercato in questa situazione, non può essere un'eventualità, ma è un obbligo.

Contro la Juventus non avevamo un centrocampista di riserva in panchina e quelli in campo (Musah e Loftus-Cheek), sono state delle imbarazzanti presenza in campo, Musah ha provato ad aiutare Emerson Royal, che nonostante l’aiuto dell’americano, è stato protagonista di una prestazione sconvolgente, impreciso e nel pallone, non ne ha azzecca mezza, né in fase di proposizione e né tanto meno in fase di ripiego, per me, il campo che non mente mai, lo ha certificato inadatto al gioco del calcio a qualsiasi livello.

Continuo a chiedermi cosa abbia visto la dirigenza in Emerson Royal, per intestardirsi a prenderlo, che fra l’altro lo hanno pagato 15 milioni più bonus e che anche ieri è stato totalmente inadeguato, tornando a Musah, ha provato senza successo a limitare le iniziative di Yildiz, ma non è riuscito a proporre niente in fase offensiva, d’accordo che ci mette cuore, dinamismo e tanta voglia, per me anche lui è inadeguato per il Milan e abbiamo buttato anche qua, 21,2 milioni.

Loftus-Cheek fa un altro mestiere, girovaga in mezzo al campo, ma di andare in avanti col pallone o interdire gli avversari non se ne parla, è confusionario e va continuamente in bambola, va detto anche che ci si aspetta molto di più anche da Morata, va bene il sacrificio, ma a noi servono i gol del centravanti, meglio acquistare il mediano e non farlo fare a Morata.

La dirigenza per certi versi ha ragione, nell’essere convinta che questa squadra ha un enorme potenziale, ma è una squadra incompleta, ha molti giocatori inadeguati e quelli di livello, sono gestiti o allenati male, gestiti o allenati fate voi, da un allenatore che non è da Milan e nemmeno è per il calcio italiano, penso che anche intervenendo sul mercato, resti comunque una stagione “drammatica”.

I fischi all’annuncio della sostituzione di Enerson Royal e quelli a fine gara, sono la foto più fedele del dramma sportivo che sta vivendo il Milan e i suoi tifosi, non capisco perché Pulisic è stato lasciato fuori, l’americano è il più in forma ed è pure indispensabile, oggi Fonseca dovrebbe fare la squadra cominciando da Pulisic, Maignan e poi altri nove.

Nel Milan c’è poco movimento e Theo Hernandez che dovrebbe dare la superiorità numerica, in avanti è nullo, nella fase difensiva ha difeso un po' meglio, ma non da difensore puro, Morata lavora per la squadra e fa da collante, visto che non c’è nessuno che lo fa, ma così non fa il suo mestiere di centravanti, lasciando da solo Leao, che è sembrato l’unico ad avere voglia, ma non è stato mai messo nelle condizioni di andare all’uno contro uno ed essere pericoloso.

L’unico che può fare da collante è Reijnders, ma Fonseca lo mette largo a sinistra per accentrare Leao e l’olandese e il Milan ne pagano le conseguenze, le uniche note liete oltre a Pulisic e Gabbia, sono Thiaw che si integra bene con Gabbia, ma adesso bisogna vederli con un altro tipo di avversari, rispetto a McKennie e Koopmeiners, Fofana, che con Thiaw è stato il migliore in campo, sporca una quantità infinita di palloni e ne recupera una caterva, quando chiama il pressing alla squadra però, si trova a predicare nel deserto.